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Autore: Happy_17    25/08/2015    2 recensioni
Natsu e Lucy si allontaneranno in seguito a un litigio, ma per riuscire a sistemare le cose dovranno prima fare i conti con i loro sentimenti.
Mi scuso per come il testo si presenta ma scrivo col cellulare e a quanto pare i capoversi non sono contemplati.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era una fredda giornata invernale a Magnolia. A chiunque sarebbe sembrata una normale giornata, e forse all'inizio lo era davvero. Il sole era sorto, i galli cantavano e Lucy si ritrovò nuovamente a dover dividere il letto con Natsu a sua insaputa.
"Natsu maledizione! Quante volte ti ho detto di non entrare nel mio letto?!" Il ragazzo ancora sopito le rispose biascicando un buongiorno e facendole uno dei suoi soliti sorrisi. Lucy, per niente intenerita, sbattè lui e il fedele compagno Happy fuori da casa sua. Dopo aver finito di prepararsi si diresse in gilda dove trovò la solita atmosfera festosa. Seduta al bancone con le ragazze Lucy rideva e scherzava finché non sentì una conversazione dei ragazzi arrivarle  all'orecchio. 
"Anche stamattina la Bunnygirl ti ha sbattuto fuori eh, Salamander?"
"Piantala Gajeel. Non sono affari tuoi."
"Per quanto tempo hai intenzione di continuare così? Sei perfettamente cosciente di ciò che Lucy prova per te eppure ti ostini a far finta di niente."
Disse Gray con rimprovero.
"Cerchi rogne ghiacciolo?"
"Che c'è Fiaccola? Ho forse toccato un tasto dolente?!"
Proprio in quel momento Lisanna fece la sua comparsa. Corse incontro a Natsu e gli diede un bacio a fior di labbra. Lucy si sentì umiliata. Una stupida. Come aveva potuto quell'idiota?! Come si era permesso?! Avevano dormito insieme praticamente ogni notte da quando lei si era unita a Fairy Tail e adesso aveva anche scoperto che aveva una relazione con Lisanna. Come aveva potuto farle questo? Si alzò dallo sgabello su cui era seduta e corse via. Voleva andare a casa ma sapeva che sarebbe stato il primo posto dove avrebbero cercato così vagò per Magnolia finché non fu stanca abbastanza da fermarsi a riposare. Lacrime di umiliazione bruciavano sul suo viso.
"Lucy!!! Allora eri qui!"
*Natsu? Perché Natsu è qui?!* pensò la maga stellare.
"Che cosa vuoi?!"
"Ecco io ti ho vista andare via e credevo stessi male e.."
"Sai esattamente cos'è successo Natsu. Non prendermi in giro."
"Io.. Lucy"
"Mi hai guardata amarti in silenzio per tutto questo tempo. Non hai mosso un solo passo verso di me, nemmeno uno indietro. O l'uno o l'altro sarebbe andato bene lo stesso. Invece mi hai lasciata a crogiolarmi nel dubbio fin quando mi fossi stancata, beh, ti do una notizia: è successo. Mi sono stancata. Non sono arrabbiata, credimi, ma sono ferita, questo sì. Ti ho amato tanto da annullarmi, cercando di assomigliare il più possibile a quella che tu avresti voluto, ma non ero io. Stavo solo ingannando me stessa, mi stavo rinnegando per qualcuno per cui qualunque cosa fossi non faceva la differenza. " 
"Ti sei solo attaccata all'idea di quel che pensavi fossi." 
"E tu stai cercando di scaricare la colpa su di me. Non ho fatto altro che osservarti, dalla prima che ti ho posato gli occhi addosso. Ho visto altro dentro di te oltre a quello che mostri. Ma ti amavo lo stesso. Pur essendo consapevole del male dentro di te io ho cercato il bene, e l'ho trovato. A me bastava questo."
"Smettila. Non hai capito niente."
"Hai ragione. Non ho mai capito niente. Ed evidentemente continuo a non capire. Infondo sono ancora qui a parlare con te anziché andare via. Sono proprio patetica."
"Volevi costringermi ad innamorarmi di te?" 
"Volevo che tu mi parlassi. Volevo che tu mi dicessi di andarmene o di rimanere. Volevo qualcosa per cui lottare o un motivo per lasciarti andare, ne avevo bisogno, ma tu sei solo un codardo. Hai voluto tagliare il ponte tra noi perché tu stesso avevi paura di essere trascinato dentro un mondo su cui non avevi il controllo."
