Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: _Nancy_    29/08/2015    1 recensioni
[Tratto dalla storia]
Il suo sguardo era concentrato sul paesaggio che vi si presentava davanti, rapito da colori tanto belli e impossibili da trovare se non al sorgere della nuova giornata.
« Pensavi ai tuoi genitori? »
Era un argomento che veniva trattato più volte, almeno da quando ne avevi memoria.
Essere tanto amici vi aveva portati a non avere segreti e ad essere sinceri, anche se tu sapevi bene di essere così bugiarda e sporca ogni qual volta ti raccontava degli incontri casuali con ragazze conosciute o vecchie amiche.
Sapevi cos’era quel sentimento che provavi: gelosia.
Ti corrodeva dentro così tanto!
E ti distruggeva ogni giorno che passava perché non era giusto che tu fossi innamorata di un … familiare? Non vi legava il sangue, eppure era sbagliato.
« No, ti aspettavo. »
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Storia che partecipa al contest "Una nuova generazione, una nuova storia". 
Indetto da Cosmopolita1996
 
Nickname dell’autore: _Nancy_ / __Nancy__
Titolo: Capelli azzurri e conversazioni mattutine
Personaggi/Pairing: Victore Weasley, Teddy Lupin, James Sirius Potter
Avvertimenti: Nessuno
Rating: Verde
Note dell’autore: La storia si svolge durante l'estate, subito dopo la fine del sesto anno di Victore. 
Ho voluto raccontare come potrebbe essere nata la storia tra Teddy e Victore, visto che nel settimo libro viene accennato solo che stanno insieme e che vengono visti da James Sirius alla partenza da King's Cross per Hogwarts.




 
CAPELLI AZZURRI E CONVERSAZIONI MATTUTINE
 

 
Non ricordavi esattamente come fosse accaduto, l’unico sprazzo di immagine che ti annebbiava la mente era quello che ti aveva spinto su questa strada.
Dovevano essere le prime luci del mattino quando ti eri recata in salotto, la Tana era immersa nel lieve buio che piano piano scompariva con l’arrivo del sole.
Avevi perso sonno, e faceva così caldo che l’unica cosa che ti era venuta in mente di fare fu recarti fuori dalla vecchia stanza di zia Ginny, dove Rose dormiva beatamente senza accorgersi della tua assenza.
La porta di casa era aperta, qualcuno stava seduto sui gradini dell’ingresso ad attendere. Non ci volle molto a capire chi fosse, lo conoscevi così bene, non potevi sbagliarti.
I capelli azzurri sembravano brillare sotto i primi raggi, le gambe strette al petto, il pigiama un po’ stropicciato per la lunga notte trascorsa, i piedi toccavano lo sporco e non accennavano a muoversi.
Sembrava essere immerso in un mondo tutto suo, eppure … ti vide dietro di sé, forse aveva colto i tuoi pensieri.
« Sei distrutta, eh? »
Annuisti, nonostante l’imbarazzo.
« Stanotte non ho avuto pace. »
Ed era vero, perché il sudore aveva impregnato le tue lenzuola tanto da costringerti a usare più volte la magia per mantenere il fresco sul letto.
« Anche io. Poi, James continuava a parlare nel sonno e non mi ha fatto chiudere occhio. » Sorrise, divertito. « Pensi di stare lì per tutto il tempo o torni su? »
Non lasciasti passare troppi secondi, che già eri seduta accanto a lui.
Il suo sguardo era concentrato sul paesaggio che vi si presentava davanti, rapito da colori tanto belli e impossibili da trovare se non al sorgere della nuova giornata.
« Pensavi ai tuoi genitori? »
Era un argomento che veniva trattato più volte, almeno da quando ne avevi memoria.
Essere tanto amici vi aveva portati a non avere segreti e ad essere sinceri, anche se tu sapevi bene di essere così bugiarda e sporca ogni qual volta ti raccontava degli incontri casuali con ragazze conosciute o vecchie amiche.
Sapevi cos’era quel sentimento che provavi: gelosia.
Ti corrodeva dentro così tanto!
E ti distruggeva ogni giorno che passava perché non era giusto che tu fossi innamorata di un … familiare? Non vi legava il sangue, eppure era sbagliato.
« No, ti aspettavo. »
Non riuscisti a dire una parola da quanto eri sorpresa, entusiasta e confusa da tale affermazione.
Anche questa volta, parve leggerti dentro.
« Credevo che mi avresti baciato ieri quando stavamo sull’erba, insomma … non lo volevi quanto me? »
La lotta era il vostro gioco preferito, più volte finivi per sconfiggerlo e più volte ti ritrovavi a pochi centimetri dal suo viso. Ma non avevi mai avuto coraggio, sia perché qualcuno poteva vedervi e sia perché avevi paura di … cosa?
Il rifiuto non ti aveva mai spaventato, l’intraprendenza non era nelle tue corde purtroppo. Ogni ragazzo cadeva ai tuoi piedi, non solo per la tua natura di mezza veela, secondo le conversazioni con Rose tu potevi essere definita il tipo di ragazza ideale per la maggior parte dei tuoi coetanei, ma non per lui.
« Teddy, io … »
Non c’era stato tempo di finire la frase, perché il mondo era stato sconvolto e tu non ti trovavi più alla Tana. Eri da qualche parte, un posto impreciso attorno a te che non aveva niente a che fare con ciò che stava capitando.
Forse, avevi posato tu le labbra su Teddy e ti eri imposta di non farti prendere dal panico e dall’ansia, sapendo che chiunque dei tuoi cugini potesse scendere da un momento all’altro. Ma qualcosa ti aveva costretta a ricredere, perché le mani di Teddy si erano strette attorno ai tuoi fianchi, e ti avevano avvicinato maggiormente al suo corpo.
« Scusami, era da un sacco che volevo farlo. »
« Ti ci sono voluti diciassette anni per baciarmi? » Ti sfuggì una risata, mentre la bocca rincontrava la sua per dar modo di approfondire il bacio.
Il sapore era ed è tutt’ora indescrivibile, la prima volta che hai assaporato la lingua di Teddy. Come ti sei sentita viva tra quelle braccia, e protetta dall’amore che ti donava, dal piacere provocato dal tocco sulla pelle.
Sentivi brividi in tutto il corpo, non riuscivi a smettere di tremare. Tanto che Teddy, si preoccupò.
« Mi fai un effetto strano. » Un sussurro, che lo costrinse a sorridere.
« Non immagini come mi sento io. »
Una risata comune, così forte che non vi aveva permesso di accorgervi dalla figura a pochi metri da voi.
Immobile e un po’ assonata, vi guardava incuriosita.
« Allora, non sono l’unico ad essermi svegliato prima , oggi! » Prese posto tra voi, senza cogliere ciò che fosse accaduto poco prima. « Andiamo a preparare la colazione per tutti? »
Avevi annuito e quando James si era alzato per recarsi al lavandino, in quei pochi secondi di libertà le tue dita si erano sfiorate con quelle di Teddy.
Sarebbe andato tutto bene, dovevate avere solo un po’ di pazienza.

 
 

 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Nancy_