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Autore: Princess Kurenai    02/02/2009    5 recensioni
[Scritta per il pOrn festival indetto su Fanfic_italia - AngelSpike] " Ammettilo."
Le labbra si posarono sul petto, baciandolo e saggiandone la consistenza.
" Che ti costa infondo?"
Mordicchiò un capezzolo, torturandolo e tirandolo appena con i denti. Beandosi del leggero fremito dell’amante.
" Su, Angel... è una cosa talmente normale l'essere invidiosi."
Genere: Comico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Angel, William Spike
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Prima fic su Buffy**

Su un pairing che amo!

Comunque è scritta per il pOrn festival indetto su Fanfic_italia ù.ù

Spero vi piaccia!

 

.: Ammettilo :.

 

" Ammettilo."

Le labbra si posarono sul petto, baciandolo e saggiandone la consistenza.

" Che ti costa infondo?"

Mordicchiò un capezzolo, torturandolo e tirandolo appena con i denti. Beandosi del leggero fremito dell’amante.

" Su, Angel... è una cosa talmente normale l'essere invidiosi."

Un sospiro giunse alle sue orecchie, accompagnato da un: " Non sono invidioso...", che lo incitò ad andare oltre e a proseguire il suo dolce cammino verso l’ombelico, mentre un ghigno sfregiava il suo pallido viso.

" Ammettilo...", insistette con convinzione, infilando la lingua in quel piccolo ma invitante buco sul ventre.

" Stare zitto un po' no?", ribatte Angel con voce bassa e roca per l’eccitazione che si faceva via via più forte. " Come posso essere geloso di quell'assurdo premio?"

Spike sorrise, sollevandosi e trascinandosi sopra il compagno, strusciandosi su di lui lascivo e malizioso.

Sapeva come farlo impazzire.

Sapeva come portarlo al limite.

Ed era quello che voleva.

" Sta di fatto che le mie 'chiappe d'oro' fanno gola a molti ora."

" Anche ai cacciatori..."

" Non sapevo di essere così ricercato e desiderato.", gli leccò l'orecchio, mentre sentiva le mani di Angel stringerlo per i fianchi.

Ampie e forti.

Lo potevano anche uccidere se avessero voluto, ma era sicuro che su di lui potevano portare solo piacere. Soprattutto in quel momento.

" Veramente...", inclinò il capo per permettere all’altro di avere il collo a sua completa disposizione. " Vogliono fartelo ammazzandoti."

Il biondo rise e si strusciò ancora contro Angel facendolo fremere un’altra volta.

" Vogliono sempre farmelo. Non per niente ho vinto quel premio. E tu sei geloso. Non hai le chiappe come le mie.", dichiarò e questa volta il sospiro risuono esasperato.

" Non avrò chiappe come le tue.", ammise stringendo la presa sui fianchi per avvicinarlo a sé e sfiorargli meglio il sedere sodo, compresso dentro i pantaloni di pelle nera. " Ma sicuramente queste sono mie."

Spike assunse una finta espressione scettica, anche se divertito.

Gli piaceva esasperare l'amante.

Era l'unico modo per portarlo ad ammettere ciò che lui voleva sentirsi dire.

Era bello spingere il gelido vampiro misterioso a mettere in tavola quello che provava in quegli istanti.

" Ma sì. Certo. Sei solo gelo-ahi!", un pizzico troppo forte lo fece sussultare.

“ Zitto.”, ordinò attirandolo a sé per trascinarlo in un voluttuoso abbraccio delle loro lingue.

Spike parlava sempre troppo e a lui seccava tutto quello che era successo.

Nessuno poteva giudicare il sedere del suo amante.

Nessuno.

Era suo e basta.

Angel era fatto così.

Era silenzioso e tenebroso. Spesso freddo e, talvolta, geloso.

Con Spike era possessivo.

Era stato lui a trasformarlo in un vampiro.

Era stato lui il suo primo amante.

Spike era suo.

Lo sarebbe stato per l’eternità e gliel’avrebbe dimostrato: giorno per giorno.

Con decisione quindi lo bloccò sotto di sé aprendogli i pantaloni e abbassandoglieli insieme ai boxer.

“ Uh-uh... andiamo di fretta.”, rise il biondo alzando i fianchi per aiutarlo. “ Non mi ricordavo tu fossi così focoso... oppure è la gelosia.”

“ Spike...”, borbottò ripercorrendo le gambe dai piedi fino alle cosce.

“ Sì?”, ghignò spingendosi verso di lui.

“ Lo ammetto. Sono geloso...”, gli occhi chiari del biondo brillarono vittoriosi. “ Ma di te...”

Quelle parole giunsero quasi inaspettate così come la penetrazione che lo fece inarcare e gemere forte.

“ Sei un’idiota.”, riuscì a biascicare appena riprese un poco di fiato.

Allungò le braccia allacciandole al collo di Angel, attirandolo a sé in un abbraccio, cercando di assecondare le spinte che mandavano potenti brividi lungo la sua spina dorsale.

“ Ovvio...”, mugugnò . “ Sono qui con te… guarda un po’ tu.”, si mosse ancora trattenendo un altro gemito ed ignorando il borbottio lamentoso, misto a un mugugno, dell’amante.

“ Intanto...”, ghignò tenendo gli occhi chiusi per godersi quei momenti. “ Il mio sedere ti fa comodo... ammettilo!”

Angel gemette, tra il piacere dell’amplesso e tra l’esasperazione.

Una cosa era certa: zittire Spike era impossibile.

   
 
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