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Autore: sesshy94    03/02/2009    3 recensioni
"E ancora una volta ti ritrovi a pensare a quanto sia effimera la vita. A quanto essa, giochi con i sentimenti degli uomini prima di ferirli. Ferirli. Annientarli.
Ti stringi le mani al petto. Consapevole del dolore sordo che proviene dal tuo cuore. E poi, non sai più se sono le lacrime a bagnare il tuo volto, o se stia piovendo.
" Eccomi tornata ancora uan volta. con una mini fic. é un piccolo seguito di Due faccie della stessa medaglia, ma non siete obbligati a leggerla. bacioni a tutti dalla vostra sesshy!
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Uther
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Corro per i corridoi...corro per i corridoi? Si, lo so, non si può sentire, ma al momento non posso esprimermi in miglior modo. Ho fretta e…sono preoccupato. Tanto preoccupato. Furioso.

“Arthur dove corri? Guarda dove vai per lo meno.” Non ho intenzione di subire le lamentele di Morgana. Ho decisamente altro per la testa.

Eccola finalmente. Spalanco la grande porta ed entro precipitosamente nella sala del trono.

Ma mi blocco. La scena che mi si para davanti non è decisamente piacevole. Mio padre mi da le spalle.

Ma per terra, che si stringe la pancia, sofferente, c’è Merlin.

Accanto a lui, un soldato. E non è li per aiutarlo. La mia furia  esplode. Mi precipito sul soldato e lo scanso  in malo modo. Molto malo. Gli lancio un’occhiata furente e poi mi inginocchio accanto a Merlin.

Gli cingo le spalle con un braccio.

“Arthur.” Mormora.

“Vuoi spiegarmi il perché di tutto questo?” chiedo sibilando a mio padre. Imprimendo nella voce tutto l’odio possibile.

Mio padre non risponde subito.

“Ti farò sicuramente piacere, sapere che il tuo servo…è un mago.” Sentenzia lui. Cosa diavolo vuoi che m’importi? Anche perché poi lo sapevo già.

“E pratica la magia da molto, molto tempo. La pena come sai…è la morte.” Stringo la presa sulle sue spalle.

No. Mai accetterò una cosa del genere.

“Immagino che te l’abbia confessato lui.” chiedo tra i denti vedendo che Merlin non è in grado di parlare.

“Si. Ha confessato tutto.” Sempre allegro eh?

“Quindi dovresti sapere che la sua magia mi ha salvato la vita almeno un centinaio di volte.” sussurro. Merlin s’irrigidisce tra le mie braccia.

“Non dovevate.” Mi dice.

“E tu devi smetterla di darmi del voi te l’ho gia detto.”  Rispondo incapace di dire altro.

Alzo lo sguardo. E incrocio quello di mio padre. Trasformato. Una maschera di rabbia. E delusione. Sei deluso da me? Che novità.

“Da come mi ha risposto, deduco che tu lo sapevi già. Cosa aspettavi a dirmelo?” mi domanda furioso come non mai.

“Non spettavo assolutamente niente. Ma sospettavo questa tua reazione. È per questo che ho taciuto.” Rispondo. L’ultima cosa che voglio è che Merlin venga ucciso. Idea inconcepibile.

Mio padre respira affannosamente.

“Con te farò i conti dopo. Ora devo occuparmi di lui.” Merlin non è un oggetto! La mia rabbia sale a dismisura. Stringo ancora di più Merlin tra le mie braccia. Ha cominciato a tremare come una foglia.

Ed è questo che mi spinge a protestare.

“Non permetterò che Merlin venga rinchiuso. È questa la ricompensa per la mia vita? Hai almeno idea di quante volte mi abbia salvato? Non mostri un minimo di riconoscenza?”

“Arthur…basta.”

Merlin…che diavolo stai dicendo? I nostri sguardi si incrociano.

E nel tuo…leggo tante cose. E forze anche…un barlume di coraggio. Due soldati ti vengono a prendere. E io…ti lascio nelle loro mani.

Perché? Perché?

Mi alzo.

“Non credere di poterti muovere.” Il tono gelido di mio padre mi fa fermare.

Stringo i pugni. E mi preparo al peggio. Un grande sospiro.

“Cosa devo fare con te Arthur? Suppongo che rinchiuderti in una cella per due settimane o metterti alla gogna non servirebbe a molto? Tu sai quanto la magia sia pericolosa…” cosa? Merlin pericoloso?

