Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: ManaTakamiya    30/08/2015    1 recensioni
Il caporale è rimasto da sola.Ormai la sua squadra era nient'altro che un ricordo e solo adesso si rende conto di molte cose che prima ignorava.E' consapevole che quella fine spettava a ogni soldato eppure il rimorso continua a tormentarlo.Mentre pero la sua mente era intrappolata in ricordi e pensieri riceve un'inaspettata visita.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Petra, Ral
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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-Ancora non riusciva a spiegarsi che se n'erano andati.I suoi compagni di squadra di cui si fidava cosi tanto..che erano a dir poco diventati una parte di lui.Gli sembrava cosi strano che quelle facce che era abituato a vedere ogni giorno non avrebbero più fatto parte della sua vita.Quello che gli faceva stringere di più il cuore era il ricordo del sorriso di Petra.Quel sorriso che gli dava la forza di affrontare quei mostri e di credere ancora nell'umanità.Perché lei ci credeva.Si,anche dopotutto quello che le capitava sotto gli occhi lei continuava a crederci ciecamente.E ora?Ora quella piccola soldatessa piena di forza e coraggio giaceva sotto terra senza più un minimo di luce nei suoi occhi.Il caporale stava guardando fuori dalla finestra finalmente solo quando sentì qualcuno bussare alla sua porta.Non rispose,sarebbe andato via se avrebbe ignorato il rumore.L'ultima cosa che voleva in quel momento era vedere qualcuno.Non distolse nemmeno lo sguardo verso la porta,lo fece solo quando sentì la porta aprirsi e una figura a lui conosciuta poco lo guardò e poi rivolse lo sguardo a terra goffamente.Aveva gli occhi gonfi,il corpo solo dimostrava quanto era distrutto e forse se non fosse per il ricordo di lei che ancora lo sorreggeva sarebbe caduto a terra come un mattone.Rivaille sembrò sorpreso di vederlo,avrebbe preferito evitare quella conversazione sinceramente.Non avrebbe in ogni caso saputo cosa dirgli e si vergognava cosi tanto.Si adagiò meglio sulla sedia e si passò la mano sul viso per qualche secondo finchè non alzò lo sguardo sul vecchio che aspettava una sua reazione-

-Si accomodi,signor Ral-disse infine con una voce alquanto stanca.E cosi fece l'uomo.Si sedette vicino al caporale.

-Ho sempre pensato che sarebbe stata lei a pingere per me.-disse allora preferendo andare subito al sodo concedendosi una risata rivolta al cielo.Magari cercava di vederla tra le nuvole e dare l'addio che mai non aveva avuto l'occasione di dare alla sua piccola Petra,la sua unica figlia.-Mi dispiace per prima,io non lo sapevo.Non volevo metterla in quella situazione.Anzi sono venuto qui per ringraziarla di aver protetto la mia principessa tutto questo tempo.-La voce gli tremava ricordando gli occhi del caporale quando per strada gli chiese notizie di Petra  non sapendo che fosse caduta in battaglia.Rivaille invece strinse gli occhi a quell'affermazione.Non aveva ragione.Non l'aveva protetta.Dov'era lui quando tutto questo è successo?Non era di certo là con lei a salvarla o a darle conforto nei suoi ultimi momenti e questo mai se lo perdonerà.In ogni caso si  limitò a sospirare mentre l'uomo continuava a parlare.-Sai di una cosa sono certo?Lei avrebbe voluto vederti sorridere.

-Lo so.disse il caporale alzando finalmente lo sguardo concedendosi un piccolo sorisso forzato.-Cosi tipico di lei.Con quell'allegria che dimostrava ogni giorno.Deve essere davvero fiero di lei,era una delle migliori.

-Lo sono sempre stato.Non avrei mai potuto chiedere una figlia diversa.Pero so anche che ti capisce,è normale essere giù.Ho sentito che ha perso tutto la sua squadra non solo lei..-

-.Ho perso molto di più,qualcosa di ben più prezioso,signore.Ma le giuro,le giuro sulla mia vita che l'avrei sposata e l'avrei portata fuori di qui,lontano da queste mura.E tutto ciò che vorrei che lei sapesse.-disse l'uomo e sentì gli occhi piano diventargli umidi e le mani che tremavano piano e senza nemmeno accorgersi una piccola goccia le rigava la guancia destra per poi cadere sulle sue mani quindi si affrettò a sbattere le ciglia e asciugarsi.Un soldato non poteva concedendosi nemmeno poche lacrime.L'aveva sempre pensata cosi.Era inutile piangere perché nella situazione in cui si trovavano sarebbe capitato a tutti un giorno o l'altro di cadere in battaglia.Insomma si può dire che era solo questione di tempo per ognuno.Eppure era il rimorso a tormentarlo.Se fosse arrivato poco prima se almeno avesse saputo quello che ora sa su di lei.Sposarsi era l'unico sogno che quella ragazza avesse mai avuto e aveva scelto proprio lui come scritto nella lettera che aveva mandato al padre.L'amore non è mai stato una parte di lui e non si era mai accorto che lei lo avesse mai guardato da quel punto di vista.

-Lo sa.Gliel'hai appena detto-disse l'uomo guardando verso l'alba.Guardando il sole più precisamente.Aveva finito il suo tragitto lasciando al cielo solo quel colore bellissimo.Cosi come anche lei ci lasciò in quella maledetta foresta durante la 57 spedizione lasciandosi dietro solo il dolce ricordo.Le lacrime rigarono anche il suo ormai vecchio volto.Appoggiò una mano sulla spalla del ragazzo per confortarlo proprio come farebbe un padre perché in fondo anche il sogno di Petra rimarrà sempre solo un sogno lui considerava Rivaille un eroe e una parte della sua famiglia.Se si guardava bene si poteva vedere una piccola figura tra loro.Una piccola figura sorridente che accarezzava le teste degli unici due uomini della sua vita.
   
 
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