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Autore: Ehris    29/08/2015    5 recensioni
Dopo aver miseramente fallito nella conquista del potere assoluto, le Trix, troveranno nuovi potenti e temibili alleati. Amici e nemici, non ci si potrà fidare di nessuno...
Tratto dal capitolo 18:
-Vogliamo il potere; vi chiediamo aiuto a conquistare una delle scuole più prestigiose ed importanti dell’intera Dimensione Magica ed in cambio vi ridaremo la libertà che tanto agognate e che vi è stata strappata molti anni fa- spiegò Icy con molta calma e con fare suadente.
-Impossibile!- urlò lo spettro furente -La nostra libertà è andata persa per sempre! Il nostro destino ci impone queste condizioni per l’eternità. Una vita insulsa, fra le pareti di queste montagne. Una vita che non può essere vissuta ma allo stesso tempo che non ci dà pace. Una vita da non morti!-
Una storia che racconta di come il desiderio di vendetta dia sfogo alla malvagità più oscura; di come a volte occorri tirare fuori coraggio e grinta. Una storia incentrata sulla forza dell'amore e dell'amicizia.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Musa, Riven, Specialisti, Trix, Winx
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 36 – La battaglia (II parte)


-Aisha loro non ci sono!- esclamò Bloom, constatando che l’area intorno al portone da cui erano entrati i non morti era stata lasciata deserta.

-Si hai ragione- asserì la fata dei fluidi -Ma guarda qui- aggiunse poi, attirando l’attenzione dell’amica su una macchia rossa al suolo.

-È… È sangue…?- chiese Bloom, analizzando attentamente la chiazza.

-Temo di sì- rispose Aisha, sospirando. 

-Pensi che potrebbe trattarsi del sangue di Brandon?- domandò allora la custode della fiamma del drago.

-Non posso averne la certezza… Ma se così fosse allora penso ci sia soltanto un posto dove Stella avrebbe potuto portarlo- ragionò la giovane dalla carnagione più scura, sperando che la sua intuizione fosse esatta.

-In infermeria, da Edna!- si illuminò Bloom che tuttavia si ritrovò presto l’entusiasmo smorzato dall’idea di quanta distanza separasse lei e l’amica dal luogo di cura.

-Forza andiamo, togliamoci questo dubbio!- la incoraggiò Aisha, alzandosi velocemente in piedi.

Le due ragazze tornarono quindi sui loro passi. Ripercorsero ancora una volta tutti i corridoi, stavolta però per raggiungere l’infermeria e scoprire se vi avrebbero realmente trovato Stella e Brandon.

Più avanzavano e più si rendevano conto di quanto la situazione intorno a loro fosse grave. Gli specialisti, così come le poche fate presenti, non erano in grado di fronteggiare l’orda di spettri, che quindi avanzava senza troppe difficoltà assediando ogni angolo di Fonterossa.

-Va male!- esclamò Aisha, riuscendo a sopportare a stento ciò che le stava attorno.

-Decisamente!- rispose semplicemente Bloom, concentrata sulla strada da seguire.

Evitando ogni tipo di scontro, riuscirono a raggiungere in fretta il piano dell’infermeria. Quando videro la presenza dei non morti accasciati al suolo si domandarono subito entrambe chi mai fosse passato di lì per riuscire a stordirli in quella maniera.

Insieme rallentarono il passo e si concentrarono su ogni tipo di rumore. Le due temevano di cadere stupidamente in una trappola così decisero che la prudenza non sarebbe stata mai troppa.

Presto udirono però delle voci che riconobbero essere quelle di Stella e Tecna, quindi si rilassarono.

-Le abbiamo trovate!- disse Bloom, aprendosi in un sorriso sinceramente sollevato, mentre si affrettava a raggiungere la stanza.

-Ragazze!- urlò Stella non appena vide le due amiche sulla soglia e Tecna, che dava loro le spalle e che perciò non poteva averle viste arrivare, sobbalzò.

