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Autore: Vianne1013    28/08/2015    6 recensioni
Questa è una song-fic, ispirata ad una canzone di Frank Quintero "Baila Conmigo". Mi sono immaginata una scena particolare tra Ryo e Kaori, durante un'uscita con i loro amici più cari. Vi auguro buona lettura ^_^.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Casa Saeba ore 09 p.m.
“Kaoriii ti vuoi muovere guarda che saranno qui a momenti.” Urlò Ryo mentre si stava allacciando i bottoni della camicia bianca.
“Arrivo, arrivo.. un attimo di pazienza, non siamo mai andati a ballare.. ho qualche problema ad allacciare il vestito.” Rispose la donna dal piano superiore.
“Ahhhhh sei sempre la solita, aspettami che salgo a darti una mano.” Rispose l’uomo con voce di rimprovero.
Con aria sconsolata, percorse le poche scale che lo separavano dalla camera di Kaori e quando entrò per poco non svenne a causa del meraviglioso spettacolo che gli venne offerto.
La sua socia era di fronte allo specchio, con la schiena nuda completamente esposta ai suoi occhi mentre con le mani armeggiava con la chiusura lampo del vestito che comunque continuava a tenerle testa. La sua pelle delicata era esposta ai suoi avidi e vogliosi occhi da predatore, come un’offerta agli Dei.. e a lui sarebbe piaciuto tanto accettarla.
Ryo dovette fare leva su tutto il suo autocontrollo per evitare di buttarsi su di lei, toglierle quel meraviglioso vestito, buttarla sul letto e farla sua, fregandosene dei loro amici che stavano per raggiungerli, per andare a ballare.
Trattenendo il fiato, cercando di calmare i bollori e di mantenere il controllo delle sue mani, si avvicinò con passo felino alla donna, che era intenta a cercare qualcosa sulla sua scrivania. Quando Kaori si accorse della presenza di Ryo, attraverso il riflesso nello specchio, per poco non urlò per la sorpresa.
“Oddio Ryo mi hai spaventato… che ci fai qui?” disse lei, tenendosi il petto nel tentativo di riprendere fiato.
Com’era bella, aveva i capelli rossi leggermente pettinati, curati con il gel ad effetto bagnato, una scelta meravigliosa. Il viso era leggermente truccato, le labbra erano rosse come due fragole mature, invitanti e seducenti come il peccato.. e tra i capelli aveva indossato un piccolo fermaglio con sopra una rosa rossa.
Che visione peccaminosa e celestiale! E lui avrebbe dovuto portarla fuori in quelle condizioni? Ma non se ne parlava neanche! Lei era sua! Certo lei non lo sapeva ancora ma lui sì.. e questo bastava ed avanzava!
“Ryo??? Stai bene?” disse la donna mentre gli faceva cenni con la mano, davanti agli occhi per risvegliarlo dalle sue fantasie… ovviamente erotiche. L’immaginazione infatti , aveva preso il sopravvento sulla sua parte razionale e le scene di loro due a letto, che sperimentavano tutte le posizione possibili ed immaginabili erano partite e viaggiavano senza controllo.. rendendolo prigioniero della sua stessa lussuria.
“Ryo… Ryo….”
“Che? Cosa? Che c’è?” disse lui cercando di riprendersi.
“Sei rimasto imbambolato finora.. mi sono preoccupata..”
“Scusa.. che mi stavi dicendo?”
“Ti stavo domandando perché sei qui…”
“Che domande? Per darti una mano a chiudere il vestito no? Altrimenti non usciamo più… Su girati!”
Senza dire una parola, Kaori obbedì e si lasciò aiutare da Ryo. Quando la sua pelle venne a contatto con le dita dell’uomo, il respiro le si bloccò e il cuore perse un battito. La sensazione di quelle dita che le sistemavano bene le cuciture del vestito, sfiorandola di tanto in tanto, era qualcosa di unico e di indescrivibile. Quelle dita così ruvide e grandi, che maneggiavano una pistola con tanta freddezza e sicurezza, racchiudevano dentro, un lato dolce e delicato decisamente molto nascosto ad occhi profani. Ryo avvicinò con grande delicatezza i due lembi del vestito, mentre con l’altra mano si assicurava che le cuciture non le graffiassero la schiena, prendendosi tutto il tempo per assaporare la morbidezza proibita di quel centimetro di pelle. Quando con grande lentezza iniziò a tirare su la lampo, a Kaori mancò il fiato, tutta la situazione fu una tortura per lei, il respiro dell’uomo le solleticava la pelle, il calore del suo corpo la colpiva come un’ondata improvvisa e forse non era la sola a percepire tutto questo.
