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Autore: alex_clacethompson    25/08/2015    0 recensioni
Sarah e Alex sono cugine e per dimenticare i dolorosi ricordi si trasferiscono in un nuovo paese per iniziare una nuova vita. una volta arrivate faranno incontri particolari che gli cambieranno la vita per sempre...e il legame che si creerà con i nuovi vicini di casa le porterà in un mondo estraneo al nostro...
P.S. è la mia prima fanfiction quindi non criticate sul modo di scrivere. grazie
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Daemon, Nuovo personaggio
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6 – ALEX
 
Il gran giorno è arrivato. Oggi è il nostro primo giorno alla nuova scuola. Sono un po’ agitata, ma fortunatamente non sono l’unica ragazza nuova.
Come al solito mia cugina sta ancora dormendo, oggi però non voglio arrivare tardi quindi la vado a svegliare. Ovviamente appena entro nella sua stanza mi metto a urlare << Svegliaaa!! >> la fisso ma non si muove neanche di un millimetro. Mi tocca ricorrere alle maniere forti. Afferro il suo materasso e lo butto per terra. Finalmente si è svegliata. << Cugina ma che diavolo fai? È domenica torna a dormire! >> urla lei non poco arrabbiata. << Cuginetta cara, non è domenica ma è lunedì, quindi adesso alzi le tue onorevoli chiappe perché non voglio arrivare in ritardo. Muoviti! >> le rispondo io. Fulminandomi con lo sguardo si dirige in bagno.
Dopo circa venti minuti siamo pronte. Scendiamo in salotto, prendo le chiavi della macchina ma la zia ci ferma << Dove credete di andare voi due vestite così? Non siamo in New Jersey, qui il tempo cambia ogni mezzora. Andate a mettervi qualcosa di più pesante! >>. Io e mia cugina ci guardiamo: abbiamo entrambe degli shorts di jeans, una canottiera e le converse nei piedi. In effetti dovremmo metterci almeno una felpa. Io la vado a prendere mentre mia cugina, testarda com’è decide di non cambiarsi.
Prendo le chiavi della macchina e dico << Oggi guido io! >>, mia cugina mi guarda scocciata ma acconsente. Ovviamente il volume della radio è altissimo, mi rilassa un sacco.
Arriviamo alla scuola dopo circa cinque minuti ed è un vero schifo: è piccolissima in confronto alla nostra vecchia scuola. Scendiamo dalla macchina, e di colpo inizia a piovere. Entriamo tutte bagnate. Come sempre la giornata è iniziata malissimo.
Ho freddo. Tanto freddo. Tutti ci guardano e la cosa non aiuta per niente. Vicino a me noto mia cugina con la faccia imbronciata. << Adesso che si fa? >> chiede lei. << Dovremmo andare a prendere i nostri orari. >> rispondo io.
Ci guardiamo intorno e ci sentiamo un po’ spaesate. << Pronta a sentirti chiamare la “nuova”? >> esclama con tono sarcastico Sarah. << Pronta a perderti? >> ribatto io.
Siamo arrivate alla segreteria, una donna anziana con gli occhiali ci sorride da dietro la scrivania. << Voi siete le sorelle Jackson? >> ci chiede. Io e mia cugina ci guardiamo e all’unisono ci affrettiamo a specificare << cugine >>. La signora arrossisce un po’ per l’imbarazzo, e si sistema di nuovo gli occhiali. << Oh, scusate. È solo che vi assomigliate tanto! >>. Io faccio un sorriso finto, e spero con tutta me stessa che abbia finito di rompere.
<< Dovete compilare questi moduli… e per curiosità, da dove venite? >> mi basta guardare la faccia di mia cugina per capire che anche lei non la sopporta più.
