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Autore: ina6882    28/08/2015    2 recensioni
Dolce flirt è una rubrica per cuori solitari all'interno del giornale Dolce Amoris; ogni giorno vi arrivano tantissime lettere di persone che raccontano, col cuore in mano, le loro vicende amorose.
Ognuno ha il coraggio di spedire la sua lettera, alla quale prontamente viene data una risposta.
Lexie Marshall cura questa rubrica e anche lei, dopo un matrimonio fallito è un cuore solitario.
Gli amici la sostengono ad andare avanti e grazie al loro aiuto, dopo sei mesi dalla rottura con suo marito Dake, Lexie si è buttata a capofitto nel lavoro, non volendo più avere relazioni serie e accontentandosi piuttosto di occasionali incontri col suo "partner di letto".. ma non sempre tutto va come viene pianificato; dolorosi ricordi del passato riaffiorano, nuovi amori sono dietro l'angolo.. e se poi ci si mette anche una lettera a sconvolgere le carte in tavola?
"Una lettera a Dolce Flirt" è una storia romantica e vivace e se amate gli intrecci amorosi e le vicende caratterizzata da un velo di ironia, entrate pure! Lascio a voi l'incarico di trovare la pazienza di arrivare fino alla fine, spero non ve ne pentirete.. ^-^
In ogni caso vi auguro BUONA LETTURA!
Ina
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolcetta, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4.

 
 
“ Il cambiamento dovrebbe essere un amico.
Dovrebbe accadere perché programmato,
non a seguito di un incidente ”

Crosby Philip B 
 
 
 

