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Autore: JustAdriana    24/08/2015    1 recensioni
Penelope Larissa Edwards ha sempre desiderato avere la vita di sua sorella. Perchè?
Perchè sua sorella era Perrie Edwards. Era in una girl band di nome Little Mix e potreste averla sentita parlare come la ragazza di Zayn Malik. Zayn Malik era un componente di quella boyband chiamata One Direction. Penelope e Perrie erano solite ad essere unite, poi la fama venne intorno, Penelope era rimasta bloccata a casa mentre Perrie stava vivendo la sua vita da superstar.
Dopo non essersi viste l'una con l'altra per ben sei mesi, Perrie torna a casa e la supplica di farle un favore. Un favore che consisteva nel prendere il suo posto in modo che lei potesse andare in una vacanza meritata. Solo loro lo dovevano sapere e nessun'altro.Riluttante, Penelope accetta.Vale la pena rischiare?
(La storia non è mia, ma è una traduzione dall'inglese all'italiano del libro di @JustAdriana su wattpad. Contattatemi per il link dell'originale.)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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I'm Not Her



''Mama told me not to waste my life; she said spread you wings my little butterfly...'' Stavo ascoltando la canzone delle Little Mix, Wings. Little Mix, una girl band, si, una girl band ed erano altrettanto brave come le Spice Girls, secondo il mio parere, perlomeno. Forse era solo compito mio dirlo, da quando mia sorella era in quella band.
Little Mix, non le Spice Girls. Non ero così vecchia.
Sorella gemella per essere esatta.
Non so nemmeno se avete sentito parlare di lei, ma mia sorella è Perrie Edwards. Forse questo nome vi dice qualcosa se conoscete la popolare boyband dei One Direction. Perrie si frequenta con uno di questi ragazzi. Non la vedo da sei mesi.
Ma sono qui, gemella di Perrie e più giovane di sette minuti, seduta a casa ad ascoltare la canzone di successo di sua sorella. Avere una sorella gemella non era poi così divertente. Forse penserete che lo sia, ma era come l'inferno. Avere persone che ti chiamano con il nome sbagliato per tutta l'intera vita è estenuante così come irritante. Ci sono stati momenti in cui ho rifiutato di parlare con mia madre per un settimana, una volta perchè mi aveva chiamata sette volte consecutive Perrie, le avevo contate. Se questo non era fastidioso e frustrante, allora non sapevo cos'era.
''Penelope!"sentii mia madre chiamarmi. Tolsi gli auricolari dalle orecchie e camminai giù per le scale verso mia madre, che probabilmente era sul punto di fare il bucato o qualcos'altro, era un giorno come tutti gli altri e non ho mai saputo cos'altro facesse. Preferivo rimanere rinchiusa nella mia stanza. Era carina, silenziosa e tranquilla.
''Porta fuori la spazzatura, per favore.'' Sospirai.
Anche se mia sorella viveva come una star, io ancora stavo a casa. Dovevo fare le faccende di casa, pulire intorno, e comportarmi come qualsiasi altra normale diciannovenne. Beh, forse i diciannovenni non passavano le giornate a farsi il culo, ma probabilmente frequentavano qualche tipo di università. Dovevo ancora capire cosa volevo fare per il resto della mia non entusiasmante vita. Seriamente, non succedeva niente i divertente. Giuro, la metà delle fans di Perrie non sapevano dell'esistenza di una seconda Perrie, non la sua gemella. Ma comunque, aveva abbastanza soldi per permettersi casa sua.
Voglio dire, aveva un appartamento nel South Shields, dove vivevamo noi, e un altro ancora a Londra dato che ci viveva Zayn, il suo ragazzo.
Sapete, Zayn Malik. Quel ragazzo dalla pelle ambrata e misteriosi occhi castani.
Beh, comunque questa era la mia descrizione di lui. Aveva anche un mucchio di tatuaggi, non sembrava nemmeno il tipo per Perrie , ma se lei era felice... I tatuaggi non mi davano fastidio. Scommetto che per lui significavano qualcosa di importante. Li trovavo interessanti, mentre altri rivoltanti. Afferrai il sacco della spazzatura e lo portai fuori. Il tempo stava diventando un po' freddo dato che era quasi Ottobre. Ero stata tutto il giorno seduta, quindi sentivo le gambe strane mentre camminavo fuori. Anche se mi dispiacerebbe se un ragazzo sexy venisse a correre qui. Dopo tutto, indossavo dei pantaloni del pigiama e una maglietta piuttosto grande. Ho giò detto che ai piedi indossavo delle pantofole blu scolorite?
