Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: keepcalmandwrite    25/08/2015    1 recensioni
Dopo la morte di Robert Baratheon, Joffrey viene incoronato nuovo Re, mentre Tywin Lannister decide di proclamare la pace tra i Sette Regni invitando a corte tutti gli esponenti delle maggiori casate. Ogni famiglia accetta di essere presente alla cerimonia d’incoronazione, ma nessuno conosce i veri piani di Tywin Lannister. “Se credete che tutto questo avrà un lieto fine, allora dovete prestare maggiore attenzione!” (citazione dalla serie) Spero vi piacerà! ^^
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Joffrey Baratheon, Tywin Lannister, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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[Premessa: per motivi di trama ho deciso di non rispettare completamente gli avvenimenti della serie. Ogni personaggio è ad una certa situazione, nello specifico Ned Stark è ancora vivo, poiché non ha ancora indagato sulla caduta di Bran, Robb è sposato con Talisa e aspettano il loro primo figlio, i draghi di Daenerys non sono più grandi di un metro d’altezza e Myrcella si trova ancora ad Approdo del Re ma è già promessa sposa a Tristane. Dalla lettura capirete anche degli altri personaggi, i principali ci saranno quasi tutti. Spero l’idea vi piaccia e che seguirete con interesse. Buona lettura, e recensioni ben accette!]


Da diversi giorni ormai i preparativi nella capitale avevano raggiunto il massimo del fervore. Passate le due settimane dalla morte del re Robert Baratheon, il giusto tempo che secondo Tywin Lannister sarebbe servito per elaborare il lutto, la capitale sarebbe dovuta essere pronta per festeggiare il nuovo, giovane re Joffrey Baratheon. La festa doveva essere sfarzosa come solo dei Lannister potevano fare (e permettersi). Per Tywin questo avvenimento segnava l’inizio di una nuova era: non solo per il piccolo segreto famigliare, per cui essendo Joffrey nato da un incesto il trono passava nelle mani dei Lannister anziché dei Baratheon, ma sopratutto perché con questa nuova incoronazione Tywin aveva deciso (o meglio, imposto) la totale pace in tutti i sette Regni. E quale modo migliore di festeggiare la nuova era, se non quello di invitare tutti gli esponenti delle maggiori casate e le loro famiglie nella capitale? In fondo, nessuno aveva il coraggio di contraddire l’uomo più ricco e potente di tutta Westeros, nemmeno i suoi figli. Specie Cersei che, alla sola idea di dover ospitare tanti nemici contemporaneamente negli alloggi della Fortezza Rossa, il luogo dove lei stessa abitava, provava un disgusto immane proprio al centro dello stomaco che si diffondeva nel resto del suo corpo. Aveva deciso di farsi andare bene l’idea (o per lo meno di farlo credere) soltanto per poter vedere il suo primogenito incoronato davanti a tutti. Ma non avrebbe mai creduto che il seccante compito di assicurarsi che tutti gli alloggi siano stati adeguatamente sistemati dalla servitù toccasse proprio a lei. E così, fu costretta a passare l’intero pomeriggio visitando ogni stanza del palazzo accompagnata dalle sguattere, invece che sorseggiare vino in veranda come avrebbe di gran lunga preferito.
-In questa stanza alloggerà Daenerys Targaryen, mia Signora- la informò la donna di servizio, aprendo la porta e mostrandole la stanza pulita e arredata –Spero sia di suo gradimento-
Cersei fece una smorfia, già stufa di avere quella donna petulante tra i piedi, poi entrò nella stanza. In confronto alla sua era decisamente molto piccola, ma comunque lussuosa. –Sì, può andare,- sospirò dopo aver dato un’occhiata in giro –soltanto una cosa cambierei: riempite i cuscini con delle spine affilate anzichè con le piume d’oca, la Targaryen apprezzerà di certo.-
L’anziana sguattera rimase immobile, confusa dal sadico sorriso sul volto della bionda donna, e indecisa se eseguire l’ordine o meno.
-Non darle retta, Theresa. Non devi farlo.- irruppe nel discorso Tyrion, che si affacciò nella stanza con la sua buffa camminata. Cersei stava già preparando il suo sguardo più irato non appena lo sentì parlare dal corridoio esterno.
-Ora conosci anche il nome delle sguattere del castello? Non dirmi che ci hai fatto amicizia, o peggio…- sentenziò, guardando con disgusto il fratello minore.
-No, sono solo un uomo intelligente io, a differenza tua. E se lo fossi anche tu, capiresti che avere amici tra la servitù può rivelarsi utile,- affermò il folletto aggirandosi nella stanza, -ad esempio quando vorresti che qualcuno in piena notte ti porti una nuova bottiglia di vino nella tua stanza.- poi si rivolse all’umile donna dal capo abbassato che pendeva dalle labbra della sua signora Cersei –Theresa, vai pure. Per oggi hai sopportato abbastanza mia sorella, direi.- L’anziana ringraziò con estrema cortesia e si liquidò in fretta.
Cersei sbuffò, poi si sedette esausta sul bordo del letto sistemato in ordine. –Non hai altro da fare tu, invece di venire qui ad irritarmi? Nostro padre non ha dato un compito anche a te, in tutto questo?-
Tyrion continuava ad osservare la stanza, con la premura che ogni superficie fosse priva di polvere e che ci fossero abbastanza candele –Certo che ho anch’io un compito. A me spetta il duro lavoro di assaggiare tutti i tipi di vino delle nostre dispense e decidere quali saranno i più adatti alla serata. E’ stato davvero duro, sai?- il folletto guardò la sorella con un sorriso beffardo, gustando lo sguardo ancor più irritato della sorella.
-Vuoi dirmi che io sono in giro con delle sguattere da ore mentre tu eri di sotto ad ubriacarti??- gridò Cersei rabbiosa –Questo non lo accetto, sono sicura che non sia stato Tywin a deciderlo, non sarebbe mai d’accordo!-
-E invece è stato proprio lui ad ordinarmelo. Ha anche detto che la mia esperienza con gli alcolici mi avrebbe di certo aiutato nel compito.- affermò Tyrion divertito.
Cersei sbuffò e lasciò la stanza brontolando qualcosa su quanto poco le importasse della pulizia degli alloggi dei suoi nemici. Tyrion sorrise, pensando che quella donna non avrebbe mai avuto in servo una buona parola per nessuno. Si avvicinò alla porta-finestra della stanza, e quando uscì nel piccolo ma elegante balcone per prendere un po’ d’aria, il suo sguardo cadde su di una serie di maestose carrozze in lontananza che stavano percorrendo il viale della Fortezza Rossa. Riconobbe subito l’importante vessillo sulle bandiere. –Gli Stark, sono già qui!- esclamò meravigliato, poi corse al piano terra per ricevere la nobile casata insieme al resto della sua famiglia. 
   
 
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