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Autore: Yu Uchiha    27/08/2015    0 recensioni
"La sua casa, la tana dei traditori dell'Akatsuki. Era il covo dei peggiori criminali di livello S in circolazione ed era anche la sua casa. Quegli psicopatici erano la sua famiglia."
Tratto dal primo capitolo.
Spero di avere catturato un minimo della vostra curiosità, e, detto questo, buona lettura ai coraggiosi che si getteranno in questa mia prima storia.
Sayonara~
Genere: Erotico, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Itachi, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo Uno - Rotolo proibito


Mina, traditrice del villaggio della Foglia, venne mandata in missione proprio nel suo ex-villaggio per rubare il rotolo proibito. 
Aveva 13 anni, ma era già una ninja di alto livello, capace di tener testa a dei jonin. Era abile nelle arti magiche e nel corpo a corpo. 
Stava saltando tra gli alberi, e nella pioggia vide un ragazzino biondo che teneva il rotolo. Doveva avere la sua stessa età, ma non sembrava molto sveglio. Stava leggendo il rotolo. Non doveva rischiare, sicuramente qualcuno lo stava seguendo, oltre a lei. 
 
Non doveva assolutamente farsi scoprire.
 
Quindi, dato che conosceva l'arte dell'acqua, si nascose in una delle tante pozzanghere a terra, si alzò da dietro di lui e, azzerando il chakra, cominciò a leggere. Non poté continuare  perché vide un jonin della Foglia arrivare. Così tornò alla base.
 
La sua casa, la tana dei traditori dell'Akatsuki. Era il covo dei peggiori criminali di livello S in circolazione ed era anche la sua casa. Quegli psicopatici erano la sua famiglia. 
 
Sul percorso studiò l'unica tecnica che aveva potuto leggere. Posizionò indice e medio di entrambe le mani a croce e evocò 10 copie reali: era la Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo.
 
Rientrò bagnata dalla testa ai piedi, e di pessimo umore. 
"Ehi Mina vagante, che hai? Un" chiese un biondo con la coda di cavallo. 
"Non ho rubato il rotolo, Dei-kun e non chiamarmi in quel modo! Accidenti." Imprecò nervosa. 
"Un." E Deidara si voltò dall'altra parte. 
"È l'ora di convertirsi al culto di Jushin, così non combinerai mai nulla, nanerottola!" Grido pazzo Hidan. Mina si mise a tavola senza ascoltarlo. Soprattuto senza ascoltare quel "nanerottola". Non aveva proprio voglia di alzare le mani. 
Quindi Hidan si voltò a destra e disse a Sasori: "Beh perchè non ci facciamo un bel pesce spada alla griglia?!" 
Il rosso lo ignorò completamente, in compenso si prese un pugno in faccia da Kisame. 
"Sta attento a come parli idiota, che pelle di squalo aveva giusto un po' fame." 
"Idioti" disse Kakuzu contando i suoi soldi.
Quello era un classico pranzo in una giornata piovosa all'akatsuki. 
Mina se ne stava accanto a Konan, l'unica donna dell'organizzazione e parlavano del più e del meno. 
"Cretino, che hai fatto?!" Gridò la voce ingrugnita di Kakuzu, dopo che Tobi rovesciò l'intera brocca di vino sui suoi amati soldoni. 
"Tobi è un bravo ragazzo, neh?!" Era ubriaco e singhiozzava. La porta si aprì e entrò il maggiore degli Uchiha, che si mise a tavola senza dire una parola. 
Secondo Mina, Itachi era il peggiore dell'organizzazione. 
 
Quando entrò ad Alba, lei aveva già 6 anni. Si ricordava ancora chiaramente la motivazione per cui entrò e la prova che sostenne davanti a tutti i membri. 
"Ho ucciso il mio clan." Disse con voce neutra. 
Quando diede prova dei suoi poteri, si mostrò infernale: con il suo sharingan ipnotico fece cadere in una potentissima e tremenda illusione quasi tutti i membri. 
Tutti tranne Mina e il capo. Nagato, colui che veniva considerato il Dio è che possedeva l'arte oculare suprema, il Rinnegan. 
"Bene, tieni il mantello e l'anello." Disse semplicemente e poi rivolto a lei: "Mina libera dall'illusione gli altri, conto su di te". E se ne andò. 
 
Gli occhi rossi dell'Uchiha fissarono i suoi azzurri per un tempo indeterminato, come cercando di fare breccia nella sua mente, ma non cadeva mai nelle arti illusorie, neppure nelle più potenti. 
"Sei la prima persona,senza arte oculare, che riesce a contrastare il mio sguardo. Quanti anni hai?" 
Chiese e Mina rispose di averne 6. 
"Mi ricordi me stesso, quando avevo la tua età". Disse con voce piatta, andandosene. 
Mina pensò a quanto fosse inquietante il nuovo tipo, ma non le faceva per niente paura. Con questi pensieri liberò facilmente dall'arte illusoria gli altri che caddero addormentati per lo sfinimento. 
 
Gli altri membri di Alba temevano il micidiale Itachi Uchiha, per l'astuzia e la malvagità con cui usava i suoi occhi, perennemente rossi. Dopo 7 anni che lo vedeva, Mina non aveva ancora capito di quale colore naturale fossero i suoi occhi. Non aveva affatto paura di guardarlo negli occhi, come invece ne avevano gli altri.
Anzi, guardava spesso quegli occhi cremisi, magari sarebbe riuscita a sorprenderlo quando disattivava il suo sharingan. Possibile che non lo annullasse mai? Che stia sempre in guardia?
   
 
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