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Autore: BlackNeko    29/08/2015    2 recensioni
"Sono figlio di Poseidone e tu sei il figlio di Ade, tutto questo è sbagliato"
Percy Jackson, 18 anni, capelli neri e occhi verdi come il mare, figlio del dio Poseidone, Scuotitore della Terra e delle Lande Marine, Signore dei Cavalli, aveva la voce spezzata in brevi e rapidi ansiti.
"Non posso evitarlo. Non possiamo evitarlo, Percy"
Nico di Angelo, 16 anni, capelli ricci e neri e occhi di un bel marrone, come cioccolato fuso, figlio del Signore degli Inferi, aveva la pelle scivolosa e imperlata di sudore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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[Nota importante: premetto che il finale di questa storia non si ispira alla storia originale, ma è puramente di mia invenzione.
Buona lettura!]







"Sono figlio di Poseidone e tu sei il figlio di Ade, tutto questo è sbagliato"
Percy Jackson, 18 anni, capelli neri e occhi verdi come il mare, figlio del dio Poseidone, Scuotitore della Terra e delle Lande Marine, Signore dei Cavalli, aveva la voce spezzata in brevi e rapidi ansiti.

"Non posso evitarlo. Non possiamo evitarlo, Percy"
Nico di Angelo, 16 anni, capelli ricci e neri e occhi di un bel marrone, come cioccolato fuso, figlio del Signore degli Inferi, aveva la pelle scivolosa e imperlata di sudore.

"Cosa...Cosa direbbe Bianca se ti vedesse adesso?"
Nico di Angelo voleva fargli del male, ora.
Chiunque aveva conosciuto i fratelli Di Angelo da 6 anni a questa parte, sapeva che il ragazzo non reagiva mai bene al sentir nominare la sorella, morta durante un'impresa per salvare Artemide, la dea a cui si era consacrata come Cacciatrice, e la loro amica Annabeth Chase, figlia di Atena.

"Non pronunciare il suo nome, Jackson"
Percy Jackson strizzò gli occhi e si morse le labbra, non voleva emettere il verso di dolore che i denti dell'altro conficcati nella sua spalla gli avrebbero sicuramente strappato.

"Cosa direbbe invece la tua amica del cuore Annabeth, se ti vedesse proprio in questo momento?"
Percy Jackson ci aveva già pensato a quello che lei, così come il suo migliore amico satiro Grover, il suo fratellastro ciclope Tyson, Chirone, il Signor D, Clarisse, sua madre, suo padre, Paul Stockfis e tutti quelli che conosceva, avrebbero potuto dire se l'avessero visto in quelle condizioni. La situazione lo riempiva talmente tanto di vergogna che allontanava subito quei pensieri.

"Io ho provato a smetterla, tu invece continui come se non ci fosse niente di male in tutto questo!"
Nico Di Angelo avrebbe voluto concordare. Ma come poteva? Averlo lì in quel modo...Era una sensazione troppo piacevole per rinunciarvi.

"Non sono masochista, Percy. Non ho la tendenza a mettere fine alle cose che mi piacciono"
Percy Jackson sapeva di essere masochista. Ma lo sarebbe stato in entrambi i casi: provava vergogna con Nico ma la tristezza e il rimorso lo uccidevano senza di lui.

"Dovresti solo rilassarti e non pensare agli altri, concentrarti solo su di me. Apri gli occhi"
Percy Jackson fa come gli viene detto, ma se ne pente subito dopo. Il calore incendiario di quelle iridi ambrate lo riscalda a tal punto che sente che si scioglierà da un momento all'altro.

"Ecco, bravo"
Nico Di Angelo sorride e ammira la bellezza di quegli occhi verdi, di solito sempre fermi e solidi sulle proprie convinzioni, mentre ora luccicano di piacere e confusione.

"Gli dei ci puniranno per questo, ci daranno qualche orribile pena da scontare per l'eternità proprio nel regno di tuo padre!"
Percy Jackson si ritrova le labbra dell'altro attaccate alle proprie, e a dispetto di quello che pensa o dice, si ritrova a baciarlo con lo stesso trasporto dimostrato dall'altro.