Mi girai per tornare dentro, sentendomi già a disagio a stare fuori, quando sentii sbattere la portiera di una macchina. Giuro che se era una persona che aveva deciso di parcheggiare davanti casa nostra e rubare o... Mi voltai e i miei occhi si concentrarono su una ragazza familiare. I suoi capelli, biondi platino, e suoi occhi azzurri. Esattamente come me.
''Pen!'' Gridò. Perrie corse verso di me e mi avvolse in un grande abbraccio. Mi abbracciò così forte che non fui capace di respirare. Beh potevo, ma con molta fatica. Potrete immaginare quanto sia difficile, lei mi strinse di più.
''Hey!'' Sorrisi.
''Non ti ho vista per così tanto tempo.'' In realtà non aveva un aspetto diverso. Beh... sembrava esattamente come me, tranne per una cosa, io sembravo ben riposata. Perrie aveva borse sotto i suoi vivaci occhi azzurri.
''Troppo tempo!'' rispose, ''ma sono stata impegnata.'' Impegnata ad essere famosa. Impegnata a frequentare un ragazzo davvero sexy e famoso. Impegnata a fare il lavoro che amava. Impegnata ad avere la vita che ha sempre desiderato.Oh che vita dura che affrontava Perrie.
''Si superstar.'' ridacchiai. ''Comunque, che ci fai qui?'' Non fraintendetemi. La amavo da morire, ma è stato bello non avere nessuno che mi confondesse per mia sorella, ero l'unica intorno a casa mia adesso. E poi non ero famosa.
''Non posso visitare la mia famiglia? Avanti Pen!'' mise il broncio ''Cos'hai che non va? Non ti manca la tua gemella?'' Sorrisi.
''Vieni! Andiamo dentro. Scommetto che mamma sarà davvero entusiasta di vederti. Si è anche lamentata del fatto che non l'hai visitata spesso. Penso che si sia stancata di me.'' Non era una bugia. Perrie scosse la testa e rise. Mi prese a braccietto e andammo dentro casa.
Mamma era seduta al tavolo con un paio di occhiali sulla punta del naso. Tra le mani teneva un giornale. Era come il suo rituale mattutino. Potevo sentire il rumore della lavatrice di sottofondo, aveva fatto il bucato. Almeno avrei avuto altri pantaloni del pigiama da indossare, dato avevo indossato gli stessi per tutta la settimana.
''Hey mamma.'' La salutò Perrie.
''Buongiorno Penelope.'' Sospirò. ''Perchè ci hai messo così tanto?'' Posò il giornale sul tavolo e spinse gli occhiali sul naso. Mamma alzò lo sguardo e i suoi occhi si spalancarono. ''C'è Perrie o sto vedendo doppio?''
''Se vedevi doppio allora avresti visto quattro di noi.'' Perrie rise. ''E' bello essere a casa, mamma. E se non si capisce... l'unica vestita con abiti adatti per il pomeriggio e non per il cuore della notte sono io, Perrie.'' Abbassai lo sguardo verso il mio pigiama. Non sare dovuta uscira in pubblico, quindi perchè fare uno sforzo per vestirmi se non dovevo uscire di casa? Questa era la mia logica.
Mamma sorrise allegramente. Perrie era sempre stata la sua preferita, anche se avevo discusso di questo fatto con Perrie qualche venti volte. Non riusciva a vederlo, ma per mamma, ero praticamente una delusione. Perrie, la migliore tra le gemelle Edwards. Lei era famosa, io no. Lei aveva soldi, io ero un fallimento. Lei aveva una casa tutta sua, io continuavo a vivere con i miei. Capii anche perchè mia madre riteneva Perrie migliore. ''Dobbiamo festeggiare!'' Gridò mamma. ''Non sei venuta per sei mesi! Penelope, puoi fare una torta? Scommetto che abbiamo degli ingredienti per la torta da qualche parte della casa. Ohh, potrebbero essere scaduti, quindi potresti correre verso il negozio di alimentari? Ho anche la lista. E Perrie, farò il tuo piatto preferito! Oh, tuo padre deve saperlo! Lo chiamerò proprio adesso.''
''Mamma.'' Perrie interruppe il borbottio di nostra madre. '' Non ho intenzione di rimanere molto più a lungo.''
''Non rimani?'' Domandammo mamma e io. Nonostante il fatto che Perrie era la preferita di mia madre, mi mancava la mia gemella. Recentemente, ho fatto tutto da sola, invece di fare tutto con Perrie. Adesso mi sedevo da sola sul dondolo. Facevo da sola i biscotti. Andavo a fare shopping da sola. Perrie era la mia nemica, ma allo stesso tempo la mia migliore amica. Non averla avuta per sei mesi è stato come non avere una migliore amica per sei mesi.