« Beh? Come è andata?, » mi chiedono in coro Al e Kim quando poco dopo, ritornata nel mio cubicolo, mi lascio cadere sulla sedia ancora scossa per ciò che mi ha detto la direttrice.
Lo so. Dovrei essere felice perché non mi ha licenziata, ma questo cambiamento di lavoro mi ha indispettita ulteriormente,  ancor più del licenziamento in se. Mi sento quasi umiliata. Sono una donna adulta, con una carriera avviata e la stabilità economica. È vero, ho avuto problemi nella mia vita privata, ma questo non vuol dire che ho bisogno di un assistente per farmi da balia sul lavoro. 
Non posso credere che nonostante siano passati dei mesi, Dake riesca ancora a crearmi dei problemi. Ho cercato in tutti i modi di risollevarmi e andare avanti, ma questa situazione non ha fatto altro che infierire su una ferita ancora aperta. Forse la signora Nicolas voleva farmi un favore offrendomi una seconda opportunità, ma non si è resa conto che questo ha reso più difficile una situazione già complicata.
Mi siedo alla scrivania dove trovo ad aspettarmi il computer acceso ancora ad una bianca pagina di Word, a ricordarmi il perché mi trovo in questa situazione. 
Forse ho davvero un pessimo aspetto, tanto che ad un tratto mi ritrovo Alexy addosso che esclama in modo apprensivo come una chioccia: « Mia cara, ma sei pallida. Cosa ti è successo? Non dirmi che la signora ha scoperto il succhiotto sotto il pizzo del mio foulard? ».
Cerco di riordinare le idee  ma l'unica cosa a cui riesco a pensare è l'assistente.
« Lasciala stare Al, » interviene Kim, « non vedi che non è il momento per le sciocchezze?, » poi rivolgendosi a me continua: « Cosa è successo Lex? Quella strega ti ha licenziata? ».
« Forse sarebbe stato meglio, » borbotto avvilita.
« E perché mai?, » chiede confuso Al.
« Ti va di parlarne?, » domanda Kim posandomi un braccio sulla spalla. 
Li sono davvero grata. Parlare con loro mi aiuta sempre. 
Al, Rosa e Kim sono stati al mio fianco in ogni situazione. È solo grazie a loro se, dopo la separazione, non sono precipitata in un baratro di disperazione. 
Anche se davanti a Dake ho cercato di sembrare superiore, una volta tornata a casa ho dato libero sfogo alle lacrime. Ho pianto per diversi giorni; non volevo parlare con nessuno e non avevo la forza di alzarmi dal letto. Fortunatamente i miei amici venivano a trovarmi ogni giorno. Rosa si presentava tutte le mattine prima di andare al lavoro, per obbligarmi ad alzarmi e farmi una doccia. Mi aiutava a scegliere gli abiti giusti da indossare, anche se io volevo restare in vestaglia e pantofole; Al e Kim venivano a trovarmi durante la pausa pranzo e poi tutti insieme si ritrovavano a casa mia la sera, dopo il lavoro, con una bottiglia di vino rosso che Kim non si faceva mai mancare, e una coppa di gelato che Al riteneva indispensabile per scacciare il malumore.
Senza neanche pensarci su due volte sputo il rospo. Entrambi mi ascoltano con attenzione e, man mano che proseguo nella narrazione dei fatti, noto i loro volti corrucciarsi sempre più. 
« Ecco, » sbuffo alla fine, « ora sapete tutto e sicuramente starete pensando: "Questa qui è una stupida", ma per me questa seconda opportunità è quasi peggio che essere licenziata.  Un'assistente...!? Vi rendete conto?, » dico agitata.
« Calmati Lex, » interviene Al abbracciandomi dalle spalle, « noi non pensiamo nulla del genere, » prosegue guardando Kim che fa un cenno d'assenso col capo. « Sappiamo cosa hai affrontato e cosa stai ancora affrontando. Il divorzio non è ancora effettivo e tutto questo stress accumulato in questi mesi non ti fa bene ».
« È vero, Al ha ragione, » interviene Kim continuando ad accarezzarmi il braccio. « Però, cerca di vedere questa situazione dal lato positivo ».
« Sì? E quale sarebbe?, » chiedo senza speranza.
È Al a rispondere con un sorriso a trentadue denti; « Lavorerai da casa e questa è una cosa bellissima! Potrai alzarti quando ti pare e piace e non dovrai venire in ufficio tutti i santi giorni a vedere quelle due arpie della direttrice e della sua segretaria che spadroneggiano su noi poveri e miseri impiegati, » dice sfoderando la voce più avvilita e triste del suo repertorio accompagnata da una serie di gesti e facce teatrali.
In effetti a questo non avevo pensato e, vista da questa prospettiva, la situazione si rivela migliore di quel che sembra, soprattutto perché non posso dimenticare l’espressione con la quale Ambra mi ha accolta questa mattina e la stessa che ha esibito quando sono uscita dall’ufficio della direttrice. Credo che non sarà per nulla contenta quando verrà a sapere che non sono stata licenziata, come invece lei sperava che accadesse. Da questo punto di vista, quindi, posso dire che il mio cambiamento di lavoro è stato utile a qualcosa, almeno per indispettirla.
« Senza contare che avrai anche l'aiuto di un assistente che potrai schiavizzare per i tuoi comodi, » continua, intanto, lui sghignazzando.
Kim lo ammonisce toccandolo con forza sul braccio destro: « Ma che vai dicendo Al? ».
« Ahi! Ma che modi!, » protesta lui massaggiandosi dolorante, « dicevo la pura verità. Da quello che ci ha raccontato Lex, la direttrice ha parlato di un assistente e non di una assistente, il che fa presumere che sarà un uomo a presentarsi domani mattina davanti alla sua porta. E chi sa che aspetto avrà?, » dice fancendomi l'occhiolino, « sono sicuro che sarà un bel fustacchione. Anzi, ancora meglio, credo che si tratti del ragazzo delle consegne, » proclama sicuro di se.