Quando finalmente la lampo scattò raggiungendo l’ultimo pezzo di cucitura… la donna anche se con difficoltà, ricominciò a respirare.
“Grazie.” Rispose sfiorandosi delicatamente il collo. 
Quel gesto così naturale ed elegante, ma anche così semplice e privo di malizia, calamitò l’attenzione di Ryo, che non perse l’occasione per ammirarla. I suoi occhi partirono dall’alto, percorsero tutta la curva della schiena per metà coperta dal tessuto del vestito, nero con le frange rosse, una meraviglia addosso a lei.. scesero giù a gustarsi il gustoso fondoschiena, tondo, alto, perfetto e poi passarono ad ammirare le sue gambe, lunghe, snelle,affusolate, la sua tentazione più grande.. resa ancora più fatale da quelle scarpe nere, alte, allacciate alla caviglia. Era veramente una visione che oltre ad estasiarlo, lo stava mandando in bestia. Stavano per andare in un locale pieno di uomini super affamati e lui avrebbe dovuto assistere alle scene di abbordaggio? No non se ne parla!
Era assorto in questi pensieri, quando improvvisamente, Kaori si voltò e i loro sguardi s’incrociarono. Lampi di fuoco e di passione attraversarono quella stanza, i loro corpi erano in fiamme e nessuno dei due sembrava volersi sottrarre al confronto. Ryo con grande delicatezza, iniziò a muoversi verso di lei e l’avrebbe di sicuro raggiunta se il campanello non avesse suonato e i loro amici non fossero arrivati proprio nel bel mezzo di quella sfida amorosa.
Con aria inferocita e sbuffando come non mai, l’uomo si staccò dal contatto visivo e andò ad aprire ai sei guastafeste.
“Ehilà Ryooooo, siete pronti?” urlò Mick con il suo faccione supersorridente. Accanto a lui c’era Kazue, vestita con un abito viola scuro, molto simile a quello di Kaori, che le risaltava il chiaro incarnato e la bellezza del viso. Cavoli, Mick avrebbe dovuto fare molta attenzione quella sera. Dietro di loro c’erano Miki, Umibozu, Saeko e Kasumi.
Tutte le donne si erano vestite di tutto punto, erano tutte una più bella dell’altra… sarebbero bastati loro tre a proteggerle? A Ryo, in realtà non importava affatto, l’unica donna che voleva proteggere da sguardi indiscreti era Kaori, per lui era la più bella di tutte.
Senza neanche farlo apposta, la sweeper apparve dietro di lui, in cima alle scale e tutti si ammutolirono, estasiati nel guardarla. Quando lui stesso si voltò, per poco non ebbe un secondo infarto. Era veramente uno schianto, era bella, sexy, elegante,meravigliosa… come diavolo avrebbe fatto a proteggerla?
“Scusate il ritardo!” disse la rossa con un sorriso.
“Kaoriii sei stupenda!” urlò Miki.
“Siii sei uno schianto!” disse Kazue.
“Wooowwwwww!” urlò Saeko mentre Kasumi applaudiva sorridendo.
“Ragazze smettetela! Così mi fate arrossire!” disse la donna diventando rossa per l’imbarazzo.
“Kaori sei una visione.” Disse Mick, che si beccò un’occhiata fulminante da parte di Ryo, che stava rodendo di gelosia.
“Grazie… beh vogliamo andare?” disse la donna raggiungendo le ragazze ed iniziando a ridere con loro.
Ryo era rimasto qualche passo indietro e venne affiancato dall’americano che non si fece scappare l’occasione di pungolarlo un po’.
“Kaori è veramente bellissima eh? Stasera non sarà per niente facile respingere gli attacchi degli uomini. Sarà dura per te amico mio.”
“Ma di che stai parlando?”