"Lucy io.."
"Non osare dire che ti dispiace. Anzi non osare dir niente. L'unica cosa che in questo momento puoi fare per me è lasciarmi andare via. Non cercarmi, non chiedere scusa, non fare niente. Continua come hai fatto in questi mesi, come se non esistessi. Non dovrebbe essere difficile. Io mi abituerò. Sono sopravvissuta a cose peggiori. 
"Perché dovrei fare come dici tu?"
"Perché ormai di me, per te, non è rimasto niente."
La ragazza si alzò dalla panchina e si diresse verso casa. 
Non si voltò mai.  Nemmeno per vedere quale fosse stata la reazione di Natsu.  Oramai non aveva più voglia di stare dietro ai suoi capricci. Continuarono ad essere un team, certo, ma fatta eccezione per qualche parola riguardante la missione non si parlavano più. Nessuna intrusione nel letto, nessun sorriso, niente. Tutti in gilda avevano capito che qualcosa non andava. Più volte avevano provato a chiedere ai diretti interessati e tutti e i due avevano risposto che non c'era niente che non andasse, che si parlavano tranquillamente. Sotto quel velo di normalità si nascondeva, però, una grande nostalgia. Natsu aveva capito quanto realmente amasse la sua nakama solo dopo averla persa, e Lucy passava le notti avvolta al piumone che non la riscaldava mai come lui. Natsu cercava due occhi come quelli di lei, Lucy cercava il suo sorriso nelle persone che non potevano nemmeno lontamente competere con lui. Triste pensare che alla fine di ogni giornata entrambi si immaginavano stesi fianco a fianco e nonostante questo non avevano il coraggio di fare qualcosa. Dopo tre settimane passate a nascondersi Natsu decise che era abbastanza. Si presentò a casa di Lucy all'alba e, con sua grande sorpresa la trovò sveglia. Aprì la finestra e saltò dentro la camera della maga stellare a dir poco sconvolta da ciò che era appena accaduto.
"Co-co-cosa ci fai qui?!"
Chiese lei.
"Mi dispiace tanto. Io non mi ero reso conto di niente. Credo di aver capito cosa provavo davvero per te solo quando abbiamo discusso."
"Non ti pare un po' troppo tardi per venire a scusarti?!"
"Forse sì, ma dovevo venire qui. Dovevo venire per dirti che mi manchi da impazzire e che ti amo più di ogni altra cosa al mondo."
"E Lisanna?"
Chiese Lucy ancora un po' scossa.
"Tra me e Lisanna non c'è mai stato niente. Quello che hai visto quel giorno, bè, è successo solo quella volta. Forse lei credeva che ci fosse qualcosa tra noi, ma io non ero dello stesso avviso. Dopo aver avuto quella discussione con te mi sono arrabbiato con lei e alla fine abbiamo chiarito."
"Cosa ti fa pensare che adesso che so questo ti perdonerò?!"
"Non lo penso infatti. Sono venuto qui pronto a tutto, anche ad un tuo rifiuto.  Sai in queste tre settimane ha piovuto tanto e non c'era istante in cui non pensassi a te. Di notte il soffitto bianco si riempiva di noi, dei nostri momenti insieme. Non sarei potuto rimanere con il dubbio di come sarebbe andata se ti avessi parlato. Non importa come andrà a finire, o cosa risponderai adesso, io voglio stare con te e volevo che tu lo sapessi." 
"Sai una cosa? Da bambina sognavo di guardare l'alba insieme a qualcuno, ma non avendo mai avuto nessuno accanto quando ero piccola, non l'ho mai potuto fare. È vero che è capitato innumerevoli volte che durante una battaglia sorgesse il sole, eppure durante quei momenti non abbiamo avuto molto tempo per guardarla,  quindi, mi chiedevo se ti andasse di guardarla con me."
Il suono di quelle parole fu più bello di qualsiasi cosa Natsu avesse mai sentito. Così in pieno inverno due ragazzi stavano sul tetto di una casa abbracciati sotto una coperta a godersi quelle sfumature di colore tenui e delicate come il bacio che si scambiarono quella mattina.
   
 
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