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Autore: shes_not_afraid1_D    28/08/2015    0 recensioni
Luna non aveva mai pensato che la vita potesse caderle addosso quando zayn malik lasciò gli one direction, né avrebbe potuto anticipare le cose incredibili che le sarebbero successe mentre lo cercava
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“ VUOI LA VERITA’? ”
11.

 
“Bene Luna, sei assunta. Dovrai stare con Lux circa cinque ore al giorno  e, magari prova a non stare sempre con Harry…”
Il colloquio era andato bene per tutta la sua durata fino a che Lou Teasdale non aveva tirato fuori quella frase. Il mio viso si accese di rosso fuoco : “Non…non avevo intenzione di farlo.” Balbettai imbarazzata. Lou mi sorrise “Hei tranquilla, lo so solo io. Te l’ho detto perché se Harry inizia a giocare con Lux prima dei concerti si perde in giro e non lo troviamo più”
“Ah, okay.” Cercai di sorridere. Lei si alzò e mi porse la mano “Benvenuta in questa gabbia di pazzi.”
Uscii dal camerino. Appena arrivati a Johannesburg Harry mi aveva spinta da Lou per non darmi il tempo di ripensarci mentre lui e gli altri andavano a provare per quella sera. Volevo andare ad assistere, ma avevo il terrore che qualcuno mi riconoscesse come “la fan per cui non valeva la pena rischiare”.
“Vieni, ti faccio conoscere Lux” disse la donna alle mie spalle.
La seguii per i corridoi dello stadio e io la fissavo ammirata. Come minimo mi sarei persa.
Ci fermammo davanti ad una porta con scritto il suo nome ed entrammo. La stanza era piccola, e dalle pareti bianco latte. Per terra erano sparsi vari giocattoli colorati su cui stetti ben attenta a non inciampare. Lou aprì un paio di scaffali facendomi vedere dove teneva i piatti e il cibo per la bimba. Sotto agli scaffali c’era un piccolo piano cottura e un minifrigo.
“Di solito mangia a mezzogiorno, alle quattro e alle otto, ma con questi cambi di fuso orario dorme molto e quando si alza è un po’ nervosa. Se sei in difficoltà non preoccuparti e vienimi pure a chiedere. Le piace girare e scoprire posti nuovi quindi camminerai molto. È un piccolo tornado” i suoi occhi brillavano quando parlava della figlia. Chissà se anche mia madre aveva quell’espressione mentre parlava di me. Intanto, Lou si era avvicinata al lettino della figlia e cercava di svegliarla con voce dolce “Lux, amore. Sveglia.”
La piccola brontolò allungando le manine per essere presa in braccio.
“Ma buongiorno principessa.” Lux si stropicciò gli occhi che appena mi notarono si spalancarono.
“Lei è Luna, è tua amica. Va bene Lux?” la mise giù e lei iniziò a camminare verso di me. Io mi abbassai per essere alla sua altezza: “Ciao Lux” le dissi sorridendo. Lei si lasciò scappare un gridolino di curiosità a mi venne in braccio. Probabilmente era attratta dal colore deimiei capelli, infatti iniziò a giocare con le ciocche che sfuggivano allo chignon fatto di fretta per sembrare più grande.
“Vi lascio sole. Vado a mangiare perché tra poco i ragazzi cominciano. Quando si addormenta vienimi ad avvisare. Ti lascio le chiavi ed il mio numero di telefono. Divertitevi.” Diede un bacio sulla fronte alla figlia e uscì.
Tirai un sospiro di sollievo e mi sedetti per terra mentre Lux continuava a tirarmi i capelli.
Il mio telefono vibrò “Luna dove sei ora? Puoi parlare?” era Giulia. Le risposi dicendole che l’avrei chiamata quella sera, poi bloccai il telefono.
“Bene Lux, sono le quattro passate, vuoi fare merenda?” chiesi senza aspettarmi una risposta ovviamente. La misi per terra “Vuoi giocare Lux?” lei mi fece un sorrisone e corse a prendere una palla rossa. “Lo prendo come un si.”
Dopo due ore quella piccola peste mi aveva fatto fare il giro di tutto lo stadio  ci eravamo perse già per la terza volta quando partì in quarta verso un altro corridoio.
“Lux no! Vieni qua!” le corsi dietro. Per un attimo interminabile pensai di averla persa, ma poi  fortunatamente mi accorsi che c’era una porta socchiusa. In giro non c’era nessuno quindi entrai.
Era uno studio. Lux si era arrampicata su una sedia  e si divertiva a girare su di essa.
“Lux non possiamo stare qui. Vieni.” Lei non si mosse. “Lux ho detto vieni qui!” mi avvicinai e la alzai di peso da lì e me la misi in braccio, facendo cadere dei fogli sul pavimento.
“Fantastico.” Commentai rimettendoli a posto. Sembravano come sei rapporti su quello che facevano i ragazzi. Il nome di Zayn catturò la mia attenzione. Fui tentata di mettermi a leggere, ma dei passi mi fece sobbalzare. Rimisi in fretta tutto a posto e uscii con Lux che si lamentava in braccio.
“E tu chi sei?”
Mi sentii gelare il sangue nelle vene. “Scu…scusi. La bambina è corsa di qua e…Sono la nuova baby sitter.”
“Ah okay. Stai più attenta la prossima volta. Quella bambina è sempre in giro.”
“Certo…arrivederci.” Mi allontanai il prima possibile a testa bassa e non mi accorsi che l’uomo si voltò a guardarmi.
 