“Dai! Ho visto come la guardi, la stai mangiando con gli occhi.. perché non ti decidi? Dille la verità e smettila di tormentarti inutilmente.” Disse Mick con aria seria.
“Senti Mick, non so proprio a cosa tu ti riferisca..” disse Ryo fingendo di cadere dalle nuvole, mentre la sua attenzione si concentrava sul movimento delle gambe di Kaori.
“Amico è ora che ti svegli.. prendi una decisione oppure la perderai.. forse tu neanche ti rendi conto di quanto sei fortunato.”rispose l’uomo.
Ryo non colse la provocazione, anzi non disse una parola e continuò a camminare seguendo i suoi amici. Mick aveva ragione, eccome se l’aveva, ma lui non voleva ammetterlo, non poteva permettersi di averla, era per il suo bene… o forse era solo una scusa?
Avrebbe voluto perdersi in quei pensieri, ma in poco tempo raggiunsero il “Loco Mambo”, un nuovo locale latino americano che aveva appena aperto a Shinjuku e quel giorno c’era l’inaugurazione. Quando quella mattina le ragazze avevano sentito la notizia, avevano deciso di organizzare un’uscita tutti insieme per andare a ballare e passare una serata diversa dalle altre.
Il locale era pieno, tutta Tokyo era in quel locale ed era difficile riuscire a muoversi tra la folla. Con grande fatica e con l’aiuto di un nervoso Umibozu (non sarò di certo io a dirvi che hanno sfruttato la sua mole), i nostri amici riuscirono ad entrare e a posizionarsi in un punto abbastanza areato. Mick e Kazue non persero tempo e raggiunsero subito la pista da ballo.
Quando partì la musica, i due iniziarono a danzare con naturalezza. Era bellissimo vederli danzare, erano così allegri, così spensierati e così bravi. Mick faceva volteggiare Kazue con tanta maestria e delicatezza da far invidia. Erano così uniti e così spettacolari da lasciare tutti senza fiato. Miki, Kasumi e Saeko iniziarono ad applaudirli e a fare il tifo per loro, mentre Umibozu arrossiva visibilmente.
Kaori che si era messa in disparte,li osservò attentamente e ne rimase estasiata. Chissà cosa si provava a danzare con l’uomo che ami? Doveva essere bello… ballare, ridere e divertirsi senza pensare a nient’altro. Era talmente persa nei suoi pensieri che non si accorse di una figura maschile che si stava avvicinado.
“Ti piace come ballano?” chiese all’improvviso una voce familiare.
Ryo non visto, si era allontanato dal gruppetto di pazze urlatrici e aveva raggiunto la sua socia, dopo averla vista da sola in disparte, mentre assorta guardava i loro amici ballare.
“Si sono bravissimi” disse lei sorridendo.
“Già..” disse lui.
La tensione tra loro era altissima, nessuno dei due riusciva a dire una parola, ma allo stesso tempo non c’era motivo di parlare.. era tutto molto chiaro, eppure per qualche motivo non si riusciva ad arrivare ad una conclusione.
Ryo guardò Kaori, la squadrò completamente e poi cercò di formulare un invito.
“Kaori senti…”
“Ehi bello sei libero?” chiese una bellissima donna bionda, che si avvicinò all’improvviso a loro due.
“Chi io?”
“Si tu… sei libero o stai parlando con la tua amica?” rispose la donna rivolgendo un’occhiataccia a Kaori, la quale rispose con uno sguardo fulmineo.
“Chi? Lei? Noooo affatto non vedi che non è neanche una donna!” disse l’uomo mentre l’estranea scoppiò a ridere.
Stupido! Cretino!Deficiente! Anche questa volta aveva sbagliato, era ad un passo dall’averla e aveva lasciato che le sue paure e i suoi dubbi lo facessero capitolare e gli facessero fare dieci passi indietro.
Al sentire quelle parole, Kaori lo guardò con odio…e quando Mick e Kazue li raggiunsero, approfittò dell’occasione.
“Ehi ragazzi che succede?” disse l’americano vedendo quei volti scuri.
“Mick balliamo! Kazue ti dispiace?” urlò la sweeper fuori di sé.
“Ma veramente…” cercò di dire Mick, senza ricevere attenzioni.
“Ma certo.” Rispose la donna sorridendo e osservando la sweeper che trascinava il suo uomo sulla pista da ballo.
