INCUBI E SOGNI

Renly gli sorride con quel suo sorriso un po' timido e dannatamente invitante. Il materasso sotto di loro cigola appena quando Loras si china in avanti per baciarlo.
Ha amato Renly Baratheon dal primo istante in cui l'ha visto, in quella sua armatura splendente che si inchinava davanti a sua sorella a chiederne la mano. Ricordava ancora il loro primo bacio: fugace, ma impetuoso come un'onda che si infrange su uno scoglio. 
Renly sorride ancora mentre con una mano carezza placidamente il braccio di Loras, ci scrive sopra canzoni che parlano di loro. 
"Loras, tu mi ami vero?" chiede ad un certo punto il re.
"Certamente" risponde subito il cavaliere.
"E tu Renly, mi ami?" Il moro apre la bocca, ma prima che possa proferire parola la voce di sua sorella, Margaery, lo chiama. Le parole di Renly diventano un suono lontano ed ovattato. Loras cerca di appigliarvisi più che può, ma in breve la sua voce svanisce del tutto e con essa anche lui.

Quando il biondo apre gli occhi scopre di stare piangendo. Margaery è vicino alla finestra che tira una tenda per lasciare entrare il sole, gli sta parlando di qualcosa, ma non riesce a concentrarsi abbastanza per capire di cosa. La sorella sembra accorgersi del suo stato confusionale, perchè gli da un bacio sulla fronte, gli dice di alzarsi ed esce.
Loras si gira timoroso di ciò che lo aspetta accanto a sè, timoroso di trovarvi chissà quale fantasma. Spesso gli è capitato di svegliarsi di soprassalto e cercare il corpo di Renly steso vicino al suo.
I sogni in cui il moro è vivo, i ricordi, sono una dolce maledizione che gli riempiono le notti. 
Loras sorride, un sorriso che non è suo, troppo timido per essere suo. Sa che è impossibile, lo sa ogni volta, ogni mattina quando si sveglia, eppure la speranza di trovare Renly accanto a sè è un tarlo che gli mangia il cuore costantemente.
Si gira cauto, spaventato da ciò che lo aspetta, ma dall'altro lato del materasso non c'è nessuno. Solo un vuoto opprimente che non si potrà colmare mai più.