Angolo dell'autrice:
Visto che manca solo un commento penso che posso tranquillamente postare il nuovo capitolo oggi.
Vedo che comunque vi è piaciuto non poco lo scorso capitolo. E qualcuno ha già dedotto che quella che ha fregato Kaito è la nosta cara Giada...
Vi ringrazio tutti per i commenti che mi avete lasciato!

Magic Xmas



Col cuore in gola

Più passava il tempo più m’innervosivo, sebbene tutti gli altri mi dicessero di stare tranquilla, una strana sensazione mi distraeva in continuazione e mi teneva in ansia tutto il tempo. Solamente Shinichi sembrava capirmi e anche lui pareva parecchio nervoso.
La sera, mentre gli altri stavano sparecchiando, mi prese da parte.
«Ti ha chiamato?» chiese a bassa voce.
«No, in compenso è successa una cosa parecchio strana.»
«Sarebbe?»
«Ho ricevuto un messaggio da Aoko che mi chiedeva come stava andando la vacanza.» il mio amico sembrò rimanere stupito nel sapere quella notizia e subito dopo il suo volto assunse quell’espressione pensierosa che caratterizzava la sua fama di detective.
«E tu le hai risposto?» chiese con quella stessa espressione.
«Non ancora...» risposi io.
«Bene, allora fallo. Senza accennare all’incidente, come se non sapessi nulla, e vediamo cosa risponde.»
«Credi che sia successo qualcosa?» chiesi.
«Purtroppo ne sono quasi sicuro.» rispose lui continuando ad avere quell’aria tra il pensieroso e il preoccupato.

...***...

La testa sembrava dovermi esplodere da un momento all’altro, era un dolore talmente forte da annebbiarmi la vista, sembrava che la lama di un coltello fosse riuscita a superare la barriera del cranio e mi stesse penetrando il cervello.
Non riuscivo nemmeno a tenermi in piedi, tanto era il dolore, forse per quel motivo non mi avevano legato alla sedia su cui mi avevano fatto sedere, con quel dolore insopportabile non sarei mai riuscito ad alzarmi.
Lei si era avvicinata a me col suo solito ghigno mozzafiato. Era sempre stata una bella donna, su questo non si poteva discutere, ma quel bel corpo angelico nascondeva la crudeltà di mille uomini. Lei rappresentava il male fatto a donna, un male che è impossibile da fermare e a cui è impossibile resistere.
Le sue morbide e sinuose labbra, coperte dal rossetto rosso fuoco, si avvicinarono al mio orecchio, schiudendosi e facendo uscire un lieve sussurro che mi mise i brividi, non solo per la sensualità della sua voce, ma anche e soprattutto per ciò che disse.
«Preparati a dimenticare tutto quanto, Kaito!»
Sgranai gli occhi sconvolto e mi voltai verso il suo viso perfetto che ghignava divertito.
Fortunatamente non ebbi bisogno di parole per porre la domanda che avevo sulle labbra, anche perché il dolore alla testa sembrava non voler diminuire.
Lei mi prese il mento con una mano e, guardandomi coi suoi due occhi glaciali, aprì nuovamente le sue labbra rosse.
«Presto dimenticherai anche la tua dolce metà e Kiaretta sparirà dalla tua mente.»
In un attimo un terrore incontenibile s’impossessò di me togliendomi quasi il fiato. Il dolore alla testa sembrava quasi insignificante in confronto alla paura incontrollabile di quel momento. Con un movimento fulmineo la afferrai per la camicia bianca avvicinandola ancora di più a me.
«Cosa significa?» chiesi in preda ad un attacco d’ira.
«Significa che presto tutti i tuoi ricordi del passato saranno cancellati e sostituiti con degli altri, mia piccola cavia.» concluse liberandosi dalla mia presa e allontanandosi di nuovo, mentre i miei occhi, colmi d’odio e di lacrime che non volevo far uscire, seguivano il suo perfetto fondoschiena che si allontanava.

...***...

Non passò molto che il mio cellulare mi avvisò dell’arrivo di un nuovo messaggio. Mentre lo aprivo, Shinichi si avvicinò a me, ma appena le parole comparvero sullo schermo rimasi scioccata.

Bene, sono contenta!
Io invece sono rimasta in Giappone, per fortuna Saguru mi è venuto a fare compagnia.
Senti per caso sai perché Kaito non risponde ai miei messaggi?

Mi sentii mancare la terra sotto i piedi e probabilmente se non ci fosse stato Shinichi a prendermi al volo, sarei finita a terra. Ero sicura che avevamo attirato l’attenzione di tutti, ma lui non se ne preoccupò e mi mise una mano alla vita per poi riaccompagnarmi fino al divano, facendomi sedere.
«Kiaretta, stai bene?» sentii poco dopo la voce di Ran preoccupata.
Non riuscivo a rispondere, così lo fece lui per me.
«È sicuramente successo qualcosa a Kaito, perché Aoko è ancora sana e salva in Giappone.»
«Che cosa?» chiesero tutti all’unisono.