Crossover
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Autore: Crybaby    02/02/2009    1 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il Contrattacco di Vegeta

Dopo aver ingerito anche la sfera di Ryan, Li Shenron raggiunse un Vegeta privo di sensi al centro del cratere, osservandolo dall’alto in basso con puro divertimento.
-Ora che dispongo sia del potere dell’acqua che quello dell’elettricità, posso ucciderti come meriti. Prima però, tantò per curiosità, voglio essere certo che tu sia davvero svenuto…
Il drago malvagio prese a calpestare e calciare dappertutto il corpo di Vegeta: ad ogni colpo, schizzi di sangue uscivano dalle ferite del saiyan. Non un rantolo di dolore uscì però dalla sua bocca.
-Eh sì, sei davvero KO. Dannazione, forse ci sono andato un po’ troppo pesante e ti ho ucciso prima del tempo. In ogni caso, diamo il via allo spettacolo.
Li saltò fuori dal cratere e si fermò sul suo orlo, per poi inginocchiarsi e premere contro il terreno i palmi delle mani: da queste nacquero dei rigagnoli d’acqua, che andarono a circondare l’intero cratere e vi confluirono all’interno, inondandolo e sommergendo il corpo di Vegeta.
-Guarda che bel laghetto è venuto fuori. È un peccato che debba servire ad un omicidio. Ora che ci penso, non credevo di riuscire a battere il principe dei saiyan con solo quattro sfere del drago. Se ho contato bene, mancano all’appello quelle di Chi e dei due gemelli, San e Suu. Su di loro nulla da dire, sono i più forti dopo di me, è ovvio che siano ancora in vita. Mi stupisce invece il piccolo Chi, quel nanerottolo senza alcun potere. Probabilmente si sarà rintanato in un angolino a tremare di paura… Ma basta, sto divagando! È ora di dare a Vegeta il colpo di grazia! FULMINE DEL DRAGO!!!
Il colpo fu talmente devastante che lo stesso drago venne sbalzato via. Al solo contatto delle scariche elettriche con la superficie dell’acqua, un’esplosione, un bagliore accecante e un gigantesco polverone saturarono l’aria della zona circostante per circa un chilometro, persistendo per alcuni minuti.

Aveva percorso solo duecento metri, Bulma, che già era esausta. Non si era mai abituata a dover fare tanta strada a piedi.
-Giuro che… appena trovo Vegeta… gliela faccio pagare… mamma mia, i miei piedi mi stanno uccidendo… Aspetta un attimo!
La donna frugò convulsamente nelle sue tasche. Ne estrasse una scatolina, contenente due capsule Oplà. Ne prese una, la lanciò in aria e questa si trasformò in un’automobile volante di ultima generazione.
-Come ho fatto a dimenticarmene? Con questa ora posso raggiungere il luogo dello scontro senza più faticare! Ahahahahahaahah…
Un fulmine proveniente dal luogo del combattimento centrò in pieno il veicolo, disintegrandolo. Bulma rimase con la bocca spalancata per lunghissimi istanti, prima di accasciarsi a terra, inconsolabile.
-Ecco, lo sapevo! La sfiga mi perseguita! A questo punto, non mi rimane altra scelta…
Quasi piangendo, la moglie del principe estrasse dalla scatolina la capsula Oplà rimasta intatta e la lanciò per aria.