Subito le quattro giovani si avvicinarono e si strinsero in un abbraccio ed Edna, che si era tenuta in disparte per lasciare loro un momento, si ritrovò a sorridere: anche un cieco avrebbe potuto accorgersi della complicità fra quelle fate ed il profondo sentimento d’affetto che provavano l’una nei confronti dell’altra. Se non fosse stato per i tratti fisici, che non mostravano alcuna somiglianza fra loro, si sarebbe potuto tranquillamente scambiarle per sorelle.

-Tecna, ci hai fatte preoccupare lo sai?- esclamò Aisha con un finto tono di rimprovero che un sospiro di sollievo smascherò all’istante
-Flora e Musa sono chissà dove e ti stanno cercando- si ricordò poi la giovane, chiudendosi nuovamente in un guscio di preoccupazione.

-Me ne rendo conto e mi dispiace ma ho importanti novità- esclamò l’amica tutto d’un fiato, scusandosi a modo suo.

-Forza, non tenerci sulle spine!- si affrettò a dire Bloom che però, voltando lo sguardo, si accorse del corpo di Brandon steso sul tavolo -Ma prima diteci, come sta lui?-

-Edna dice che è fuori pericolo. È stata formidabile, gli ha salvato la vita- esclamò Stella mostrando un sorriso carico di felicità e le amiche non poterono che fare lo stesso e ringraziare la donna che evidentemente doveva avere il tocco magico.

-Dobbiamo andare ad Alfea e liberare tutti i prigionieri- spiegò Tecna non appena le sue compagne le diedero tutte le attenzioni di cui necessitava -So bene che non vi fidate di Minerva e posso comprenderlo ma vi supplico di fidarvi di me. Lei mi ha confessato che soltanto nel momento in cui è in corso l’incantesimo per la liberazione dei non morti, loro sono veramente fragili e in grado di essere distrutti-

-Ottimo, allora aspettiamo che l’incantesimo abbia inizio e attacchiamoli, così non appena tutto sarà finalmente finito potremo andare ad Alfea a liberare le nostre compagne ed i professori. Prima chiudiamo questa storia meglio sarà per tutti- ragionò Aisha che non vedeva il motivo di doversi allontanare dalla scuola proprio ora.

-Il problema è questo. Non daranno inizio all’incantesimo fino a quando non avranno piegato anche l’ultimo specialista di Fonterossa- chiarì Tecna.

-Naturalmente- sbuffò Stella, stufa di vedersi sempre mettere i bastioni fra le ruote da qualcosa o da qualcuno.

-Credo che dietro a tutto ci sia un patto fra le Trix e i non morti- disse la fata della tecnologia, seguendo il suo personale ragionamento dato che il dettaglio non le era stato rivelato dalla strega.

-Edna, tu e Minerva vi conoscete da tempo. Possiamo fidarci di quello che dice, ovvero che l’unica possibilità che abbiamo di combattere queste creature sia proprio durante il momento della loro liberazione?-  domandò la fata del Sole e della Luna.

-Temo di sì- rispose la donna.

-Va bene allora andiamo ad Alfea, come hai detto tu Tecna, e liberiamo i prigionieri. In questo modo quando torneremo ci saranno con noi dei rinforzi- esclamò Bloom.

-Su questo ho paura di dover dissentire- si intromise Edna -Se i non morti hanno esercitato il loro potere e la loro forza sulle fate di Alfea è probabile che ora loro siano completamente sconvolte nonché incapaci di lottare-

A queste parole le ragazze sbiancarono. Ricordavano perfettamente le urla delle loro compagne il giorno che si allontanarono dalla loro scuola e potevano soltanto immaginare, dopo aver visto tutti i corpi privi di senso degli specialista stesi qua e là per i corridoi, quello che avevano dovuto passare. Il pensiero metteva i brividi.

-Però ad Alfea ci sono Faragonda, il professor Palladium e persino il professor Wizgiz- esclamò Bloom, certa che le guide della loro scuola, dall’alto della loro esperienza, non avrebbero ceduto tanto facilmente. La custode della fiamma del drago si sentiva ogni minuto più persa e aveva bisogno di credere che ad Alfea avrebbe ritrovato la lucidità di Palladium, la vivacità di Wizgiz ma soprattutto qualche buon consiglio della loro preside.