"Non m'importa Percy, lo capisci sì o no? Non posso farne a meno"
Nico Di Angelo sa che i suoi movimenti sono diventati scoordinati, ma si sente la testa e il corpo in fiamme e non riesce a calmarsi.

"Allora trovati qualcun altro con cui farlo!"
Percy Jackson preme le dita sulle spalle dell'altro, cercando in tutti i modi di limitare i suoni provenienti dalla sua bocca, quando questi aumenta il ritmo delle spinte. Non pensava davvero quello che ha detto, ma sente di avere la testa in una coltre di nebbia che guasta il rapporto cervello-bocca.

"Non posso fare a meno di farlo con te, Percy. Mi spiego meglio: i mortali hanno bisogno di assumere sostanze stupefacenti per sentirsi felici e bene con sé stessi, e una volta che le hanno assunte non possono più fare a meno di continuare a prenderle...È come se tu fossi la mia droga, ora mi hai capito?"
Percy Jackson non può resistere oltre, non può quando Nico se ne esce con certe frasi. Stringe le gambe intorno al suo bacino e preme i talloni alla base della sua schiena premendoselo di più addosso, schiude le labbra permettendo ai gemiti e ai mugolii di riempire l'aria circostante.

"Sei...completamente andato...Noi...Nico!"
Nico Di Angelo non può trattenersi di più. Con la voce di Percy che gli rimbomba nelle orecchie, aumenta il ritmo e il vigore delle spinte.
Percy Jackson inarca la schiena contro il petto di Nico e viene con un grido soffocato. Il cuore che pompa velocemente il sangue nelle vene per sostenere i suoi respiri affrettati.
Nico Di Angelo lo riempie completamente, sfilandosi e crollando sul corpo dell'altro. Ha il respiro smorzato e gli occhi chiusi per la stanchezza, ma il sorriso sulle labbra persiste.
“Di immortales Percy, ogni volta è migliore di quella precedente. Anche se sentire le tue lamentele per metà amplesso è piuttosto noioso. Non potresti ammettere che ti piace e farla finita?"
Nico Di Angelo ride quando Percy gli molla un pugno nello stomaco.

"Dovremmo darci una ripulita"
Percy Jackson sospira quando Nico si stende accanto a lui e lo tira verso di sé in uno stretto abbraccio. È caldo e accogliente, ed è stanco, perciò chiude gli occhi sul suo petto.

"Mi piace...Ma penso ancora che sia sbagliato e che dovremmo smetterla"
Nico di Angelo gli bacia una tempia e tira le coperte sgualcite a coprirli. Percy alza il viso verso il suo e Nico lo interpreta come una muta richiesta di baciarlo.

"Il mio piccolo masochista, figlio del dio del mare"

Percy Jackson, 18 anni, capelli neri e occhi verdi come il mare, figlio del dio Poseidone, Scuotitore della Terra e delle Lande Marine, Signore dei Cavalli, si addormenta tra un paio di forti braccia e un solido petto. Nei suoi sogni, ancora la brutta immagine di un ragazzo dalla carnagione olivastra e i capelli ricci disteso al suolo in una pozza di sangue, attorno a lui un gruppo di persone che lo addita come il colpevole.

Nico di Angelo, 16 anni, capelli ricci e neri e occhi di un bel marrone, come cioccolato fuso, figlio del Signore degli Inferi, stringe a sé quel corpo pallido, consapevole del proprio destino e del fatto che, non intenzionato a lasciarlo andare, esso non cambierà.


SPAZIO AUTRICE.
Tipo che non pubblico qualcosa qui sopra da mesi, ma okay hahaha. E' la prima volta che scrivo una storia così, con l'inizio di ogni periodo uguale, solo che l'ho scritta di getto proprio come l'ho pubblicata e non mi andava di modificarla troppo.
Mi hanno fatto anche notare che sbagliavo ad attaccare la punteggiatura alle parole, quindi ora mi sono corretta e spero vada meglio.
Sono andata in vacanza e senza Internet ho scritto tantissimo, quindi pubblicherò altre os.
Beeene, non ho nient'altro da aggiungere. Credo.
Spero che la storia vi sia piaciuta!
  
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