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Autore: Eeri    25/08/2015    4 recensioni
E' estate quando Eli vede la propria vita andare in fumo.
In poche ore si ritrova lontana da casa e dai suoi amici, costretta a frequentare un college che i suoi genitori ingenuamente credono sia per 'adolescenti problematici'.
Peccato che i coniugi Bentel non sappiano la verità; altrimenti non ci avrebbero mandato la figlia che considerano 'irrecuperabile'.
Neanche Eli la conosce.
Non ancora perlomeno.
Non finchè non oltrepassa i cancelli della Manchastry Academy.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
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PROLOGO

 

Un'auto sfreccia veloce attraverso un bosco. E' estate o, per essere più precisi, settembre. I raggi del sole raggiungono i campi, gli alberi, l'autostrada, anche l'auto. Però non riscaldano nulla, sono inutili sotto un certo punto di vista. Si fanno vincere dall'altitudine, dall'aria fredda, secca più che altro, tipica di quel luogo. Il sole, il caldo e il senso di felicità e libertà che essi comportano sono spariti, o forse mai esistiti, perchè sostituiti dal freddo e dalla solitudine.

Ma torniamo alla macchina che passa attraverso quel luogo. Potrebbe trasportare una piccola famiglietta felice in visita a un parente lontano e isolato. Potrebbe trasportare due giovani sposini dark in viaggio di nozze, due sposini che amano la paura e gli ambienti per nulla romantici ovviamente. Potrebbe trasportare degli amici, reduci da una festa di Halloween, che hanno deciso di fare un'inutile prova di coraggio. O potrebbe trasportare me.

Per quanto mi piacerebbero le altre ipotesi, l'ultima è quella che più si avvicina alla realtà.

Già, mi trovo su una stupida macchina, dello stato tra l'altro, diretta verso una scuola chiamata Manchastry Academy.

Cosa mi lascio alle spalle? Tutto. Amici, nemici, sport, insegnanti e il mio gatto. La famiglia no. E' anche per colpa loro se sono in questa situazione; sono dei codardi che hanno preferito allontanarmi da casa per non farmi rovinare l'immagine di perfetta famiglia che avevano costruito con tanta precisione.

Io ero una spina nel fianco.

Hanno preferito delegarmi ad altri invece che affrontarmi.

Hanno preferito far finta di avere solo una figlia, invece che due e ovviamente hanno scelto Emma, la ragazza perfetta. Capo cheerleaders, ottimi voti a scuola, educata e gentile con tutti, bella come un angelo. Avete presente l'ideale di ragazza perfetta della maggior parte dei genitori? Bene, miglioratelo, aggiungeteci un po' di capelli biondi tagliati a caschetto, un fisico magro e dei lineamenti da modella ed ecco fatto, avrete Emma! Unico difetto? Sua sorella gemella, cioè me.

Sì, siamo gemelle. Omozigoti se vi interessa. Io porto i capelli lunghi però.

Abbiamo interessi diversi: a me piace divertirmi, sperimentare il pericolo ed infrangere le regole. Lei preferirebbe prendere un sei a scuola piuttosto che non rispettare il coprifuoco dei nostri genitori. E per lei il sei a scuola è una tragedia quanto per me un miracolo.

Sono consapevole che il mio carattere ha contribuito non poco a farmi finire in questa situazione.

Avrei dovuto essere più prudente e attenta.

Avrei dovuto tirarmi indietro subito dopo aver scoperto che Jed si era dimenticato i passamontagna.

Invece da brava stupida e con un senso di invincibilità cresciuto a dismisura per il fatto di non essere stata mai beccata, avevo deciso di continuare con il piano per rovinare la festa dell'amica di mia mamma a cui ovviamente la mia famiglia era stata invitata; io mi ero finta malata e i miei genitori, forse anche un po' sollevati per non dovermi portare con loro, avevano deciso subito di lasciarmi a casa.
'Non fare entrare nessuno, noi torniamo verso mezzanotte' mi aveva detto mia mamma poco prima di chiudere la porta d'ingresso.

Ripensandoci le regole non erano state infrante: nessuno era entrato in casa e i miei genitori non mi avevano vietato di uscire.
 

Allora come sono finita dal divano bianco di casa mia al sedile posteriore dell'auto dello stato diretta verso un collegio?

Forse è meglio raccontarvi cosa successe quella sera, circa quaranta minuti dopo che mia mamma chiuse la porta dietro di sé.

 

 

 

 

*Angolo dell’autrice*
 

Ciao a tutti!:)

Allora! Ecco il prologo di una storia che ho iniziato a scrivere in questi giorni:) Non so quanto capirete da queste poche righe ma tranquille! Il primo capitolo l'ho già scritto e tra non molto lo pubblicherò. Con quello, credetemi, sarà tutto decisamente molto più chiaro:D
E' il primo racconto che scrivo e mi piacerebbe molto migliorare, quindi se avete consigli o critiche da dirmi non fatevi problemi!:)
Grazie mille per aver letto!:D

Alla prossima,

Eeri

  
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