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Autore: Sallks    25/08/2015    2 recensioni
Si può incontrare la propria anima gemella in un programma televisivo? È questo che si chiedono un Louis Tomlinson, in versione tronista del celebre programma Uomini & Donne -nella versione Uomini & Uomini- e di un Harry Styles, suo corteggiatore.
Cosa porta i due ragazzi a provare questa esperienza si scoprirà nel corso della storia.
Quello che però si chiederà il pubblico che legge sarà "le telecamere possono nascondere la vera identità dei due ragazzi o riusciranno ad essere veri ed autentici?"
Per scoprirlo basterà farsi trasportare da questa storia che vedrà i protagonisti scontrarsi con dubbi, ansie, emozioni e chi lo sa, l'amore.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Non era la prima volta che quel programma ospitava storie d'amore. Era da parecchi anni, ormai, che era sul mercato. Lo seguivo sin dalla prima messa in onda. Nel corso del tempo erano stati applicati dei cambiamenti: il trono non era riservato solo alle coppie etero, finalmente, le mentalalità avevano iniziato ad evolversi e ad accettare questo amore - il nostro - che fino a qualche anno fa veniva penalizzato e discriminato, come se il provare dell'attrazione per una persona del tuo stesso sesso fosse un crimine. La pagina ufficiale di facebook aveva annunciato che il ruolo di presentatore era stato dato a Nick Grimshaw, che aveva fatto coming out nel lontano 2012 quando ancora l'essere omosessuali era definito un argomento tabù. Il suo annuncio aveva innscato una bomba mediatica essendo stato, ai tempi, uno speakers radiofonico con un alto numero di ascoltatori. L'intera programmazione era stata rivoluzionata e il trono, si era scoperto, era stato concesso a Louis Tomlinson, un giovane ragazzo - omosessuale - spontaneo e affidabile, alla continua ricerca della sua presunta anima gemella - o almeno era ciò che raccontava agli altri partecipanti durante i casting.

Lo studio era ghermito di persone - così mi aveva detto John, il mio migliore amico nonché parte integrante del pubblico perché voleva seguire la mia probabile avventura in prima persona. Una metà dello studio era dedicata al pubblico, alle telecamere, ai dietro le quinte e alle scalinate sulla quale sedeva il presentatore e dalla quale scendono - e scendevamo noi - i corteggiatori, mentre l'altra metà era totalmente dedicata ai protagonisti del programma. Il centro dello studio era vuoto, lo spazio veniva occupato durante la scelta dei tronisti o durante i balli richiesti da noi, ma l'esterno era attorniato da parecchie sedie e una seduta rossa che fronteggiava il pubblico e alle sue estremità da due sedie semplici che venivano occupate dagli opinionisti. Ai lati dello studio c'era una fila di sgabelli - alti - bianchi che durante le prove prima della puntata la redazione ci aveva fatto fare delle prove, e ai tre lati della seconda metà dello studio c’erano dei monitor attaccati alle pareti che venivano utilizzati per vedere le esterne, da tutti i presenti, durante il corso della registrazione. Le esterne duravano mezz’ora, lo staff della direzione aveva un ruolo fondamentale: tagliavano quei trenta minuti di esterna tenendo le parti più importanti, discutibili e significative rendendo poi il filmato una clip di tre minuti.

Il programma, però, aveva delle regole ben precise: il tronista doveva disattivarsi dai social per non farsi condizionare dall’opinione pubblica e per non andare a cercare informazioni riguardo noi – doveva essere tutto un faccia a faccia, le esterne – che erano delle uscite tra di noi per conoscerci – duravano mezz’ora e inoltre c’era la facoltà di poter richiedere lo spegnimento delle telecamere con la comunque presenza della troupe che assisteva sempre registrando l’audio delle loro conversazioni – prova che dimostra il mancato avvenimento degli scambi dei numeri di telefono. Non si poteva, inoltre, avere dei contatti, con il tronista, al di fuori dello studio e il pubblico poteva interagire – sotto consenso del presentatore – con tutti i partecipanti alla trasmissione.

