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Autore: Alidifarfalla_    24/08/2015    1 recensioni
Ora sei nel tuo ufficio, i piedi sopra la scrivania, a ripensare a tutta la situazione di qualche giorno fa. [...]
Sei sicuro di aver capito lei, il tuo enigma personale, ma sai anche di avere bisogno di più certezze, e fai quello che non volevi fare dieci minuti fa.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Gillian Foster
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti ho assunta, non sposata!

 

<< Hai congelato il mio conto in banca. >>, dici appena la vedi.

Lei ti guarda, prima di risponderti, cercando di capire quale sarà la tua prossima mossa.

<< Ho congelato il nostro conto, Cal. >>

<< Ti ho assunta, non ti ho sposata! >>, ribatti tu.

 

 

 

Ora sei nel tuo ufficio, i piedi sopra la scrivania, a ripensare a tutta la situazione di qualche giorno fa. Ti è venuto facile, pensare a lei come tua moglie; troppo facile, e capisci che in questo c’è qualcosa di sbagliato. Sbagliato nei confronti di tutti quanti. Sbagliato nei confronti di Gillian, sbagliato nei confronti della vostra società, perché come ti ha ricordato lei, tu non l’hai assunta, e anche sbagliato nei confronti della sua amicizia. Sì, la sua amicizia, perché ormai anche tu hai capito che per te vale molto di più di una semplice amica.

Ti viene da ridere. La prima volta che l’avevi vista ti eri detto che quella donna ti entusiasmava. Era la prima che non riuscivi a leggere, ma che riusciva a leggere te, e già allora avevi capito che doveva essere bella dentro, oltre che fuori. Infondo, ti eri detto, tu riuscivi a leggere le persone che ti nascondevano qualcosa. E forse era questo il fatto, Gillian non ti nascondeva proprio niente, e se lo faceva, poi te lo diceva, perché si fidava di te più di quanto non avesse mai fatto nessuno prima.

Sospiri. Guardi la foto di Emily sulla tua scrivania e ti chiedi se lei non abbia capito tutto. Non ne dubiti, infondo è tua figlia, e le si sono sempre illuminati gli occhi quando ti ha visto con Gill.

Vorresti rimanere seduto nel tuo ufficio ancora un po’, andando poco più a fondo nella situazione, perché sai che non ci ritornerai. O almeno non per ora.

Ti viene da pensare a quante volte ti sei sentito male con lei, per cercare di trovare qualcosa per cui dovresti togliertela dalla testa, ma subito ti viene in mente una parola: mai. Sei sempre stato bene con Gillian, sempre. Non c’è ora passata con lei che tu rimpianga, al contrario rimpiangi tutte quelle passate lontano da lei, a fare qualche cazzata, come tuo solito. Cazzata che poi cerca di risolvere quasi sempre lei per te.

Ed è mentre questo pensiero ti attraversa la mente che capisci. Capisci che anche lei prova qualcosa nei tuoi confronti, qualcosa che non è semplice amicizia, e di questo ne sei sicuro. Per gli amici si fa tutto. È vero, ma ora che ripensi al modo in cui lei lo fa per te rivedi l’amore con cui lo fa.

Bravo Cal!”, pensi.

Sei sicuro di aver capito lei, il tuo enigma personale, ma sai anche di avere bisogno di più certezze, e fai quello che non volevi fare dieci minuti fa.

Ti alzi, prendi il giubbotto e vai verso il parcheggio. Sali in macchina, e quasi non guardi la strada, tanto la conosci a memoria.

Bussi al campanello e aspetti. Senti i suoi passi, e finalmente la vedi, con addosso ancora i vestiti che aveva questa mattina. Ti saluta, con quel sorriso che riserva solo a te e non ti chiede neanche perché sei lì, per prima cosa ti dice di entrare. Siete nel salotto, e ora... beh, ora sai che è arrivato il tuo turno.

<< Gillian >>, inizi, << c’è un motivo per cui sono venuto qui.>>

<< Spero niente di grave. >>, ti risponde leggermente preoccupata e intenta a guardarti il viso, cercando di capire cosa le nascondi,

<< No. Ma è importante. >>, ti fermi un secondo. La guardi, lei guarda te.

<< Grazie. >>, dici.

<< E di cosa? >>, chiede sorpresa.

<< Di esserci, di sopportarmi e di risolvere le mie stronzate. >>

Lei va per ribattere qualcosa, ma come al solito non la lasci parlare e continui con il tuo monologo.

<< Ho capito che senza di te oggi sarei un fallimento. Sei… non lo so neanche più io cosa sei per me, ma una cosa è certa, sento di volerti molto bene, anzi, sento di essermi innamorato di te. >>, finisci, e continui a guardarla negli occhi, sperando di capire cosa sta pensando almeno ora.

Lei ti guarda con quello che pensi sia stupore, e poi semplicemente ti si avvicina, più vicina di quanto tu abbai mai ricordato, e ti dice una cosa che ti da la certezza che stavi cercando.

<< Lo aspettavo dal mio divorzio. >>

Ora sì, che ti senti bene, ora che finalmente la baci dopo otto lunghi anni.

 

 

 

Angolino autrice

Ciao a tutti. Ecco qui la mia prima fanfiction su Lie to me, ora che ho ricominciato a guardare la serie per mettere da parte un po’ dello stress che ho in questo momento addosso.

Bene, me ne esco con una callian, spero, verosimile. Infondo, dico, sarebbe potuta accadere una cosa del genere.

Non so in quanti leggeranno, visto che questo fandom è ormai (quasi) morto, ma per chi leggerà, spero che questa risulti una storia piacevole.

Un bacio,

alidifarfalla.

 

  
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