26/08/2015
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NON CI SONO PIÙ SANTI IN CITTÀ
L'ultimo eco di grida lontane, e James sferra un pugno che ti fa sanguinare il naso. Maledetto cervo, pensi senza alcuna traccia di divertimento, e con un calcio ben assestato ti assicuri che non ci siano altri piccoli Potter al mondo, almeno non per questa generazione. Ti rialzi barcollante, asciugandoti il sangue che cola copioso. James si accascia a terra, tenendo le mani sul punto colpito e digrignando i denti. Sarebbe una scena piuttosto comica, il canto del cervo, se non fosse che James, per tua fortuna, non è trasformato-altrimenti, addio Sirius Black, coraggioso, attaccabrighe, playboy ex-Grifondoro, preso a cornate fino alla morte dal tuo migliore amico, ti porteremo fiori freschi ogni mattino-e che avete cominciato a suonarvele di santa ragione dopo che, sbronzi fradici, avete iniziato ad insultarvi ed a rinfacciarvi di tutto, andando indietro fino ai vostri dodici anni.
E poi, lo specchietto di James urla. Un urlo disumano. Lily. Sfili con disinvoltura l'oggetto dalla tasca dei pantaloni
del tuo migliore e lamentoso amico, e con la voce più sobria che riesci ad ottenere chiedi cosa non vada. La rossa moglie del giacente in terra ti risponde con una sequela di improperi irripetibili, le uniche tre parole che un minorenne potrebbe sopportare senza che gli si caglino le orecchie sono "sto per partorire". Porca puttana.
Lanci un'occhiata a James, poi lo tiri su e, senza tanti complimenti, gli ficchi la testa-completa di occhiali, in primis perché altrimenti avrebbe centrato non te ma la scatenata vecchina ottantenne dietro di voi, e in secundis perché ti ha spaccato il setto nasale ed in qualche modo devi prenderti una piccola rivincita-in una bacinella piena d'acqua gelida, la stessa temperatura a cui gli servirai la tua prossima vendetta. Emerge boccheggiando, se non completamente sobrio almeno un po' meno sbronzo di prima. E per ringraziarti ti tira il secondo pugno della serata. O, più probabilmente, il ventesimo, solo che non ti sei fermato a contarli e questo è il secondo pugno importante. Reprimi a stento la voglia di rispondere al suo gancio destro con un sinistro potente, e lo fissi. James dice "Scusa, riflesso incondizionato" con quell'aria puramente Malandrina che aleggia spesso sul suo viso e tu scoppi a ridere.
"Andiamo, menomato, la tua mogliettina ci scuoia se non arriviamo al San Mungo in meno di un minuto netto." comunichi, l'ombra di un sorriso teso sul volto. Hai recuperato il tuo abituale tono scanzonato ed un ghigno si fa strada sul tuo viso, ma con Lily non c'è da scherzare, siete fortunati che ci siano Remus e Peter a tenerla a bada-per quanto si possa farlo senza rischiare la prematura asportazione di un qualsiasi organo fondamentale (uno qualunque, per essere dati in pasto come vittime sacrificali alla furia cieca di Lily Evans vanno bene tutti).
Vi incamminate, appoggiati l'uno all'altro, sembrate reduci di guerra e siete reduci da una rissa-ti soffermi a pensare,
non senza un qual certo sarcasmo da humor nero, che effettivamente una guerra, in fondo, non è altro che una rissa, solamente un po' più ingigantita e pericolosa.
E non un'anima per strada, a tenervi compagnia in questa notte balorda, a proteggervi da un probabile attacco di MangiaMorte, o perlomeno a riconoscere i vostri corpi probabilmente stesi a terra inermi in un prossimo futuro-"Li ho visti, due cadaveri barcollanti in mezzo alla strada ieri notte, erano conciati davvero male, agente." Non ci sono più santi in città, pensi con un ghigno distorto. E vi allontanate, due figure nere nella notte.
Angolo autrice
Lo so, avrebbero potuto smaterializzarsi al San Mungo. Ma per fini di trama non l'hanno fatto. P. s. La testa ficcata nella bacinella non è una mia idea, l'ho presa dal numero 100 (o 200? Boh!) di Dylan Dog. Giusto per chiarire: se nella realtà non funzionasse, rivedrò le mie fonti. Una recensione è sempre ben accetta.