Comprendendo al volo la situazione, Kazue s’intromise tra Ryo e la procace signorina, liquidandola con poca delicatezza.
“Allora bello sei libero..”
“Senti cocca perché non ti fai un giro e te ne vai? Lui è impegnato non lo vedi?” disse la scienziata avvinghiandosi al braccio dell’uomo.
“Ok ok non ti scaldare… me ne vado…” rispose la donna seccata.
“Ehi ma che ti salta in testa? Stavo per farla capitolare…”
“Che diavolo hai combinato?”
“Che vuoi dire?”
“Kaori era fuori di sé.. cosa diavolo hai fatto?”
“Ma di che stai parlando? Non è successo niente di strano… o almeno niente di diverso.”
“Che vuoi dire?”
“Ma niente, le solite cose, le solite prese in giro… le ho detto che non è una donna e lei se l’è presa.”
“Vuoi dire che le hai detto questo, davanti a quella tipa lì?” chiese Kazue strabuzzando gli occhi.
“Si e con questo? Lo dico sempre!” chiese l’uomo incuriosito.
“Oh mamma!” disse la donna colpendosi la testa con la mano e reggendosela nel tentativo di bloccare il mal di testa.
“Ma che c’è?”
“Ma sei scemo???????? Ryo Saeba sei l’essere più stupido di questa terra! Come fai a non capire?” gli urlò la donna, distruggendogli le orecchie.
“Ma sei impazzita? Mi farai diventare sordo!”
“Sei proprio uno stupido, come fai a non capire quanto tu abbia fatto male a Kaori? Lei ti ama…e tu ricambi i suoi sentimenti ma nonostante tutto la prendi in giro e fai di tutto per allontanarla... credo che sia il caso che tu prenda una decisione una volta per tutte!” Disse la donna con aria seria.
“Vuoi che non lo sappia? Credi che per me sia facile? Vorrei davvero dirle quello che provo.. ma ho promesso di proteggerla.. da tutti e questo vuol dire anche da me stesso!” disse Ryo guardando Kazue con occhi pieni di fuoco e di dolore.
“La ami?”
“Che domande, certo che sì. L’amo da morire… ma questo non cambia nulla.”
“Ah si? Allora dimmi che non vorresti essere al posto di Mick in questo momento.” Rispose la donna, indicandogli i loro amici che stavano ballando.
Kaori era meravigliosa, volteggiava e danzava con grande eleganza e sul suo viso era stampato un sorriso felice ed allegro. Era felice, era spensierata.. quanto avrebbe voluto essere lui l’oggetto di quel sorriso.
Scorgendo quello sguardo pieno d’amore sul volto dell’uomo, Kazue si posizionò dietro alle sue spalle e avvicinandosi all’orecchio, disse “Va’ da lei… e dille la verità.”
Al sentire quelle parole, come se fosse stato un automa, Ryo sentì le gambe muoversi da sole e con pochi e veloci falcate, raggiunse la coppia che stava ballando. 
Una volta arrivato, lo sweeper mise una mano sulla spalla dell’amico per far notare la sua presenza e gli chiese.
“Mick ti dispiace?”
Quando l’americano si voltò verso l’amico, ci fu uno scambio di sguardi d’intesa e alla fine rispose “No, ma ti pare.”
“A me sì.” Rispose freddamente Kaori, guardando lo sweeper con occhi furenti ed interrompendo la conversazione dei due uomini.
“Ho bisogno di parlarti.” Disse Ryo cercando di farla ragionare.
“Io non voglio ascoltarti!” continuò lei con aria di sufficienza.
“Kaori…”
Senza neanche dire una parola, Mick si allontanò da Kaori e lasciò il posto a Ryo.
“Mick.. ma…”
“Scusa Kaori, ma voi due avete un gran bisogno di parlare.” Disse l’uomo per poi allontanarsi e lasciarli da soli.
Una volta l’uno di fronte all’altra, i due sweeper si guardarono negli occhi. Kaori era nera, era delusa e ferita, stavolta Ryo aveva esagerato e non aveva nessuna intenzione di fargliela passare liscia.
L’uomo le porse la mano.
“Mi concedi questo ballo?” chiese con dolcezza.
Nei suoi occhi, la donna riuscì a leggere il pentimento e il senso di colpa che lo stavano uccidendo e nonostante tutta la rabbia che stava provando, decise di accettare la proposta.
Kaori prese la sua mano e proprio in quel momento iniziò la musica. (Baila conmigo di Frank Quintero).

