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Autore: Hey_Mama    25/08/2015    0 recensioni
In un mondo dove streghe, licantropi e vampiri convivono a stento, qualcosa di malvagio si muove fuori dai confini...
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Guerra tra le specie

Capitolo 1
 
"Ma sei serio?" Disse la ragazza ridendo.

"Non sono mai stato così serio in vita mia" Le disse il ragazzo.

"Secondo me hai lasciato il ciondolo di quarzo a casa e il sole ti sta dando alla testa!"

"Primo. Se avessi lasciato il ciondolo a casa, sarei già polvere con questa giornata. Secondo. Sto dicendo la verità. Esistono! L'ho letto nel libro della biblioteca che ho preso la settimana scorsa"

"Questa settimana gli umani, la prossima che cosa ti inventerai? Le scimmie?"

"Le scimmie esistono, ne hanno trovata una un anno fa"

"Secondo me assomigliava più ad un gatto morto da qualche settimana"

"Comunque, tornando agli umani, devi leggere quel libro così capirai che esistono"

"Come fai a sapere che esistono? Non sai nemmeno come sono fatti"

"Si ma lo scoprirò" Disse lui mentre si fermarono davanti all'armadietto di lei.

"Pensala come vuoi! Io mi tiro fuori. Devo concentrarmi. Adesso ho pozioni e se voglio prendere un bel volto devo cercare di non addormentarmi, anche se il professor Fhant non sa fare altro, e ascoltare una noiosissima lezione sugli occhi di rospo che sono un vera e propria salvezza se si viene morsi da un ragno delle caverne. Tu invece cos'hai alla prima ora?"

"Caccia. Adoro quella materia ma la professoressa Relur ci fa fare da un mese solo e soltanto teoria. 'Come calcolare la massa di un coniglio da un kilometro di distanza'. A che cosa mi serve sapere quanto è grasso un animale? Devo solo prenderlo, succhiargli il sangue che mi serve e poi lasciarlo andare. Non mi serve avere la lista completa della sua dieta!"

"Forse ti serve per sapere se riesci a prenderlo e quanta forza devi usare?"

"Uhm. So solo che se la prof non si decide a mandarci nel bosco impazzirò"

"Dai adesso andiamo che se no facciamo tardi. Ci vediamo a pranzo?"

"Ok. A dopo" Detto questo, i due si divisero e andarono nelle loro classi.
 
 ***************

"Signorina Erdin. E' in ritardo" Disse il professor Fhant alla ragazza.

"Scusi"  Rispose andandosi a sedere al proprio posto.

"Dov'eri finita ho dovuto far finta di essere interessata alla lezione precedente e che avevo qualche dubbio" Disse la ragazza seduta nel posto accanto.

"Ero con Ian. Voleva farmi credere che gli umani esistono" Disse senza girarsi perché Fhant la stava guardando.

"Umani? Cosa sono? Altri animali che è sicuro di aver visto?"

"No, dice di aver letto un libro che ne parlava ma non so cosa sono. Forse sono una specie estinta di gatto che ha vissuto mille anni fa"

"Forse. Io so solo che lui è molto strano e tu non dovresti starci troppo assieme. Non voglio venire a casa tua un giorno è trovarmi una pazza che si mette a camminare sui muri, con un calderone in testa, pronunciando parole inventate"

"Sei un po' troppo esagerata e comunque Ian è tranquillo. Certo, ha qualche fissazione, ma è un bravo ragazzo ed è il mio migliore amico"

"Come può essere il tuo migliore amico se è un vampiro, Beth? Dai, si nutrono di sangue, devono portare orrendi ciondoli e sono così irritanti!"

"E questo da chi l'hai sentito? Da tua madre? Sara devi smetterla di farti fare il lavaggio del cervello da quella pazza conservatrice. Odia i vampiri solo perché non sono sempre stati qui e perché secondo lei la Strega Anziana ha sbagliato a creare loro e poi successivamente i licantropi. Smettila di pensare quello che vuole lei e inizia ad usare il tuo cervellino"

"Mia madre non c'entra, ma è vero la Strega Anziana ha fatto un grandissimo errore"

"Ti ricordo che siamo in una scuola formata da tutte e tre le specie, quindi ti consiglierei di controllare la tua lingua perché se si viene a sapere che una strega che non sa fare nemmeno una pozione contro gli scarafaggi si mette a dire certe cose, io non sarò lì a difenderla"

"Grazie, bella amica che sei!"

"Sempre a tua disposizione" Disse sorridendole.

"Prendete dall'armadio i vostri calderoni e iniziate ad accendere il fuoco" Disse il professore che aveva appena finito di firmare il mazzo di fogli che la bidella gli aveva portato. "Oggi impareremo le proprietà degli occhi di rospo"
 
***************

Le ore passarono velocemente e l'ora del pranzo arrivò come i regali il giorno di Natale. Ian stava pagando il suo pasticcio di sangue al forno quando il preside entrò in sala mensa. Tutti smisero di mangiare e si alzarono in segno di saluto e rispetto.

"Seduti ragazzi" Disse il preside fancendo un segno la sua mano scheletrica. "Volevo annunciare personalmente che venerdì 31 ci sarà un ballo qui a scuola. Mettete i vostri vestiti migliori e venite. Abbiamo ingaggiato una band che suonerà per la serata. Non mi viene il nome. Ehm... Gli... I Bo... I Fa... Ah si, Gli Zombi"

Si senti un boato collettivo tra gli alunni.

"Calma, calma ragazzi. Lo so che è molto famosa tra voi giovani ma state tranquilli. Comunque il ballo inizierà alle 19:00, siate puntuali e soprattutto ELEGANTI" Disse alzando un po' la voce ma non in modo aggressivo, bensì per fare arrivare il messaggio a tutti.