<< Sai, non pensavo di dirlo, ma non vedo l’ora di andare in classe >> dico con sarcasmo a Sarah. Fortunatamente ci pensa lei a rispondere << Veniamo dal New Jersey, potrebbe darci i nostri orari? >>. << Certamente care.. dunque, dunque.. chi di voi due è Alex Lily Jackson? >> dice sistemandosi nuovamente gli occhiali << Io >> dico frettolosamente. << Quindi tu devi essere Sarah Alice Jackson… >> dice indicando Sarah. Prendiamo gli orari, sto per guardare il mio ma mia cugina si ferma sulla porta. << Mi scusi, ci deve essere un errore. Cos’è trigonometria? >> la solita ignorante. La signora sorride e le dice << È una materia che ha a che fare con la matematica, altro non ti so dire. >>
<< Grazie mille, arrivederci! >> dico con tono canzonatorio e usciamo dalla segreteria. Finalmente riesco a guardare il mio orario e dico, per la gioia di Sarah,  << Stronzetta, trigonometria ci aspetta! >>.
Dopo un’infinità di corridoi e di armadietti finalmente troviamo la classe giusta. Un bel respiro e che l’inferno abbia inizio.
Entriamo nell’aula e subito noto le pareti bianche, piene di muffa negli angoli. Strepitoso! L’unica cosa positiva sono le grandi finestre che consentono di vedere un bellissimo parco.
<< Benvenute! Ci sono ancora due posti liberi, accomodatevi pure! >> la voce del professore ci riporta alla realtà, quindi io e Sarah ci andiamo a sedere.
<< Bene, benvenuti al corso di trigonometria. Io sono il professor Yroshi. Per chi ancora si chiede cosa sia questo corso semplicemente consiste in triangoli, geometria e matematica! >>.
“ Ma in che cazzo di corso sono finita! “ penso scocciata.
Il tempo sembra non passare mai, e l’ora dura un’eternità. Appena suona la campanella io e mia cugina ci precipitiamo fuori dall’aula, non potevamo stare a sentire ancora una singola parola del professore.
<< Adesso che lezione hai? >> mi chiede Sarah. << Letteratura. Tu? >>. << Arte >>.
Dopo appena qualche passo nel lungo corridoio, una mano prende l’orario dalle mani di mia cugina: è Daemon. << Allora, H, sembra che passeremo la prossima ora insieme. Arte ci aspetta! >>. Mia cugina mi guarda come per dire “ salvami “. Rassegnata segue il coglione, anche perché conoscendola si perderebbe in un attimo.
Rimasta sola, con la speranza di non perdermi, inizio a cercare la classe di lettere, ma i corridoi sembrano tutti uguali e non ho idea di dove sia la mia classe.
Sembro una cretina che gira per i corridoi quando un ragazzo dagli occhi azzurri mi si materializza al mio fianco: è Andrew.
<< Hei Alex! Che cos’hai adesso? >> mi chiede guardando il mio orario. << Oh, bene, letteratura! Dovrai passare un’ora solo con me… contenta? Scherzi a parte seguimi così andiamo in classe. >>
Mi porge il braccio e io d’istinto lo afferro ma nella mia testa mi chiedo “ Alex, cosa combini? Non lo avresti mai fatto! “
La classe è completamente diversa da quella di trigonometria: è piccola, ha solo due piccole finestre… non so come farò a resistere.
Appena entro la professoressa mi chiede << È lei Alex Lily Jackson? Prego si sieda. >>. Annuisco e vado a sedermi, fortunatamente c’è un posto vicino a Andrew e quindi mi siedo accanto a lui.
La professoressa si presenta << Buongiorno a tutti, io sono la professoressa Valentine e quest’anno vi insegnerò letteratura. Come primo lavoro vi assegnerò “ via col vento “. Lei, signorina Jackson. >> mi interpella puntandomi il dito contro << Sa di cosa sto parlando? Conosce il libro o non sa di cosa sto parlando? >>.
Ma chi si crede di essere questa? Non mi piace per niente, mi sa che quest’anno tra noi due ci sarà un odio reciproco. << Veramente signora, io quel libro l’ho già letto l’anno scorso per un lavoro di scuola.. e tra l’altro è anche uno dei miei libri preferiti >>. La signora Valentine mi guarda allibita, come se fossi un’aliena. Vedo Andrew che mi si avvicina e mi dice << Ma cosa sei? Come fai a conoscere quel libro? >> mi chiede sconvolto. “ Sul serio non conosce quel romanzo? Ma dove vive su un altro pianeta? “
 
 
   
 
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