-Okay allora battiamo in ritirata. Portiamo in salvo quanti più studenti possibile e lasciamo che Fonterossa cada- disse Stella, palesemente abbattuta.

-Ehi, verremo a riprendercela!- assicurò Aisha.

Dopo un cenno di intesa delle ragazze e di Edna, le giovani si assicurarono di lasciare Brandon il più al sicuro possibile.

-Verrò a prenderlo quando sarò certa che voi sarete sulla strada per Alfea. Con il teletrasporto non dovrei metterci molto a recuperarlo e a portarlo al sicuro-

Le quattro fate e la donna corsero fuori dall’infermeria e si precipitarono nel luogo in cui si stava consumando lo scontro principale.


L’atrio e tutta la zona nei pressi del salone centrale era un disastro, lì vi era la vera battaglia per la conquista del territorio ma era chiaro che ad avere la peggio erano le forze di Fonterossa.

-Ragazzi guardate là!- esclamò Tecna -Quella è Flora e con lei ci sono Musa e Sky- subito l’attenzione delle fate e di Edna andò al punto indicato dalla ragazza più tecnologica della Dimensione Magica.

-Presto, raggiungiamoli!-


Sky e la sua spada parevano essere una cosa sola. Il giovane aveva grande dimestichezza con la sua arma, così come ce l’aveva con il suo scudo. In battaglia lui era attento e letale tuttavia i suoi sforzi e le sue abilità non erano sufficienti per bloccare i non morti.

-Sky!- gridò Bloom a pochi passi da lui, vedendo che uno spettro gli si stava avvicinando troppo alle spalle. Prontamente la fata reagì per conto del principe, che era già impegnato con lo sguardo su un altro nemico davanti a lui. Dalle mani della giovane si sprigionò il potere della fiamma del drago che grazie alla sua potenza allontanò tutti i non morti nell’area di Sky, Musa e Flora.

Le fate ed il giovane, ora liberi da tutto, poterono così voltarsi e con i loro stessi occhi confermare il loro pensiero sulla fonte di quel potere così familiare.

Le Winx erano di nuovo unite e liete di vedere che stavano tutte bene.

-Dov’è Helia?- chiese Flora, notando che non si vedeva da nessuna parte.

-Non ne ho idea!- esclamò Sky, cominciando a guardarsi in giro per capire dove potesse trovarsi.

-Non era con Riven e Timmy?- ragionò Stella.

-Sì!- confermò Musa -E non si vedono nemmeno loro!- disse poi, iniziando a guardarsi spasmodicamente attorno.

-Dobbiamo far uscire tutti e indirizzare i superstiti verso il lago di Roccaluce- esclamò Tecna, ricordandosi della missione -In mezzo a tutta questa baraonda dubito che riusciremmo ad individuarli- la fata della tecnologia cercava di non darlo a vedere ma era preoccupata per Timmy e l’unica cosa che segretamente desiderava era averlo al suo fianco per raccontargli delle ultime novità di Minerva. Con lui riusciva a sentirsi meno folle per aver deciso di seguire una strega letteralmente pazza. Lui al di là di tutto sapeva appoggiarla sempre e comunque. Lui aveva l’incredibile dono di saper estrapolare qualsiasi lato positivo da ogni situazione.

Aisha si voltò ed iniziò a gridare a tutti gli specialisti e alle fate presenti di abbandonare la fortezza per dirigersi al lago di Roccaluce. Bloom allora la seguì facendo lo stesso e presto anche Stella, Flora, Musa, Tecna, Sky ed Edna le imitarono.

-Ragazze cosa state facendo?- domandò Codatorta, quando Aisha e Bloom passarono alle sue spalle.

-Non possiamo impedire tutto questo! Ma possiamo e abbiamo l’obbligo di evitare che altri ragazzi si facciano male!- spiegò Bloom, che improvvisamente era contenta di essersi lasciata convincere dal piano di Tecna, anche se questo era stato direttamente partorito dalla mente di Minerva.

