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Autore: _endlessly_    27/08/2015    1 recensioni
(Sulle note di Two Pieces di Demi Lovato)
"E Daniel lo sa che ci sarà sempre per Lucy, così come Lucy è sicura che su Daniel potrà sempre contare."
[...]
"Mentre rientra dalla porta finestra Lucy ripensa ai vecchi momenti, al loro primo incontro, al loro primo bacio, a quando lui le ha chiesto di sposarlo, ripensa a tutta la sua vita e si rende conto che Daniel ne ha sempre fatto parte. E si, forse loro sono veramente due pezzi di un cuore spezzato."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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There’s a boy, lost his way, looking for someone to play
There’s a girl in the window tears rolling down her face



 
-Ciao-
La bambina alza appena lo sguardo sulla figura di fronte a lei, asciugandosi distrattamente le lacrime con il dorso della mano.
-Ciao- risponde prima di tornare a rivolgere lo sguardo al suolo. Il bambino si siede accanto a lei sul marciapiede sporgendosi in avanti per cercare il suo viso.
-Perché piangi?- le chiede, con genuino interesse.
-La mia mamma è in ospedale. Non si sveglia, ma papà dice che presto lo farà. Ha avuto un incidente-
La bambina ricomincia a piangere e il bambino fa un sorrisino sdentato. -La mia mamma invece si è addormentata e non si è svegliata più-
La bambina volge gli occhioni verdi verso il suo compagno, si aspetta di vedere delle lacrime, ma il bambino continua a sorridere.
-E il tuo papà?- gli chiede.
-Non l'ho mai conosciuto- risponde con una semplicità disarmante.
-Perché non piangi?-. Il piccolo scoppia in un risata, che fa arrossire la bambina di vergogna e rabbia, ma prima che possa dire qualsiasi cosa lui la precede. -Perché è passato tanto tempo. E le lacrime sono per i deboli. Io invece sono forte- dice gonfiando il petto e alzando il mento.
La bambina ride, ride fino ad avere mal di pancia e le lacrime agli occhi. Il bambino la guarda incantato da quella risata e si alza, mettendosi di fronte a lei e tendendole la mano.
-Ora che non sei più triste vuoi giocare con me?-
La piccola prende la mano del bambino e si alza dal marciapiede, si spolvera la gonnellina bianca e poi da un bacio sulla guancia al suo piccolo giullare.

-Io sono Lucy comunque-
-Daniel-


We’re only lost children, trying to find a friend
Trying to find our way back home



-Ma tu dove abiti?- chiede Lucy ad Daniel, guardandolo salire sull'altalena, non senza qualche difficoltà.
-In orfanotrofio. E' dove abitano i bambini senza genitori.- le spiega lui sorridendo vittorioso quando riesce ad innalzarsi sulla piccola trave di legno.
-E dov'è?- chiede ancora la bambina inarcando le sopracciglia bionde curiosa.
-Ah non so- Daniel alza le spalle come se la cosa non gli importasse. -Sono uscito perché non avevo nessun amico con cui giocare. Ora che l'ho trovato non torno più a casa-
Lucy sorride, poi si affretta a raggiungerlo sull'altalena.
-Allora non me ne vado nemmeno io- proclama in tono solenne mettendosi la mano destra sul cuore, un gesto che aveva visto fare a suo padre.
Alla fine, sia Lucy che Daniel sono costretti a tornare  a casa.
 

We dont know where to go, so i’ll just get lost again
We’ll never fall apart, cause we fit together right, we fit together right
These dark clouds over me, rain down and run away
We’ll never fall apart, cause we fit together like, two pieces of a broken heart