Il preside uscì in silenzio tra il chiasso dei giovani eccitati dalla notizia. Ian si sedette nel tavolo dove era seduta Beth.

"Uauh! Gli Zombi! Secondo te è solo una leggenda o esistono veramente?" Disse il vampiro.

"Se intendi le persone che fanno parte del gruppo si, esistono veramente. Se intendi gli zombi come figura mitologica, ho solo una risposta per te: Non ricominciare"

"Volevo solo dire che.."

"Si lo so che sei molto curioso e che ti piace informarti su queste cose, ma sta tranquillo che non esistono streghe più importanti della Strega Anziana, quindi non ci saranno altre creature strambe che vivono tra le streghe"

"Stai dicendo che i vampiri e i licantropi sono creature strambe?" Disse lui fingendo di sembrare offeso.

"Capisco i licantropi, con la loro puzza e il loro caratteraccio, ma perché anche i vampiri? Cosa hai contro di noi?"


"Niente è solo che quella noiosa di Sara mi ha fatto la predica perché sto troppo tempo con una creatura che secondo lei è disgustosa e non dovrebbe esistere"

"Bé quella sfigata di Sara si dovrebbe stare zitta perché almeno noi vampiri sappiamo fare quello per cui siamo stati creati. Non si monti molto la testa perché non è lei la Strega Anziana e non ha sognato lei che un giorno tutte e tre le specie, anche quei cani dei licantropi, insieme salveranno il nostro mondo da una grande minaccia"

"Uauh! Qualcuno ha studiato storia"

"La lezione di oggi era veramente interessante, la prof ci ha spiegato.." Ian smise di parlare perché aveva sentito un rumore. Lui e Beth si girarono e videro un vampiro a terra con il pasticcio di sangue sul pavimento. Davanti al lui un gruppo di licantropi che ridevano. Uno di loro si chinò a terra facendo segno si aiutarlo ma quando il vampiro si appoggiò a lui, il ragazzo in piedi ritrasse la mano. Il vampiro ricadde sul pavimento. Ian aveva i pugni serrati dal nervoso.

"Sei solo un lurido succhiasangue" Disse il licantropo.

Tutti i vampiri presenti in sala mensa si alzarono indignati e in mezzo secondo circondavano il ragazzo e i suoi amici. Beth si alzò e corse vicino a Ian.

"E tu stupido essere, sei solo un pulcioso cane" Disse un vampiro che era proprio faccia a faccia con il licantropo.

"Già, pussa via" Disse un altro mentre aitava il ragazzo a terra a rialzarsi.

"Come vi permettete di parlare così a me" Disse il pulcioso cane. "Io sono Ryan Howest. Un discendente di uno dei licantropi originali"

"Sappiamo chi sei, Ryan. Ma come sappiamo tutti i licantropi sono stati creati 150 anni dopo i vampiri, quindi portaci rispetto"

"Quel gruppo di licantropi non è mai esistito" Detto questo tutte le streghe e gli stregoni iniziarono ad alzarsi e ad avvicinarsi innervositi. "Quella pazza della Strega Anziana si è inventata tutto. I licantropi esistito da prima che nascessero le streghe"

Beth si fece strada tra il gruppo di vampiri furenti e si mise davanti a Ryan. "Stai forse rinnegando la Strega Anziana come tua creatrice?" Disse con la faccia rossa dalla rabbia. Nessuno poteva offendere la Strega Anziana, soprattutto davanti ad una strega!

"Si" Rispose Ryan indifferente.

"Come ti permetti! Brutto animale! Dovresti essere grato a lei per essere vivo!"

"Invece tu dovresti essere grata ai tuoi genitori che sei nata femmina, perché se non fosse così..."

"Se non fosse così che cosa? Ti trasformeresti in un schifoso barboncino?"

"Bada a come parli strega, o sarò costretto a mostrarti quanto è potente un licantropo"

"Non c'è bisogno che tu mi dimostri quanto siete deboli e indifesi"

Un secondo dopo aver pronunciato quelle parole il ragazzo era diventato un lupo alto quasi 2 metri pronto per attaccare. Tutti si ritrassero tranne Beth che si mise in posizione, pronta per scagliare un incantesimo. Il lupo stava per fare un salto quando una figura con una grande tunica nera e una falce in una mano si mise tra di loro. Era il preside.

"Ryan Howest e Beth Erdin. Vi voglio nel mio ufficio il più velocemente possibile"

"Si signore" Dissero i due all'unisono.

Il preside sparì un'altra volta in silenzio. Beth prese la porta a ovest per raggiungere il preside, circondata da un gruppo di vampiri e stregoni che gridavano in coro il suo nome, mentre Ryan prese quella a est, accompagnato da un gruppo di licantropi esultanti.

Il preside decise di ricevere i due separatamente. Entrò per primo Ryan. Ci rimase per circa 10 minuti e quando ne uscì disse alla ragazza: "La prossima volta non ci sarà il preside a salvarti"
Lei si limitò a guardarlo male.

"Beth Erdin? Prego" Disse il preside.

La strega entrò nell'ufficio. Si sedette in una delle due sedie. In quella piccola stanza buia, con le pareti dipinte di un rosso scuro come il sangue si trovava una libreria piena di libri storici sulla strega Anziana e sulla creazione delle specie e una scrivania molto imponente e dall'aria antica, ricoperta da molti fogli e una targhetta d'oro con inciso il nome del preside: Amedeus LaMorte. Anche detto la Mietitrice, pensò Beth, ma non lo disse perché il preside odiava quel nome, forse perché lo faceva sembrare una donna invece che un uomo senza pelle, muscoli o altro a parte le bianche e inquietanti ossa.
   
 
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