Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Ricorda la storia  |      
Autore: kyonnyuchan    24/08/2015    2 recensioni
Beren e Luthien. Idril e Tuor. Arwen ed Elessar.
Ma non tutte le storie d'amore tra un uomo ed un'elfa finiscono con un lieto fine.
Gli ultimi pensieri di una principessa infelice, dimenticata da tutti.
Genere: Avventura, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finduilas Faelivrin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lai di Finduilas

Image and video hosting by TinyPic

 

Che sciocca e stupida ragazza sono stata. Vivere in un mondo di guerra e morte avrebbe dovuto spegnere in me l'amore, far seccare e avvizzire il mio cuore, sino a farlo diventare freddo e gelido.

 

E invece volevo che i bardi mi cantassero le gesta di Beren il monco e del suo imperituro amore per Luthien, figlia di Thingol grigiomanto. Ancora, e ancora e ancora.

 

Quando saresti stata soddisfatta, Finduilas, figlia di Orodreth? Quando avresti potuto anche tu avere una storia tutta tua? Quando avresti vissuto i tormenti di un amore impossibile, solo per il gusto di sentir raccontare le tue gesta?

 

Che folle vanità.

 

Quando Gwindor tornò, la luce si era spenta in lui, dopo tutte le torture subite, dopo tutti i tormenti che i servi di Morgoth gli avevano riservato oltre i neri cancelli di Angband. Ma mai carnefice fu peggiore di me. Fui io a spezzarlo definitivamente, volgendo lo sguardo lontano da lui. Lui che sinceramente mi amava, che mi chiamava Faelivrin.

 

Eppure volevo crogiolarmi nel sembiante di gloria dell'insanguinato figlio del fato avverso, come Turin amava farsi chiamare. E mi disperavo persino del fatto che lui non mi guardasse, come se fosse colpa sua...

 

Ah, Turin. Divorato dalla cieca furia verso il fato. Incapace di provare altro che disperazione. Lui stesso si era forgiato le catene di dolore che diceva di voler spezzare, e che invece lo avvinghiavano sempre più. Ho creduto di poter curare le ferite del suo animo, di poter essere io quella in grado di romperle.

 

Ho preteso e ho fallito, perché il mio cuore era troppo piccolo per mutare il suo, forse. Volevo il suo amore sinceramente o volevo solo crogiolarmi nello splendore di un eroe?

 

Eppure ora ho capito. Ho capito cosa è il mondo. Ho capito quanto è folle, ingiusto e crudele. E mentre ho compreso questo, ho compreso cosa è l'amore. Sopportare il peso del fato insieme, condividere il fardello senza aspettarsi nulla in cambio.

 

Troppo tardi. Lui ha la mente ottenebrata dalla solitudine, di ciò ne morirà, lo sento.

 

E io...

 

Io anche morirò sola, violata dalla fredda lancia di un orco, senza aver potuto essere nulla che una splendida luce di stelle. Luminosa, splendida, ma incapace di scaldare davvero qualcuno.

 

Perdonami Turin, se ho preteso di essere la tua Luthien.

 

Perdonami Gwindor, se ho disprezzato il tuo amore nella mia vanità.

 

Perdonami Rodnor fratello mio, unico che mi conosceva davvero per quello che ero. Sii tu quella stella di radianza, il protagonista di epiche ballate che risollevano lo spirito dei noldor, che io volevo essere. E che mai sarò.

 

Kyonnyuchan space

 

Popolo di Eeffeppì, mi sono data alla letteratura, visto? Dopo il grande successone di “Just a Bitch”, che credo abbia scandalizzato un po' troppo i fan di Full Metal Panic (Partire proprio dall'edificante momento in cui il protagonista maschile da' all'adorabile eroina femminile (amata da tutti i fan) della puttana è stato proprio un colpo di genio da parte mia, eh, già), eccomi a triturarvi i maroni non più su un manga ma su un classico senza tempo, il Silmarillion di JRRT.

 

E anche in questo caso con una bella storia superallegrissima, vedete? E per di più su un personaggio che... Non conosce nessuno. Lo so, lo so, bastian contraria per natura: se sono troppo famosi non van bene...

 

Eppure a me Finduilas affascina per davvero. Appare per pochissimo, nella saga di Turin, e per il grande eroe maledetto dal fato è importante quanto un moscerino sul parabrezza. Per di più muore di una morte triste e orribile. Le parole “Dite al Mormegil che Finduilas è qui”, la vana speranza di aver riposto l'amore in qualcuno che tornerà da lei nonostante tutto è commovente quanto straziante (e proprio perché è vana); il disperato aggrapparsi a quell'illusione per poi morire infilzata da una picca mi spezza sempre il cuore.

 

Cosa ha pensato, cosa ha capito nei suoi ultimi momenti? Io l'ho immaginata così, che si denigra, che rimprovera troppo severamente sé stessa (perché non è affatto una donna vanesia, tanto e vero che soffre tantissimo per essersi innamorata di una persona che sa che non l'amerà mai), sebbene non si dica nulla di lei, della sua personalità.

 

Non so se il vecchio John, dal paradiso scuoterà la testa in disapprovazione tra una boccata e l'altra della sua pipa... Io spero tanto di no.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: kyonnyuchan