Daniel la sta aspettando da quasi un'ora.
E'una routine la loro:fanno colazione la mattina, studiano, pranzano e poi si incontrano il pomeriggio per giocare fino a quando non si fa sera. Questa è la prima volta in tre mesi che Lucy non si presenta all'appuntamento. Daniel si alza spazientito, attraversa il piccolo parco giochi a passo di marcia e prende la strada per l'orfanotrofio.Il giorno dopo si ripresenta all'appuntamento, in ritardo, apposta per far innervosire Lucy.
Questa volta la bambina c'è, lo sta aspettando. Daniel è così felice di vederla che si accorge a mala pena dei suoi occhi pieni di lacrime e del vestitino nero che indossa.
-Lucy!- le sorride e si avvicina per darle un bacio sulla guancia, come fa sempre. Ma lei si scosta guardandolo con quei suoi occhioni verdi e sinceri.
-Oggi non voglio giocare, Daniel- e lo dice con un tono serio, duro, che non appartiene alla bambina sorridente e solare che Daniel conosce.
-Stai bene? Non sarai malata?!- chiede lui preoccupato. Lei scuote la testa e si asciuga delle lacrime sfuggite al suo controllo.
-La mamma è morta. Ieri pomeriggio, per questo non sono venuta, mi dispiace- e piange.
Daniel rimane fermo ed immobile, non sa cosa fare. Vorrebbe consolarla come fa sempre, una battuta e via. Ma sa che questa volta è diverso, lo vede nella sua ingenuità di bambino. Questa volta non basterà una battuta per far tornare il sorriso sulle labbra di Lucy.
Alla fine l'abbraccia. Di getto, senza pensarci. Le circonda la vita con le sue piccole braccia e le fa appoggiare la testa sulla spalla.
E Daniel lo sa che ci sarà sempre per Lucy, così come Lucy è sicura che su Daniel potrà sempre contare.


I know where we could go and never feel let down again
We can build sandcasltles, i’ll be the queen, you’ll be my king
We’re only lost children, trying to find a friend
Trying to find our way back home

 
-Daniel!- la voce di Lucy si alza arrabbiata sopra il rumore del vento, facendo scoppiare a ridere il suo compagno di giochi, che si protegge con le braccia per non farsi beccare dai
piccoli pugni della bambina.
-Oh andiamo, era solo uno scherzo- si difende il bambino.
-Uno scherzo di cattivo gusto! Abbiamo dieci anni, dovremmo smetterla con questa scemenze- lo sgrida lei, la voce ferma. -E hai anche rovinato il mio castello di sabbia-
Daniel la scosta dolcemente, poi si china, raccoglie il secchiello e lo riempie di sabbia, ricostruendo il castello che Lucy aveva precedentemente terminato. Senza parlare, la bambina lo affianca.
-Ne costruiremo uno più grande e più bello. Con una sala del trono, un salone per le feste e tante cose belle- la incoraggia Daniel non smettendo di lavorare.
-E io sarò la regina!- dice eccitata la bambina.
-Ed io sarò il re- continua Daniel.
-Non puoi essere il re-
-Perché?- il bambino ha smesso di lavorare, e guarda la bambina come se avesse detto la peggiore delle cattiverie.
-Perché il re e la regina sono spossati!- e lo dice come se fosse una cosa ovvia e Daniel avrebbe dovuto saperlo per forza.
-Allora ti sposerò- proclama con la mano destra sul cuore.
Lucy scoppia a ridere e spruzza un po' di acqua salata sul braccio di Daniel.
 

And I like to lay my head down and fall asleep
Oh, but I dont like to fall asleep to see my dreams, cause right there in front of me
There’s a boy, lost his way, looking for someone to play

 