Tornata finalmente la calma, Li Shenron ridiscese sul pianeta e si guardò attorno: di Vegeta e della sua aura, nemmeno la più piccola traccia.
-Il principe dei saiyan…- sussurrò il drago -…è finito. Distrutto. Annientato. Ucciso. Defunto. Morto! Sono stato io, con le mie mani! Volevate una dimostrazione della mia forza? Bene, eccovela qua! Li Shenron, la creatura più forte dell’universo…
-E piantala. Sei forte solo perché ti sei mangiato i tuoi fratelli. Senza il loro aiuto non sei nessuno. E nemmeno con il loro aiuto, dato che io sono ancora qui, più vivo che mai.
Li Shenron faticò a voltare la testa, non volendo credere alle sue orecchie. Quando ci riuscì, vide alle sue spalle un Vegeta in perfette condizioni fisiche, senza più neanche un graffio sulla pelle.
-Co-co-co… COME DIAVOLO HAI FATTO A SALVARTIII????? IO TI HO COLPITO IN PIENO!!!
-Stai calmo- rispose l’uomo, con flemma inglese -non è successo nulla che non possa essere spiegato. Torniamo al momento in cui mi hai preso a calci dappertutto, per verificare se ero svenuto o morto. Essendo stato addestrato sin da bambino come un soldato, tra le altre cose ho imparato a fingermi morto per far abbassare la guardia al nemico. Lo ammetto, non è una tattica propriamente dignitosa, ma quando si ha a che fare con gente come te tutto è permesso.
-Mi sono fatto fregare come un principiante, da non credere…
-Vediamo, cosa è successo dopo? Ah già, l’inondazione. Beh, col tempo ho imparato a restare in apnea per un lungo periodo di tempo. Ora che ci penso, questo lo sanno fare un po’ tutti quelli che conosco… E veniamo infine al momento cruciale. La scossa nell’acqua.
-Sono proprio curioso di sapere come hai fatto a sopravvivere. Un colpo del genere ucciderebbe chiunque, persino tu. Immagino che tu sia uscito dall’acqua un istante prima che il mio fulmine del drago la colpisse, vero?
-Lo so benissimo che ci sarei rimasto secco. Ma non ho evitato del tutto il tuo attacco. Avevo ancora un piede immerso, quando il tuo fulmine mi ha raggiunto. Un istante dopo aver subito la scossa, ho ingoiato il Senzu che tenevo da parte e ho recuperato le energie. (Trunks credeva che non li trovassi, nascosti in camera sua. E invece…)
-In questo caso, caro Vegeta, sei tu che ti devi vergognare! Da quando ti abbassi a mezzucci del genere per evitare la sconfitta?
-Ma come, ancora non hai capito le mie intenzioni? Pensavo fossi a conoscenza delle capacità di noi saiyan.
-Di che accidenti stai parland… oh. No.
-Cominci a capire, vero? È nel DNA saiyan il potere di aumentare il proprio limite massimo d’energia dopo aver sfiorato la morte. Per questo mi sono fatto colpire deliberatamente. Per questo mi sono portato dietro un Senzu. Se non hai più dubbi da chiarire, direi di finire la battaglia una volta per tutte.
Se prima l’aura di Vegeta era quasi inesistente, ora Li Shenron la poteva sentire chiaramente, più intensa che mai. Il corpo dell’uomo si circondò di scariche elettriche, segno che aveva appena superato il limite del super saiyan. Senza preavviso, Vegeta si scagliò addosso al drago e lo seppellì di pugni. Li provò a rispondere, ma il principe gli bloccò la mano e, con una mossa inaspettata, strappò letteralmente via dal suo petto una delle sfere del drago, quella dalle cinque stelline.
-Se ricordo bene è grazie a questa che generi i fulmini. Bene da ora non lo farai più…
Vegeta lanciò la sfera in aria, bloccò un altro pugno e di nuovo estrasse una delle sfere, la numero due, per poi ripetere lo stesso processo con la sesta. Ora Li Shenron si ritrovava al suo stadio iniziale, quello più debole, mentre un incredibile Vegeta lo prendeva in giro davanti al suo naso, facendo il giocoliere con le tre sfere rubate.
-Ridammele subito, Vegeta! Quelli sono oggetti sacri, non puoi mancargli di rispetto in questo modo!
-Come vuoi tu. Prendile.
Il saiyan lanciò i tre oggetti addosso al drago con talmente tanta forza che questi ne trafissero letteralmente il corpo, lasciando tre grossi buchi.
-E per chiudere in bellezza… BIG BANG ATTACK!!!

In una stanza buia, una donna stava tenendo d’occhio due monitor: uno proiettava le immegini dello scontro fra il saiyan e il drago, l’altro quelle di Bulma, intenta a correre su di un monopattino scassato. Soddisfatta, spense entrambi e si alzò dalla sua postazione.
-È il momento di entrare in scena. Seguimi.
-Non vedevo l’ora- le fece eco la voce di un ragazza, nascosta nell’ombra.

  
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