Le prime puntate – come vedevo sempre – erano abbastanza noiose e monotone. Si dava il via ad una serie di eventi: era una puntata dedicata alla totale conoscenza, il tronista si doveva lasciar andare alle sensazioni scegliendo le sue prime tre esterne in base all’aspetto fisico o alla fiducia basate sulle presentazioni che avremmo fatto.

E fu così che iniziò tutto.

Nick scese le scale apparendo davanti a tutte le telecamere. Era vestito in modo semplice: indossava un maglione grigio chiaro con dei pantaloni attillati neri. Si sedette sul terzo gradino – partendo dal basso – e presentò i due opinionisti: Liam e Malik. Liam era un uomo sulla trentina, adorato/odiato da tutti con un  carattere molto diffidente. Era molto elegante nonostante vestisse sempre in modo casual. Si vedeva fin dal primo impatto che teneva al suo aspetto fisico: i suoi capelli venivano tirati su in un ciuffo color sabbia, portava sempre il pizzetto molto curato e con dei riflessi più scuri del sabbiato. Il temperamento del suo carattere usciva fuori durante le puntate, era sempre molto impaziente, doveva continuamente dire la sua, era raro che riuscisse a trattenere quel fiume di parole che erano i suoi pensieri; più volte l’avevo visto sbottare nei confronti di alcune corteggiatrici e tronisti. Mentre Malik, a differenza di Liam, era più pacato nei modi: era un ottimo osservatore, interveniva solo se si era fatto un’idea precisa delle persone che si trovava davanti o prendeva parola solamente se interpellato, solo se Nick chiedeva una sua opinione. Passava gran parte delle puntate ad osservare i partecipanti stando attento alle loro parole, alle loro gesta; cercava sempre di leggere la verità nei loro occhi. Fisicamente era bellissimo: portava i capelli raccolti in un codino mentre ai lati era completamente rasato, l’unico difetto che trovavo in lui era quel suo tenere la barba sempre malandata – e forse è per via dell’età, sembrava più piccolo dei suoi anni, era solo un pretesto per avere l’aspetto giusto.

Dopo aver fatto accomodare i due opinionisti – Liam alla sinistra del tronista mentre Malik alla destra – fece partire una clip di presentazione. Nel video venne inquadrato un ragazzo con dei capelli color miele e dagli occhi color cielo con un sorriso che avrebbe fatto invidia a chiunque. Aveva una voce acuta, terribilmente adorabile.

“ Ciao, sono Louis Tomlinson, ho venticinque anni e sono del South Yorkshire. In realtà abito in un paese qui vicino, a Doncaster. Nella vita ho fatto diversi lavori: dal calciatore, al commesso e al barman, ma il mio sogno più grande è quello di diventare un cantante, di cantare sui palchi di tutto il mondo. Cerco sempre di prendere la vita con il sorriso e detesto le persone arroganti perché per me, nella vita, i modi sono fondamentali. Ho parecchi difetti: principalmente sono permaloso e fin troppo lunatico. Mia madre, fin da quando ero piccolo, mi ha insegnato il senso del dovere e della responsabilità: l’ho aiutata a crescere le mie quattro sorelline, sono il fratello maggiore. Al momento ho cinque sorelle ed un fratellino; i due gemelli sono nati da poco. Ho iniziato a lavorare molto presto: avevo quattordici anni, e a diciassette gestivo un bar vicino a casa mia. Amo stare in mezzo alle persone e penso di essere un ragazzo molto socievole: mi piace instaurare dei bei rapporti e sono dell’idea che, facendo del bene, ricevi del bene. Non ho mai avuto un buon rapporto con le figure maschili, mio padre ha abbandonato me e mia madre quando ero molto piccolo, sono cresciuto solo con mia mamma e col tempo ho avuto un altro uomo a me sconosciuto che mi faceva da padre. Ho sempre cercato di reprimere la mia sessualità, non volendo avere altri uomini nella mia vita, ma adesso cerco una persona che mi faccia star bene, una persona con cui posso passare anche dieci ore in una stanza vuota solamente parlando, una persona che prenda la vita di pancia e che sappia amarmi sia con i pregi che con i difetti.”