Tus ojos dicen que si, tu boca que no
Tus manos tiemblan al verme, a tu transpiración, al frío
Tu cuerpo quiere moverse, al ritmo del mío
Y con tu respirar, recibo el sabor del beso inhibido.


Uno di fronte all’altro, si guardarono, poi la donna iniziò a ballare a ritmo di musica mentre lui la guardava e le girava attorno. Seguendo la musica, Kaori muoveva i suoi fianchi e il suo corpo, mentre Ryo le girava attorno guardandola con occhi da predatore e le faceva sentire quanto fosse forte il suo desiderio.
Quando i loro corpi si avvicinarono, lampi e fuochi di passione partirono invadendo tutta la sala. Il corpo di Kaori aderì perfettamente a quello di Ryo e le sue mani forti e potenti l’avvolgevano con dolcezza e forza.

Y el filo de la noche mucho mas nos acerca
Y en el ambiente todo se presta
Hay cien mil ojos en el cielo que observan
Solos tu y yo, baila conmigo
Esta noche es tuya, es mía, es nuestra melodía


I due sweeper iniziarono a ballare, l’uomo la fece volteggiare con grande dolcezza, poi la riprese tra le braccia e la guidò. Un passo avanti e due indietro, la mano di lui sui fianchi di lei, che l’avvicinavano e le facevano sentire la passione dei suoi movimenti e tutto ciò che era attorno al loro svanì come per magia. Una nuova giravolta e Kaori si ritrovò con Ryo alle sue spalle, la sua schiena aderiva al suo petto e le sue mani ruvide e calde erano posizionate sui suoi fianchi. La donna istintivamente chiuse gli occhi e appoggiò la testa sul petto muscoloso di lui mentre i loro corpi si muovevano allo stesso ritmo.

Baila conmigo
Deja que la magia nos lleve hasta otro lugar.


Una mano raggiunse quella di lei, facendola allontanare con un’altra giravolta e per poi farla ritornare indietro davanti a lui. Un altro movimento all’unisono e i loro corpi di nuovo avvinghiati e i loro sguardi incatenati l’uno all’altro. Ryo la guidò nei movimenti, la strinse a sé e continuarono a ballare. Bellissimi, meravigliosi… unici nella loro danza.

En un salón vacío, tu corazón y el mío,
Y con el palpitar, siento el calor de la bestia que duerme,
Que líneas tan perfectas, que sensualidad perfuma tu cuerpo,
Y con tu caminar recibo el ardor del deseo prohibido.


Un altro passo, un passo all’indietro .. poi una separazione, una giravolta e Ryo era di nuovo dietro di lei, le accarezzava il viso, le braccia e la sollevava da terra cullandola a tempo di musica mentre lei si lasciava trasportare avvinghiandosi a lui. Stavolta toccò a lui fare la giravolta..per poi prendere Kaori, farla volteggiare più volte e farla avvinghiare a lui. La gamba della donna si avvinghiò ai fianchi dell’uomo, mentre lui con molta delicatezza si spingeva in avanti e farla arcuare per il casquet. Erano meravigliosi, un’esplosione di meraviglia e sensualità che lasciò tutti senza fiato.

Y el filo de ... deja que la magia te envuelva, baila conmigo
Deja que la magia te envuelva
Baila conmigo ...


Una danza sensuale senza fine, un incrocio di gambe e braccia, un incrocio di sguardi pieni d’amore, un incontro tra due amanti che si svolgeva sotto gli occhi di tutti.
Ryo la fece girare attorno a sé, poi la sollevò da terra, la fece scivolare sulla sua schiena e afferrandola con l’altro braccio, la fece volteggiare davanti a sé. 
Seguendo la musica, i due sweeper si avvicinarono di nuovo, le loro fronti si incontrarono e Kaori istintivamente, gli allacciò le braccia al collo, senza distogliere lo sguardo dalle sue labbra. Lui le prese di nuovo una mano, la fece girare davanti a sé in modo da avere le sue spalle attaccate al suo petto e poi si piegò in avanti girando su se stesso e portandola con sé, poi la fece voltare di nuovo seguendola e non lasciando mai la sua mano.
Erano meravigliosi, un piacere per gli occhi.
Sul volto di Kaori comparve un sorriso di felicità mentre Ryo la faceva ballare e la faceva volare con il cuore. Quando la musica finì, finirono avvinghiati l’uno all’altra, tutti i presenti li applaudirono,ma loro due non se ne curarono .. erano troppo presi a guardarsi.
Kaori e Ryo rimasero qualche minuto così, fermi immersi l’uno negli occhi dell’altra.. non c’era bisogno di parole, i loro occhi parlavano per le loro labbra e tutto quanto era chiaro ormai. Senza fare caso alle persone attorno a loro e al fatto che li stessero guardando, Kaori gli buttò le braccia al collo e lo baciò con dolcezza e passione.
Tutti i presenti applaudirono ed urlarono per acclamarli, mentre i loro amici sorridevano felici.
“Balla con me.” Le disse Ryo all’orecchio mentre l’abbracciava con trasporto, assaporando la dolcezza del suo corpo.
“Sempre.” Rispose Kaori sorridendo felice e godendosi quel contatto meraviglioso con il cuore colmo di felicità.

Baila conmigo mi amor ...
Siempre…


Fine.
   
 
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