« Chi?, » chiede Kim, « quello magrolino coi capelli castani? Ma Lexie voi due non vi conoscete? ».
« Certo che si conoscono e per la cronaca quel ragazzo magrolino è in realtà un bel fusto e si chiama Ken », interviene Al, « per di più è da anni che lui ha una cotta per lei » dice sorridendo, poi prosegue bisbigliando: « Qualche giorno fa ho sentito dire in giro che la direttrice gli ha offerto una promozione e se fosse proprio lui il tuo assistente? » e, neanche l'avesse chiamato al telefono eccolo sbucare dalla porta.
« Oh eccolo ragazze! »; Al inizia ad agitarsi sventolando una mano davanti al viso. « Ti devo confessare che se fosse lui, sarei super-invidioso di te cara! Sai benissimo che ho un debole per uomini del genere e sai anche che è da tempo che gli vado dietro. Guarda che fisico e che muscoli... » dice con volto sognante e mentre è immerso nella sua venerazione, il ragazzo in questione si avvicina a noi.
« Ciao ragazzi!, » ci saluta con tono cordiale e, dopo che noi abbiamo ricambiato il saluto in coro, si rivolge a me con tono imbarazzato: « Ehi Lex, passavo da queste parti e... visto che tra un po' farò l'ultima consegna della mattinata, mi chiedevo se... ecco... mi chiedevo se… ti andasse di pranzare con me ».
« Certo, perché no?, » rispondo con un sorriso. 
« Perfetto allora ti aspetto quando termino il turno, » replica sfoderando un sorriso imbarazzato.
« Ok, a dopo allora ».
« A dopo, » continua lui evidentemente a disagio per la situazione. 
Mentre sta per andarsene infatti, inciampa accidentalmente sulla mochette e per poco non va a finire addosso ad una giornalista intenta a trasportare nel suo cubicolo una serie di fascicoli.
Dopo che lui si è allontanato,  mi volgo nuovamente verso i miei amici i quali, bisogna sottolineare, hanno avuto la premura di impicciarsi nella mia conversazione privata senza preoccuparsi di essere di troppo. Anzi, si sono entrambi accomodati per gustarsi la scena ed ora mi fissano con volti maliziosi, soprattutto Al che inoltre non ha smesso un solo istante di ispezionare Ken dalla testa ai piedi. Sembrava quasi lo stesse scannerizzando ai raggi X. 
Dopo un po' però la sua espressione cambia e lascia il posto ad uno sguardo serioso che mi fissa in modo indagatore.
« A quanto vedo mio fratello non ti basta più, eh?, » chiede.
« Cosa?, » domando non capendo a cosa si riferisca.
« Non fare quella faccia, » mi ammonisce, « sai benissimo di cosa sto parlando ».
« Per la verità no, » replico indispettita.
« Ah no? E che mi dici di quello che hai appena fatto?, » continua con la solita voce da Mr Perfettino.
« E che ho fatto, scusa?, » domando incredula.
« Certo che come attrice saresti perfetta! Come che hai fatto!? Hai appena accettato di pranzare con un altro uomo e questo, mia cara, si chiama tra-di-men-to, » risponde soffermandosi sull'ultima parola.
« Ma cosa stai dicendo?, » si intromette Kim, « dì un po', sei per caso ammattito? Adesso sei tu che decidi con chi deve uscire la nostra Lex? E poi scusa quale tradimento e tradimento! Loro due mica stanno insieme. Sai benissimo che la storia con tuo fratello non è una cosa seria da parte di entrambi. Persino lui ogni tanto si vede con qualche amica per andare a prendere un drink. Quindi non capisco che ci sia di sbagliato nel fatto che Lex vada a pranzare con un amico ».
« È sbagliato, invece, ed è un tradimento verso il suo migliore amico che sarei io, » replica lui incrociando le braccia al petto indispettito, « sapete benissimo a cosa mi riferisco. È da un sacco di tempo che sai che sono interessato a lui e alla prima occasione me lo soffi davanti agli occhi? ».
« Eh? Cosa? Ma guarda che io non ho soffiato niente a nessuno, » rispondo spaesata girandomi di scatto nella loro direzione.
« Ah no? E allora perché hai accettato? Se tu non lo avessi fatto gli avrei proposto di pranzare con me, » continua indispettito.
« Certo, » interviene Kim, « perché sei sicuro che Ken avrebbe accettato il tuo invito. Sinceramente non vi vedo proprio voi due da soli a pranzo ».
« E perché mai?, » risponde offeso.
« Perché quante volte te lo devo spiegare che lui non è interessato alle tue avance? , » replica lei, « se ancora non l'hai capito non è gay, punto e basta. È etero, capito? E-te-ro!, » dice scandendo l'ultima parola.
« E con questo?, » continua lui con noncuranza, « si può sempre decidere di cambiare nella vita ».
« Stai certo che lui non cambierà mai, » ribadisce Kim, « altrimenti non rifiuterebbe sempre ogni tuo proposta per poi rivolgere la stessa a Lex ».  
« Uff, » sbuffa lui incrociando le braccia al petto,  « non è giusto! I migliori non sono mai disponibili ».
Decido di estraniarmi dalla conversazione, soprattutto perché questa mi ha fatto ricordare che ho una lettera in sospeso a cui devo assolutamente rispondere. 
Così mi volto nuovamente verso la scrivania ad osservare lo schermo bianco del mio computer sul quale lampeggia costantemente il cursore che sembra volermi invitare a riempire una volta per tutte quel foglio e, dopo aver riletto ancora una volta la lettera, cerco di trovare le parole adatte per buttare giù una risposta che risulti almeno decente.

