Forgive me my weakness, but I don't know why.
Without you it's hard to survive.

“Non dormi?” sussurri piano ancora voltato verso la finestra. “Non ho sonno” mento e chiudo gli occhi. Sento le sue braccia nude intorno alla mia vita coperta dalla canottiera leggera che mi spingono verso di te, verso il tuo torace, il tuo bacino. Perché con te sono incapace di dire o fare cose sensate? Non riesco a muovermi a reagire, tengo le mani sui fianchi e mi sembra di essere in paradiso mentre tu mi stringi a me. “Va meglio adesso?” chiedi sui miei capelli arruffati, il tuo alito caldo è come ambrosia. Mugolo solamente un verso di assenso e mi spingo ancora di più verso di lui come per nascondermi nell’incavo della sua spalla profumata. Non approvi e mi fai alzare il viso per guardare il tuo, il cuore ha iniziato a correre come un pazzo e tu te ne accorgi e sorridi, sai che sono pazza di te, che non posso vivere senza averti vicino. Mi perdo come sempre in quel mare nero che sono i tuoi occhi, come puoi farmi provare queste emozioni solo abbracciandomi? Con il solito ghigno avvicini le tue labbra e le posi sulle mie facendomi percorrere da una scossa elettrica che percorre l’intero corpo.

Finalmente riesco a muovermi, trovo la forza per toccarti, coccolarti, accarezzare il tuo corpo che come il mio reagisce a questo contatto, diventi più caldo, più dolce. Massaggi la mia schiena con le tue mani grandi, le dita forse troppo affusolate per un uomo, ma tu mi piaci così, potrei quasi affermare di venerarti. Non posso vivere senza di te. Approfondisci il bacio, come sai fare solo tu, aprendo delicatamente le mie labbra con la tua lingua, ti lascio fare, ho bisogno di quel contatto, ho assoluto bisogno di te.

Ti stringo forte afferrandoti per le spalle, ti voglio più vicino, sentirti meglio mentre mi accarezzi una coscia, la mia gamba già dietro di te, non puoi scappare. Piango mentre mi baci, mi sento ridicola ed egoista, so che ti faccio del male comportandomi così, ma non posso fare a meno, tu sei stato la mia luce, la mia stella del nord che mi ha slavata dall’oscurità, dalla tristezza che mi attanagliava, mi consumava ogni minuto di più. Grazie di esistere, grazie di avermi permesso di rimanere con te, tra le tue braccia, che per me sono un posto sicuro. Sento le tue labbra allontanarsi e le tue mani sulle guance a togliermi quell’acqua salata che scorre sulla mia pelle. “Non me ne andrò mai” dici piano sul mio naso e mi stringi ancora. Lo so che non lo farai, ma ognuno ha un suo passato, i suoi scheletri nell’armadio, ricordi non troppo felici di un amore finito male che tu e solamente tu potrai cancellare. Le tende leggere svolazzano mosse dalla brezza che proviene dalla spiaggia, rabbrividisco ancora e tu prontamente mi stringi donandomi calore. Vicino a te sono tra le braccia di un angelo.

“Dormi adesso piccola mia” pronunci queste parole e mi stampi un bacio casto sulla fronte. Scusami per averti svegliato, tu ci sei sempre quando ho bisogno di te, quando mi comporto così, da bambina viziata, eppure ancora mi stai vicino, ti ringrazio per questo. “Ti amo” dico piano vedendoti cadere di nuovo in un sonno profondo. Mi alzo spostando lentamente le tue mani da me, ho bisogno d’aria, esco fuori sulla terrazza, il legno sotto i miei piedi è freddo, ma non mi importa. Siedo per terra appoggiata allo stipite della finestra, fuori la notte, il mare, l’oscurità. Dentro tu, il mio sole, la mia anima. Ti guardo abbracciare le lenzuola che ho spostato, afferri l’aria perché io non ci sono, mi accorgo che non posso stare senza di te, senza essere sfiorata da te e rientro a letto rannicchiandomi al tuo petto. “Ti amo” ripeto ancora una volta e sono al sicuro tra le tue braccia. Il mio cuore batte ancora forte, sei solo tu la causa di tutto questo. Piano anche io entro in un sonno profondo e sereno, accanto a te sono tra le braccia di un angelo.

Writer Temple