Uno scoppio nel cielo e tutto si tinge di rosso. Gli occhi da sedicenne di Lucy si illuminano nel vedere i fuochi d'artificio, uno spettacolo che lei ritiene sempre bellissimo.
-Sei sicura che non ci beccheranno?- la voce di Daniel la riscuote dai suoi pensieri, e lei si gira verso di lui guardandolo divertita.
-Che c'è hai paura?- lo provoca lei, le piace troppo vedere i suoi occhi scuri assottigliarsi e fissarla con quell'espressione contrariata.
-Mi preoccupo solo-
-Non preoccuparti allora, ti devo ricordare che mio padre è il preside?-
Daniel sbuffa, togliendosi un ciuffo di capelli dagli occhi, passando poi il braccio intorno alla vita di Lucy e stringendola a se.
-Quanto manca?- gli chiede Lucy, soffocando uno sbadiglio sulla sua spalla.
-Poco-
-Non voglio addormentarmi-
-Non dobbiamo per forza festeggiare a mezzanotte-
Lucy lo guarda strano, le ciglia che sbattono velocemente sugli occhi e l'espressione di chi è già mezzo addormentato. -Non te la prenderai con me vero? Se mi addormento-
Daniel le accarezza una guancia -No-
Lei sorride, appoggia la testa sul suo petto e si addormenta nel giro di pochi minuti.
Daniel alza il braccio destro, quello a cui porta sempre il suo orologio da polso, regalo di Lucy.
-Sono le 00:01-
Si china a guardare il volto della ragazza addormentata sul suo petto. Con il dito indice traccia il contorno del suo viso, dei suoi occhi, della mascella, del collo e delle labbra. Poi lentamente, temendo di svegliarla, le lascia un piccolo bacio a stampo.
-Buon anniversario, amore mio-
Perché Daniel sa, anche se è ancora giovane, che quello che prova per Lucy può essere solo chiamato amore.


We dont know where to go, so i’ll just get lost again
We’ll never fall apart, cause we fit together right, we fit together right
These dark clouds over me, rain down and run away
We’ll never fall apart, cause we fit together right, we fit together like two pieces of a broken heart



Lucy si rigira dall'altra parte del letto. Non riesce a dormire, ha lo stomaco capovolto dall'ansia. Si alza stancamente sui gomiti per guardare la sveglia sul suo comodino. Sono le 5. Tra
solo mezz'ora la parrucchiera arriverà e comincerà a sistemarla, poi sarà il turno dell'estetista...
La ventiquattrenne scosta le coperte e si alza, prendendo il suo cellulare dal primo cassetto del mobile e uscendo dalla porta finestra. L'aria fredda le soffia in faccia, facendola rabbrividire nel suo pigiama composto da pantaloncini corti e canotta. Stringendosi un braccio intorno alla vita compone il numero che ormai sa a memoria e  attende.
-Lucy?- la voce di Daniel le arriva all'orecchio dopo nemmeno due squilli, e senza volerlo scoppia in lacrime.
-Lucy? Stai piangendo?! Oh mio Dio, ci hai ripensato?!-
Lucy scuote la testa, solo dopo si ricorda che lui non può vederla e si affretta a rispondere. -No no. Solo..non riesco a dormire.
-Nemmeno io-
-Quindi non ti ho svegliato?-
-No. Avrei voluto chiamarti ma pensavo che dormissi-
Lucy sospira asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
-Lo sai? Ci sto pensando solo adesso, ma oggi sono esattamente diciotto anni che ci conosciamo.. inizia Lucy. -....e nove anni che stiamo insieme- conclude Daniel.
-Ma le donne di solito a quest'ora non cominciano a prepararsi?- le chiede Daniel ad un certo unto, ed è una domanda così strana che lei scoppia a ridere.
-La parrucchiera arriva alle cinque e mezza-
-La parrucchiera! Addirittura!-
-Devo essere perfetta per il mio sposo-

-Tu sei sempre perfetta-
Rimangono in silenzio per un po', persi nei propri pensieri, fino a quando Lucy non riprende la parola. -Forse è meglio che vada, se mio padre si sveglia e non mi vede si preoccuperà-
-Si hai ragione-
Rimangono in silenzio ancora un po', poi la risata di Daniel si fa sentire forte e chiara dall'altro lato del telefono.
-Ci vediamo all'altare, tesoro- poi chiude la chiamata, lasciando Lucy col sorriso sulla faccia e lo stomaco finalmente al suo posto.
Mentre rientra dalla porta finestra Lucy ripensa ai vecchi momenti, al loro primo incontro, al loro primo bacio, a quando lui le ha chiesto di sposarlo, ripensa a tutta la sua vita e si rende conto che Daniel ne ha sempre fatto parte. E si, forse loro sono veramente due pezzi di un cuore spezzato.


 
  
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