 

Caro Tom, 
leggere la tua lettera mi ha fatto davvero molto piacere. 
È vero, sono molti coloro che vivono difficili situazioni amorose. Non è facile affrontarle e soprattutto vincerle, ma tu, nonostante tutto, ci sei riuscito. 
Questo indica che chiunque, se solo ci mette un po' di buona forza di volontà, può riuscire a superare i momenti difficili, anche se questi ci sembrano insormontabili.
Purtroppo a volte si è portati a credere che la vita sia finita lì, che non vi sia più rimedio e, come disse Paulo Coelho, si resta talmente ancorati al passato e guardare quella porta ormai chiusa, che non ci si accorge che già un'altra è stata aperta per noi. 
Ecco, credo che tu, grazie a Jim, sia riuscito, nonostante lo sconforto iniziale, a guardare verso quella porta aperta e credimi che non è né la prima né l'ultima volta in cui qualcuno può ricredersi delle sue scelte. 
Una mia amica mi ha raccontato che questo è accaduto anche a una sua conoscente, una donna che dopo il divorzio dal marito e la delusione che ne è derivata, ha trovato la felicità con un'altra donna; una situazione che ha spiazzato anche lei, che di certo non se lo sarebbe mai aspettata. Eppure credo che sia una cosa bellissima che dovrebbe, nel secolo in cui ci troviamo, far riflettere un po' la gente. 
In passato queste cose avvenivano eccome, ma tutto si svolgeva al riparo delle mura domestiche per evitare  scandali, ma adesso non possiamo più mostrarci ciechi di fronte queste realtà. Ogni uomo e donna dovrebbe essere accettato per quel che è, e non per la persona che decide di frequentare, perché non importa l'involucro che ci avvolge, conta solo ciò che si ha dentro. Ci si innamora di un'anima affine, non di un pezzo di carne.
Chiudo pertanto questa mia risposta dicendo che non ci dovrebbe essere nessuna vergogna a parlare di un disastro amoroso, che sia esso derivato da un rapporto omosessuale o etero. E soprattutto non bisogna dimenticarsi che, non perché veniamo rifiutati o disprezzati nella prima occasione, questo implica che non abbiamo diritto a una seconda opportunità, qualunque essa sia.
Dolce Flirt

 

