Lacera
ta
mente mi
affaccio.
Mento alla mia mente
lacerata,
spro
fon
dando.
Me ne sto
accovacciata,
pallida a fissare
un – oh laceri,
laceri angeli! –
mondo stracciato,
mentre mi disperdo
in melodie più lievi
del mio stesso Peccato.
Fuggo,
di tanto in tanto,
all’impazzata.
Risalgo correnti d’aria,
profumi, a volte tanfo,
desolata.
A quando la mia resa?
E una voce mi dice spesso
“lacera Ti!”
ed io rispondo sempre
“Sì”
[Attesa]
Grazie, come sempre, a chi legge ed a chi è così gentile da fermarsi a commentare.
Vi sono infinitamente grata.