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Autore: jera    03/02/2009    3 recensioni
Era il 24 dicembre!E la sua testa era sommersa da mille pensieri riconducibili tutti ad un'unica persona. Heric... Buona lettura! jera^_^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte voi! La mia storia inizia con una semplice domanda. E se Funny non si fosse mai dichiarata ad Heric, perché Terence ed Alissa le avevano spiegato bene il rapporto che lo legava a Sana ? Bene detto questo, ringrazio anticipatamente tutti voi che leggerete e commenterete quello che la mia testolina mi ha dettato.. Buona lettura a tutti...




Una ragazza con i capelli rossi lungo le spalle, era seduta sul sedile di un aereo che la riportava a Tokyo, nella sua città.

Era il 24 dicembre!

E la sua testa era sommersa da mille pensieri riconducibili tutti ad un'unica persona.

Heric...

Sempre lui a torturargli anima, cuore e mente. Il suo amico di sempre, il solo con il quale aveva avuto da sempre un rapporto strano... Strano? Si.

Il loro rapporto poteva, semplicemente, essere paragonato ad una strada.

E loro non camminavano a destra o a sinistra, bensì al centro, nella linea di mezzeria, la linea bianca tracciata, nel senso della lunghezza, al centro di una carreggiata stradale per dividerla in due parti o corsie.

Loro non si erano mai sbilanciati, o forse era lei, che non aveva capito appieno i sentimenti di Heric.

Ma cavoli, in quel periodo quanto gli era mancato.

Non si erano mai potuti sentire in quei lunghissimi 2 mesi di lontananza.

Lei era partita per girare un film con Charles, la villa dell'acqua.

Finite le riprese lei era intenzionata a parlare con Heric, in quanto aveva capito, finalmente, di provare per lui un sentimento profondo, che andava al di là della semplice amicizia.

Tutto questo perché, Charles si era dichiarato, e lei lo aveva respinto dicendogli che lo riteneva solo un amico.

Lei voleva lui, solo lui, il suo sole, la sua aria. Il suo Heric.

L'aereo finalmente giunto a destinazione, era atterratto nella pista, Sana volge il suo sguardo a Charles e lui le sorride, le prende la mano e gliela stringe. Poi...


Charles: Ti auguro tanta felicità amica mia. E sono certo che lui non ti farà scappare, sarebbe uno stupido, e no lo è. Se davvero sei innamorata, vai fino in fondo. Non avere mai rimpianti. Lui ti ha dimostrato in più di un'occasione di tenere a te, ora è arrivato il tuo turno. Buona fortuna Sana. Io ti sarò sempre vicino, come amico.


Sana visibilmente commossa: Grazie Charles, ti voglio bene, per me sarai sempre importante.


I suoi amici attendevano frementi l'uscita della loro amica, Sana fa capolino dal terminal e Alissa le va incontro travolgendola con un abbraccio. Poi è il turno di Terence, Funny, Margaret, Marine, George. Heric era assente. Lui non c'era. Perché non era venuto a salutarla. Era triste dentro, ma non lo dava a vedere. Funny prese la parola.


Funny: Ragazzi dai andiamo, facciamo in tempo a vedere la gara finale di Heric per la cintura nera.


Sana dentro di sé ringraziava mentalmente la sua amica. Era questo il motivo... Fiu... e lei che aveva pensato chissà cosa... Menomale.


Tutti dentro ad un taxi che li avrebbe, di lì a poco, condotti davanti al dojo.


L'incontro era previsto per le ore 15.30, avevano ancora 5 minuti per potersi posizionare sulle panchine della palestra. Lei era emozionatissima, Heric avrebbe gareggiato per terzo. Non lo vedeva in giro. Chissà se lui lo sapeva che lei era tornata. Con una scusa si alza dalla panchina dove era seduta, voleva vederlo, voleva augurargli buona fortuna in un modo speciale.


Terence: Sana dove stai andando?


Sana: Scusatemi, vado un attimo a prendere una bibita. Ho la gola un po' secca. Torno tra pochissimissimo.


Amici: Ciao, fai presto!


Sana: Okay!


Sana si addentra in un lungo corridoio, il torneo ancora non era iniziato, aveva tutto il tempo. Una scritta che indicava la via degli spogliatoi, lei segue le indicazioni, arriva davanti ad una porta, escono dei ragazzi con dei kimono addosso, forse erano quelli che dovevano disputare il torneo. Lei chiede cortesemente se dentro c'è un ragazzo di nome Heric. Loro annuiscono e lo chiamano.


Ragazzo: Heric c'è una visita per te, esci!


Heric: Uhm! D'accordo


A Sana cominciavano a sudare le mani, era davvero emozionata. Da quella porta stava per uscire il suo Heric. Infatti...


Uno sguardo, non una parola. Uno sguardo, un sorriso, e poi


Sana: Ciao Heric!


Heric alquanto meravigliato: Ciao Sana!


Sana: Heric sono appena tornata, ed i nostri amici.... bla. Niente... Heric sono qui per “cavolo, forza e coraggio” per augurarti buona fortuna.


Heric: Grazie!


Sana: Lo so che ti impegnerai al massimo. Il karate è la tua vita, ma io volevo farti sapere che sono qui. Sono vicina a te ora e per sempre se... se lo vorrai anche tu.


Heric che non è mai stato di grandi parole si avvicina a Sana, toccando il cielo con un dito. Si avvicina sempre più, ora sono vicini, i loro respiri si possono confondere, i loro cuori battono ad unisono. Heric annulla la distanza minima che si era creata con un dolcissimo bacio. Ora, da qui le loro vite non si sarebbero più separate. Ora, avrebbero percorso insieme una via chiamata amore.

  
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