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Autore: zhl    28/08/2015    0 recensioni
No.
Non sono come le altre.
Ho sempre saputo di non esserlo.
Non sono perfetta in nessun mio aspetto, ne fisicamente e ancor meno caratterialmente.
Mi chiamo Katniss Brown e ho 18 anni. Ancora per poco vivrò nella mia splendida Newport perchè in autunno mi trasferirò a New York per frequentare una delle più prestigiose scuole di moda.
Fin da bambina ho sempre nutrito ammirazione per la moda e tutto ciò che le gira attorno. Così ho deciso di darmi una possibilità.
Ho passato la mia infanzia e anche la mia adolescenza a fantasticare su come sarebbe stato crescere e diventare indipendente. Tutto rimasto fantasia.
Non posso dire di aver vissuto infelicemente, ma tutto ciò che credevo sarebbe successo non si è realizzato. Avevo sempre immaginato che un giorno avrei incontrato un ragazzo che mi avrebbe voluto bene, che avrei avuto molti amici e avrei fatto festa tutti i weekend.
Ma qualcosa di impensabile accadrà nella mia vita, portandomi ad essere ciò che non ero mai stata.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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                                                                                                                                             Lunedì 22 Giugno

Caro Diario,
finalmente posso contare i giorni che mancano alla realizzazione del mio sogno.
Dopo un weekend passato a festeggiare il mio diploma, o come dicono tutti nella mia famiglia "Della piccola di casa", posso pensare a New York. Devo dire che sono a dir poco elettrizzata.
Prima però, come ti avevo già scritto, dovrò passare l'estate a lavorare nel ristorante dei miei zii. Sia per dare loro una mano, ma anche per guadagnare dei soldi che una volta arrivata nella Grande Mela, saranno indispensabili.
Inizio proprio oggi, spero di non rovesciare nulla sui clienti. Conoscendomi sai quanto posso essere sbadata se entro nel mio mondo.
Fortunatamente Stefan, mio cugino, è pronto ad aiutarmi e so che posso contare su di lui se ho qualche problema. Ma spero di riuscire a cavarmela.
La mamma mi chiama, devo andare a lavoro.


"Katniss", chiamò mia madre dal piano di sotto.
"Arrivo mamma, solo un minuto", le urlai di rimando infilando le scarpe al volo.
Scesi le scale saltellando, intravvedendo Stefan in piedi davanti al portone d'ingresso.
"Allora Kat, pronta a iniziare?", mi chiese con uno sei suoi sorrisi migliori.
"Quanto dura esattamente il mio turno?"
"Lo prendo come un no"
, disse ridacchiando.
"Allora tesoro, mi raccomando non sfasciare il ristorante degli zii. E sii gentile con i clienti", si premurò di ripetermi nuovamente mia madre.
"Mamma stai tranquilla, non posso essere poi così male. A quando finisco, ciao.", tentai di rassicurarla mentre stavo già uscendo sul vialetto.

Il ristorante all'ora di punta era molto affollato. Non ci ero mai stata molto prima d'ora ma era piuttosto bello, e il cibo assolutamente fantastico. Non mi stupii che ci fosse il pienone pure a pranzo.
"Kat, se li fissi i piatti non voleranno al proprio tavolo", mi fece notare Stefan, risvegliandomi dai miei pensieri.
"Si, scusa. Devo imparare a rimanere concentrata su quello che sto facendo"
"Tranquilla, il turno è quasi finito. Poi andiamo a farci un giro in spiaggia, ho già avvisato gli altri",
mi informò facendomi l'occhiolino.

Non posso lamentarmi del primo giorno di lavoro in assoluto. Tutto è filato tutto liscio, diciamo.
Un pomeriggio in spiaggia, con tutti i miei amici è il degno inizio di un'estate che segna l'inizio di una nuova parte della mia vita.
Partirò da sola per New York fra circa tre mesi. Kimberly, la mia migliore amica, doveva venire con me, ma per andare a studiare legge. Ma quando ad Aprile si è messa con Luke, ha deciso di viversi a vita e girare l'America con lui, prendendosi così un anno sabbatico.
Questo di certo non mi fermerà, sono più che determinata a realizzare i miei sogni, e ad affrontare tutto ciò che mi troverò davanti una volta arrivata lì.

Dopo essermi divertita in spiaggia, chiamai mia madre perchè mi venisse a prendere. Ma con mia grande sorpresa trovai mio fratello Dominic, il maggiore.
Non lo vedevo da marzo, quando era tornato l'ultima volta dal college.
Lui studia in Florida, dall'altra parte dell'America, dove fra un pò andrò anch'io solo che a nord.
"Oddio, Dominic! Che ci fai qui?", urlai correndogli incontro.
"Kitkat, mi sei mancata tantissimo. Sono riuscito ad anticipare l'ultimo esame per tornare prima dalla mia bellissima sorellina", mi disse stritolandomi in un abbraccio. "Vieni, prima di tornare a casa voglio mostrarti una cosa".
"Nic non chiamarmi così per favore"
, lo supplicai con gli occhi da cucciolo, "In ogni caso sono curiosa. Dove mi porti? E' una sorpresa?".
"Vedo che non sei ancora cambiata, impaziente come non mai", disse ridacchiando.
Saliti in macchina sfrecciammo verso la baia, dove di solito andavamo da piccoli.
Scendemmo e mi mise le mani sugli occhi dicendomi: "Adesso stai buona, siamo quasi arrivati".
Caminammo per poco più di un minuto.
"Pronta?", mi chiese togliendomi le mani dagli occhi.
Quello che mi ritrovai davnti mi lasciò senza parole. Non ci potevo credere.
"Oh mio dio, Dominic è stupendo", gli dissi correndo dentro la piccola grotta dove giocavamo una volta. Presi in mano il poster gigante che aveva creato con tutte le foto più belle di noi e i nostri fratelli.
"Così quando sarai lontana, non ti dimenticherai di noi", mi spiegò abbraciandomi da dietro, "Ma guarda meglio, c'è qualcos'altro".
Mi guardai attorno, e poi sopra una roccia lì vicino vidi una scatoletta rossa con un fiocco sopra.
La aprii e rimasi per la seconda volta senza parole.
"Ti piace?", mi chiese speranzoso mio fratello.
"Stai scherzando? E' bellissima, ma come hai fatto?", gli domandai sorpresa.
"Una sera ho telefonato a mamma, e le ho chiesto se aveva ancora la conchiglia che avevii raccolto durante la vacanza in Messico. Le ho proposto la mia idea, e le è piaciuta tantissimo", mi disse soddisfatto.
"Ti voglio troppo bene Nic, mi mancherai", gli confessai con gli occhi lucidi.
"Te ne voglio anch'io piccola, ora andiamo a casa che la cena sarà in tavola".
Non potevo crederci, aveva trasformato i ricordi di una vita in qualcosa che potrò portare con me, ovunque.
Prima le foto, poi la collana con la conchiglia. Mi mancherà Newport.


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Ciao a tutti, mi sono decisa a cimentarmi in una nuova storia.

So di non essere una cima a scrivere, però mi farebbe piacere avere un vostro parere.
Così posso migliorare io, e anche la storia.


Spero vi piaccia un pochettino, a presto stelline.

  
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