Dopo aver terminato la risposta e averla controllata per evitare la presenza di eventuali errori, mi ritrovo a rileggerla nuovamente per almeno altre tre volte sorprendendomi per ciò che sono riuscita a scrivere. È una risposta particolare perché, solo dopo averla riletta, realizzo che quelle parole sono rivolte anche a me. Non so in che modo la mia mente l'abbia partorita, ma in ogni frase trovo un pezzo della mia storia. Ma non faccio in tempo a soffermarmi su questi pensieri che Al, sbucando da dietro le mie spalle, inizia a leggerla.
« Oh. Mio. Dio, » esclama dopo aver terminato, « non vedevo una tua risposta così ben fatta da un sacco di tempo, cara mia. Sono davvero orgoglioso di te! Questo vuol dire che ti stai rimettendo in carreggiata ».
Anche Kim, dopo le parole del nostro amico, si avvicina a leggere la mia risposta e subito dopo proclama: « Hai proprio ragione Al! Questa sì che è una risposta coi fiocchi. Credimi Lex se ti dico che il tuo periodo a casa con l'assistente durerà poco ». 
« Ne siete sicuri?, » chiedo dubbiosa.
« Certo!, » continua lei, « così come sono sicura della mia pelle scura e della testa vuota di questo qui, » dice indicando Al accanto a se.
Lui che fino a quel momento aveva sfoggiato il suo sorriso migliore, dopo essersi ripreso dalla precedente discussione, contorce il viso in una strana smorfia a denotare quanto la battuta della nostra amica lo abbia indispettito, come sempre.
Nonostante questo decidono che per una volta è meglio smetterla di litigare e ritornare nei loro cubicoli per riprendere il lavoro interrotto, mentre io, dopo aver salvato tutto nell'apposita cartella, mi soffermo a pensare a ciò che mi hanno appena detto e realizzo che hanno ragione. Se riesco a mantenere accesa questa ripresa di ispirazione per le mie risposte, credo proprio che la direttrice sarà costretta a mutare nuovamente il mio piano di lavoro.
Con la testa piena di queste considerazioni noto che è scattata la pausa pranzo e, chiuso il computer, mi avvio verso l'uscita per incontrare Ken.
Devo assolutamente capire se sarà davvero lui il mio assistente.

 
 

 
 
 

Piccolo spazio... (che tanto piccolo non è... xD)
Questa volta sono stata più veloce con l'aggiornamento :) sono sorpresa anche io ^-^" 
Coooomunque.... ;)
Ecco finalmente il nuovo capitolo nel quale si parla di un nuovo personaggio che, come tutti avrete già capito, è proprio Ken ^-^ ancora non si sa molto di lui, ma spero di farlo risaltare meglio prossimamente.
Ancora una volta sono a rilento sul piano temporale e non so se col quinto riuscirò a fare qualche passo avanti. Lo spero vivamente, ma quando mi metto a scrivere sembra quasi che i personaggi, soprattutto Al ^-^", prendano vita propria e diano vita a una serie di dialoghi e situazioni che non posso fare a meno di riportare. ^^
Spero abbiate pazienza di aspettare l'arrivo dell'assistente ^^ per ora ci prepariamo al pranzo con Ken e le possibili reazioni del suo spasimante Al che in questo capitolo mi ha fatta dannare con le sue intromissioni ^-^"
Comunque... passando oltre...
È arrivata finalmente la risposta alla lettera di Tom e spero di non aver combinato disastri. In questo capitolo è il pezzo sul quale mi sono soffermata maggiormente e in questo momento sto pregando che non sia venuto male.  >_<
A questo proposito voglio assolutamente ringraziare la gentilissima Shainareth che mi ha dato lo spunto per la risposta. In essa infatti vi sono delle frasi prese proprio dalla sua recensione dopo il primo capitolo nel quale compariva la lettera di Tom ^-^ 
Così mi è sorta un'idea che ho deciso di proporre ai miei lettori/ lettrici. 
Visto che nella storia le lettere e le conseguenti risposte saranno molte, ho pensato che magari potreste proporre qualcosa voi, perché io ho qualche idea, ma dato che, come detto, le lettere saranno molte vorrei che fossero anche varie, quindi quale modo migliore se non farle scrivere da menti diverse? E poi magari se questa cosa dovesse andare bene, nel momento in cui queste verranno pubblicate in un capitolo, potreste suggerire delle possibili risposte nei commenti dello stesso, che potrei inserire come ho fatto con questa risposta. 
Naturalmente questa è solo una proposta, fate un po' voi. ^-^
Spero comunque che deciderete di farmi sapere il vostro parere per questo nuovo capitolo.
Un saluto a tutti e buon fine settimana
Ina

   
 
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