Quel ragazzo mi colpì fin da subito: la sua voce, i suoi occhi, il suo coraggio di esporsi. Ai miei occhi appariva interessante, ogni molecola del mio corpo sperava in una sua conoscenza, sperava di poter avere a che fare con lui, sapere di che pasta è fatto. Finita la clip, Nick chiamò Louis che entrò dai dietro le quinte salutando per primo il presentatore per poi andarsi a presentare ai due opinionisti e accomodandosi sulla sua sedia rossa. Era vestito in un modo semplice ma al tempo stesso elegante – era perfetto per una prima impressione, per la prima puntata: portava un paio di pantaloni neri abbinati alla giacca dello stesso colore dalla quale si intravedeva una camicia bianca a pois. Attraverso il monitor si poteva notare quanto fosse nervoso, era teso come una corda di violino.
<< Ma sei nervoso? >> chiese Nick, con un sorriso, notando la sua agitazione.
<< Sì, un pochino sì. >> rispose Louis cercando di sorridere in modo cordiale nonostante si sentisse totalmente spaesato.
<< Un pochino tanto, direi! >> constatò Nick in modo amichevole per poi cambiare discorso con l’intento di far sciogliere i nervi del tronista e chiedendo a Liam cosa ne pensasse – tramite la clip vista – di Louis.
<< No, è una bella persona! Sembra un ragazzo pulito da ciò che abbiamo visto nel video. >> rispose Liam in modo – e in tono – diplomatico suscitando delle accennati risate del pubblico per essersi corretto e per essersi esposto in un modo così pacato, cosa insolita da parte sua. Malik, invece, aveva cercato di parlare con il diretto interessato cercando di farlo ambientare. Aveva capito che si sentisse spaesato ed era dell’idea che quattro chiacchiere e qualche parola di conforto, mentre Liam e Nick parlavano, avrebbero potuto aiutarlo a sbloccarsi almeno un pochetto, ma l’attenzione di Louis venne catturata dal richiamo di Nick che l’avvisava dell’imminente ascesa dei corteggiatori, noi, che avevano assistito alla puntata da dietro le quinte.
Come in tutte le edizioni, e come da copione, il presentatore spiegava che per entrambi i ruoli, di tronista e corteggiatore, era un appuntamento al buio, nessuno dei due sapeva chi si sarebbe trovato davanti – non fino all’avvio della clip di presentazione. Con la musica di sottofondo, Nick iniziò a chiamare in ordine tutti i nostri nomi e uno alla volta scendemmo quelle scale consegnando la rosa che avevamo in mano per poi andarci a sedere al nostro posto.

Durante il ritiro delle rose, presi un pennarello e nella parte interiore del petalo scritti I can’t change perché io in quell’esperienza volevo trovare una persona che mi avrebbe accettato per come sono, per la mia situazione, non volevo cambiare per piacere agli altri.

Nick chiese ai due opinionisti un parere su di noi ed entrambi si reputarono soddisfatti della bellezza selezionata quest’anno. Personalmente non puntavo sulla bellezza: non sono mai stato un moralista, sapevo che l’apparenza contava eccome nella nostra società, ma con Louis volevo andare oltre i convenevoli, ero intenzionato a conoscerlo e a farmi conoscere. Avrei puntato su altro se me ne avesse data l’opportunità. Anche perché, c’era da dire che, nessuno mai mi aveva reputato bello – all’infuori di mia madre e mia sorella, ma loro erano di parte – per tutti ero tenero, un cucciolo, e la colpa la davo sempre a mia mamma per avermi reso un ragazzo adorabile e pieno di principi. Ero fiero di ciò che ero, mia mamma mi diceva sempre che non avrebbe mai potuto crescermi meglio e non potevo che essere d’accordo con lei.



| Sallie's Corner |

L'unico motivo per cui esiste questo assurdo spazio dedicato a me è per dire GRAZIE a chi, in questi mesi/giorni, mi ha supportato incitandomi a scrivere e revisionando/criticando i capitoli. Onestamente non so quanto possa piacere e/o interessare una storia simile, anche perché non sono questa grande cima a scrivere, quindi:

Grazie a Maura, che mi ha aiutato a creare quest'assurda fantasia dando un nome e un volto ai characters.
Grazie a Giulia, che mi ha revisionato alcuni pezzi portandomi a completare i capitoli.
  
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