-Codatorta le ragazze hanno perfettamente ragione! Non abbiamo i mezzi per bloccare la loro avanza, non questa volta!- esclamò la voce di Saladin alle spalle delle due fate -Ora però anche voi dovete andarvene. Voglio chiunque in grado di camminare fuori dall’edificio- continuò poi l’anziano uomo, rivolto alle due giovani.

-Ma noi dobbiamo prima…- obiettò Aisha che fu tuttavia subito interrotta dal preside.

-ADESSO!- il tono di Saladin risuonò tanto autoritario che le due ragazze non poterono che obbedire.  Aiutando gli ultimi specialisti feriti e malconci si allontanarono velocemente dal luogo della battaglia, mentre il preside di Fonterossa copriva loro le spalle lasciando la strada libera da qualsiasi creatura per mezzo del suo bastone.

-Voglio che tu vada con loro Codatorta- disse poi l’uomo.

-Ne sei sicuro? Non ho paura di sacrificare la mia vita combattendo- rispose l’insegnante.

-Non ne ho alcun dubbio e sappi che lo apprezzo, ma per quanto quelle fate siano coraggiose e abbiano un piano ben delineato in testa, avranno bisogno di una persona forte e saggia al loro fianco quando vedranno che ne è stato di Alfea e dei loro prigionieri.

Senza aggiungere altro Codatorta seguì le due fate e le aiutò a condurre fuori alcuni feriti.

Quando Aisha e Bloom arrivarono all’uscita trovarono Flora, Stella e Sky che come loro stavano portando in salvo un numeroso gruppo di specialisti.

Nessuno era stato risparmiato: una marea di corpi giacevano a terra e i ragazzi che ancora erano in grado di camminare avevano comunque evidenti segni di lotta ed escoriazioni su tutto il corpo.

-Gli altri?- domandò Flora, voltandosi indietro. Si erano appena ritrovati e non voleva che si perdessero nuovamente.

-Siamo qui!-  esclamò Edna, accompagnata da Musa e Tecna.

-Ho sentito gridare!- disse Musa improvvisamente, voltando poi il capo in direzione della rampa di scale. Tutti si girarono nella sua direzione -Vado a dare un’occhiata!-  esclamò poi risoluta.

Nessun membro del gruppo glielo impedì ma tutti si raccomandarono di stare attenta e di sbrigarsi.

-Raggiungici al lago!- disse Aisha.

La fata della musica fece un cenno col capo in segno di assenso e in seguito si voltò e si dileguò su per la rampa di scale al fine di verificare chi avesse lanciato quel grido spaventato.


-Ora è il momento che vada a prendere Brandon, voi ce la fate?- esclamò Stella non appena tutto il gruppo fu fuori dall’edificio.

-Sì, vai tranquilla!- disse Edna, così la fata del Sole e della Luna l’istante dopo si smaterializzò.





Note d'autrice: Buongiorno popolo di Efp! Eccomi qui con un nuovo aggiornamento e vi chiedo scusa perché penso che ai vostri occhi potrà essere sembrato soltanto un grande pasticcio ingarbugliato. So che in questo capitolo le nostre amate fate non hanno fatto che correre qua e la ma a mia discolpa posso dire che la battaglia sta andando male e le Winx, per quanto in gamba, sono giovani e in questo momento un po' confuse. Anche Tecna, malgrado sia quella con le idee un po' più chiare, comincerà a farsi assalire dai dubbi non trovando Timmy da nessuna parte. Che l'amore possa mettere in discussione ogni altra scelta/azione?
Ma bando alle ciance perché per farmi perdonare da questo (scadente) capitolo ho già scritto il prossimo che s'intitolerà: Musa vs. Darcy. Eh già. Quando le due si sono scontrate nella foresta di Selvaoscura molti di voi mi hanno detto che si sarebbero aspettati un secondo scontro. Ecco, io ve l'ho preparato.

Ora vi saluto e nella speranza di non venir martoriata troppo vi auguro una buona giornata! :)

  
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