“Io so ciò che vedo! E vedo che esistono maghi pericolosi, malvagi e maghi buoni che usano la magia solo per scopi benefici!” esclamo arrabbiato. Sei fortunato padre che in questa sala non ci sono spade. Ti taglierei volentieri a fette.

“La magia è sempre e comunque pericolosa! E poi...cos’è questo attaccamento ad un servo? Una volta morto lui potrai tranquillamente trovartene un altro.” Questo è troppo. Veramente troppo. Perché tu non sai. Non sai e non potrai mai capire.

Stringendo i pugni fino a ferirmi le mani me ne vado. E a nulla valgono le tue proteste.

Esco dalla sala.

“Quel mago morirà fra due giorni!” urli. Credi che lo permetterò?

Mi dirigo a grandi falcate verso le celle.

Ma due guardie mi fermano. Alzò lo sguardo. Li fulmino. Non si muovono. Ah è così? Mio padre è il Re ma io sono il vostro comandante.

“Se non volete essere licenziati vi consiglio di togliervi di mezzo. A mio padre potete dire che vi ho minacciati.” Sibilo minaccioso.

I due si scambiano un’occhiata preoccupata. Ma poi si fanno da parte.

Annuisco soddisfatto.

E poi cerco velocemente la tua cella, amore mio.

Eccoti.

“Merlin! Forza alzati.” Ti ordino. Tu volti lo sguardo. E mi sorridi.

“Non sono più il vostro servo.”

“Non fare l’idiota! Se non scappi, morirai.”

“Morirò comunque. Non sono bravo a nascondermi. Ne tanto meno a passare inosservato.” Rispondi alzando le spalle. Sgrano gli occhi. Non sei mai stato così arrendevole. Mai. Che ti prende Merlin?

“Che ti prende Merlin?” ti chiedo sussurrando.

Questa volta ti alzi. Ti porti di fronte a me.

“Scappare significherebbe rinnegare la mia magia. Sarebbe rinnegare me stesso. E ti metterei nei guai. Lo già fatto abbastanza.”

“IO non permetterò che tu muoia!” il terrore comincia a pervadermi. Il terrore di non vederti mai più. Ma forze…

“Tu devi scappare. E vivere…perché...perchè io ti amo…e…” ma non finisco. Non posso continuare. È il tuo sguardo che me lo impedisce.

“Il mio destino era quello di servire un grande Re. A quanto pare…è cambiato. Anche io…ti amo. Ma…se scappo…come pensi che potremo vivere? Separati? Ascoltami…io un fuggiasco…tu…il Principe ereditario del trono. Tuo padre non ci darebbe tregua. E sono pronto a scommettere che sarebbe disposto a tutto pur di trovarmi. Ed è questo che non voglio.”  Il significato delle tue parole mi centra in pieno.

E qualcosa dentro di me si rompe. Non ho più l’impressione di vivere un brutto sogno. È la realtà ed io sto per perderti. Qualcosa mi blocca il respiro. Comincio a respirare affannosamente. No, no. Non posso, non voglio perderti. Tu…tu sei tutto per me.

“ All-allora aspetteremo…che mio…mio padre muoia…l-lo ucciderò i-io stesso se necessario…” non riesco neanche a parlare. Questa sensazione di oppressione allo stomaco mi impedisce qualsiasi cosa.

Sorridi dolcemente e scuoti la testa.

“Arthur. Ascoltami. Devi farmi una promessa. Devi vivere. Devi vivere anche per me. solo questo ti chiedo.”

E ti pare poco? Vivere per te, senza di te? Mi stai chiedendo molto.

Abbasso la testa.

“Io non posso.” Sussurro. Passo una mano fra le sbarre e te la poggio su una guancia. Ci guardiamo a lungo.

“Si che puoi.” Mi sussurri.

Ed io non resisto. La mia mano scivola sulla tua nuca. E ti attiro a me. Unisco le tue labbra alle mie.

Un ultimo bacio. Prima dell’addio.   

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Rieccomi qui!!! Questa volta una ff molto ma molto triste! Anche a questa a tre chap. Visto che l’altra l’avevo iniziata con Merlin, questo primo chap è dedicato ad Arthur! Ovviamente il prossimo sarà per il grande Merlin! spero vi piaccia. È un piccolo seguito di Due facce della stessa medaglia.

Ne approfitto per ringraziare ancora una volta le persone che l’hanno recensita e messa tra i preferiti. Grazie mille! Bacioni vostra sesshy

 

  
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