Tombe monumentali
Vengono a volte costruite
Per i viventi,
Lasciate vuote
Ad attendere
Chi per l'eternitŕ
Sarŕ per loro ospite e compagnia.

Vecchio,
Con il volto rigato
Dai segni del tempo
Dal sale delle lacrime
Che resti
Poggiandoti a un esile bastone
Il capo chino sotto il peso dell'inerzia
Seduto su quel marmo vuoto ed eterno
Nutrendoti di tramonti
E di nebbie benevole
A leggere e rileggere quel nome
Il tuo nome
Inciso nell'anima fredda della lapide
In vile attesa del tempo
In cui non avrai occhi
Per leggerlo.