''No.'' Disse nervosamente Perrie mentre cominciò a giocare con le sue dita. Lo faceva solo quando era nervosa. Cosa la rendeva nervosa? Probabilmente lo era per un ragazzo. I ragazzi sono sempre un problema. Non saprei però. I ragazzi erano una nuova categoria per me. Le mie esperienze erano pari a zeri, '' Sono venuta solo per visitare Pen per un po'. Ho bisogno di parlarle.''
''Riguardo cosa?'' Domandai.
''Delle cose.'' Disse Perrie. ''Scusaci mamma.'' Perrie afferrò con una presa dura il mio braccio e mi trascinò verso la sua camera che era collegata alla mia. Chiuse la porta e la bloccò. Poggiò la schiena contro la porta, chiuse gli occhi e sospirò.
''Cosa?'' Domandai. ''Perchè non puoi rimanere un po' più a lungo? Hai visto com'era felice mamma quando ti ha vista? Non sei venuta per sei mesi e-''
''Ho un bisogno di un favore enorme'' Mi interruppe Perrie, ''potresti non volerlo farle, però, per favore. Ascoltami bene. Ne ho davvero bisogno. Non sai nemmeno come sono disperata. Se potessi gestirlo da sola, non sarei qui.'' Se poteva gestire le cose da sola, non sarebbe tornata a casa. Non avevo mai sentito dire a Perrie di avere bisogno di aiuto...o di un favore. Era indipendente. Non era il tipo di ragazza che diceva di volere aiuto. Ha sempre fatto tutto da sola, e io ero l'opposto, dipendevo dagli altri. Lei era il leader, io il seguace. Lo eravamo sin da quando eravamo bambine. C'è sempre stata una differenza importante tra noi due, eccetto per il nostro aspetto.
''Uh...okay.'' Dissi. Non c'era niente di male se ascoltavo, giusto?
''Ho..Ho bisogno di una vacanza, Pen. Non posso farlo più!'' gridò. Si buttò sul suo letto, che non veniva toccato da tempo e nascose la testa sul suo cuscino. ''Non posso farlo più.'' Il letto doveva essere sporco, non mi sarei sopresa se sarebbe saltata via e avrebbe tossito polvere. Credo che l'ultima volta che abbiamo cambiato le lenzuola sia stata quando lei era a casa. Sei mesi fa.
''Fare cosa?''
''Questo!'' gridò.
''Cosa Perrie? Hai davvero bisogno di essere più specifica. Lo sai, alcuni gemelli posso capirsi abbastanza bene, ma questo non è il nostro caso.'' Dissi. Mi ricordai di un video su YouTube in cui due neonati parlavano tra di loro in una lingua incomprensibile e sembravano capirsi l'uno con l'altro. Io e Perrie? Decisamente non eravamo come loro. Non potevamo leggere le nostre menti o altro. Quanto ci piaceva immaginare di essere fuori dal comune e di avere impressionanti super poteri. Semplicemente non era possibile
''Non..non mi è mai importato.'' Perrie sospirò .''Ma il favore... Solo.. Non lo so più. Non so più cosa fare.''
''Perrie, hai intenzione di dirmelo o no?'' sospirai. ''Posso fare qualcos'altro? Prima stavo portando fuori la spazzatura, poi stavo per comprare un po' di musica su iTunes e potrei continuare a farlo. Voglio dire, è molto più interessante di stare seduta qui ad ascoltare te che non dici assolutamente niente.'' Perrie alzò gli occhi al cielo.
''Ho solo bisogno di andare in vacanza, Pen. Ho bisogno di una vacanza. La fama... Non riesco più a gestire la cosa! Sono più conosciuta come la ragazza di Zayn Malik anzichè Perrie Edwards delle Little Mix. I suoi fans si aspettano che sia pefetta! Sono stata sorpresa ad abbracciare un altro membro della band, Harry, e sai cosa succede dopo, le voci ormai si stanno espandendo e dicono che io lo sta tradendo! Poi le telecamere seguono ogni mio singolo movimento. Non posso andare a correre e non avere i flash delle macchine fotografiche su di me.'' Perrie continuò dicendo tutte le ragioni. La invidiavo per la sua vita da celebrità, ma potevo vedere come fosse difficile per lei. Aveva la pressione addosso.
''Cosa posso fare al riguardo, Perrie? Non posso controllare le riviste e-''
''Voglio che prendi il mio posto mentre starò via.'' Sbottò.
Tenetemi.
Cosa?





Salve!
L'ho già detto prima, ma lo ripeterò di nuovo. Questa storia non è mia, ma è la traduzione dall'inglese all'italiano del libro di @JustAdriana su wattpad, la quale mi ha dato il permesso di tradurlo.


Ecco il primo capitolo! Spero non ci siano errori, è la prima volta che pubblico la traduzione di una storia. La trama mi piace tantissimo, spero piaccia anche a voi.

Recensite,vorrei sapere cosa ne pensate :)

 

  
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