Harry’s pov
 
“Ferma la base! Hazza è la seconda volta che sbagli canzone. Che ti prende?”
“Tu dici che ci devo provare?” gli chiesi bevendo dalla mia bottiglia.
“Harry se sei in astinenza da sesso vai su you porn e….”
“Ma smettila. Non è quello. È che mi piace.”
“Non ci puoi pensare dopo?” Louis probabilmente non mi sopportava più.
“Secondo te sarebbe solo sesso?”
“Che lei straveda per te è palese, se per te sia lo stesso molto meno.”
“Non lo so. Quando la vedo ho una voglia di baciarla che... Non voglio approfittarmi di lei però” Mi sedetti con i piedi che penzolavano dal palco.
“Prova a conoscerla, a parlarci. Scoprì di più su di lei. Ma non farle del male perché da parte tua ne morirebbe.”
“Non è che piace un po’ anche a te?” lo presi in giro.
“Nah, non sono pronto per un’altra relazione.”
Annuii. Quando era finita la storia con El non era stato molto turbato, ma era stato comunque un fidanzamento lungo.
“Haz, finiamo queste benedette prove ora. Alza il culo da lì” disse schizzandomi con la bottiglia.
“Bastardo! Mi hai bagnato i capelli!”
“Uuh. Dai muoviti, ti vendicherai dopo.”
“Lou. Un amorevole vaffanculo.”
“Anche io ti voglio bene!” mi urlò di rimando.
 
***
 
Luna’s pov
 
Erano le due di notte quando mi lancia sul letto della mia stanza. Ero distrutta, mi ci erano volute ore per far addormentare Lux e poi avevo dovuto aspettare che tornasse la mamma. Non sapevo per quanto questa cosa sarebbe potuta funzionare e dovevo ancora avvisare mia madre. Presi il telefono ed iniziai a leggere fanfiction per rilassarmi quando qualcuno bussò alla mia porta.
“Luna, posso entrare?” Oh cazzo era Harry. Non potevo continuare a dormire con i ragazzi, quindi mi avevano preso una stanza ad un piano inferiore.
“Hei.” Dissi aprendo la porta.
“Ciao piccola.” Disse baciandomi la guancia.
“Ancora con questa storia Styles?” lo guardai accigliandomi.
“E dai non fare così.” Entrò chiudendosi la porta alle spalle.
“Com’è andata con Lux?” mi chiese sedendosi sul mio letto.
“Lascia perdere , quella bambina è iperattiva.” La sua risata roca riempì l’aria.
“Vieni qui.” Mi disse porgendomi la mano. “Senti, volevo sapere ti ricordi tutto dell’altra sera?”
Arrossii sapendo che se ne sarebbe accorto. Rise di nuovo “Devo considerarlo un si?”
“Pensavo che non ne avremmo parlato…” dissi giocando con la coperta. Si era seduto dietro la mia schiena e mi stava massaggiando il collo.
“Harry..” un gemito strozzato mi uscì dalla gola.
“Sei rigida e stressata. Voglio solo farti stare meglio”
-Non è proprio stare meglio questo-
Prese il mio telefono da vicino alla mia coscia.
“Che fai?”
“Ti salvo il mio numero. Non voglio rischiare di perderti di nuovo senza avere modi per trovarti.” Disse sbloccandolo. Si accigliò e subito dopo rise.
“Quindi leggi queste cose su di me?”
Merda! Avevo lasciato il telefono su “Dark”.
“Ridammelo!” mi voltai di scatto cercando di afferrarlo, ma lui lo teneva in alto continuando a leggere.
“Harry!” gli caddi addosso mentre lui continuava a ridere.
“Hey. Stai comoda.” Mi sussurrò all’orecchio.
“Harry dai.”
“Sai cosa non capisco? Mi hai qui, tutto per te, ma ti rifugi in queste storie come se così non fosse.” Finì di memorizzare il suo numero e si fece uno squillo per avere il mio. Lo mise per terra spingendolo lontano.
“Nelle storie sono meglio?” mi chiese tirandomi più su sul suo petto.
“No…” sussurrai cercando di alzarmi. Lui si girò mettendosi sopra di me. “E allora qual è il problema?”
“Io…non riesco a capacitarmi del fatto che tu sia davvero qui.” Dissi mentre lui mi stringeva i polsi.
“Ma ci sono.” Le sue iridi verdi brillavano e io ero incantata.
“Harry sei il mio idolo…”
“E quindi? Perché non mi vuoi?”
“Io…ti voglio.” Dissi quasi con un sospiro. Mi guardò sorridendo. Si sfilò la maglietta e la lanciò vicino al telefono.
“Harry non così.”
“Hai paura?”
“Non sono pronta.”
“Sei ancora vergine Luna?” a quella domanda ebbi una voglia tremenda di sparire.
“Che t’importa?”
“Tigre calmati era solo una domanda.”
Ci guardammo. “Cosa sta succedendo Harry?” gli chiesi mentre mi scioglieva i capelli. Tuffò il viso nel mio collo e inspirò profondamente.
“Vuoi la verità? Non lo so…” disse baciandomi delicatamente dietro l’orecchio. Affondai le dita nei suoi ricci. Era tutto così surreale
“Ti dispiace?” mi chiese dubbioso tornando a guardarmi.
“Vuoi la verità?” mormorai.
“Si.” Mi rispose.
“…Non mi dispiace per niente.” Lui sorrise facendo comparire le sue fossette. Si avvicinò piano al mio viso e il mio cuore iniziò a martellare nel mio petto. Tutto il mondo intorno a me spariva, avvolto da una nuvola. Non ricordavo nemmeno il mio nome. Lui mi spostò un ciuffo ribelle dalla fronte e poi, delicatamente e con dolcezza, sfiorò le sue labbra sulle mie.

 

   
 
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