Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: PeculiarGirl    30/08/2015    0 recensioni
La bellezza è soggettiva. L’uomo crea la sua propria bellezza. Per me la bellezza era la pace nel mondo. Razze diverse, unite senza pregiudizi.. Mano nella mano
Genere: Drammatico, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                                                                                                  
C’erano notti in cui non riuscivo a dormire. Mi alzavo e guardavo fuori dalla finestra osservando qualcosa che non c’era, e infine tornavo a letto. Aspettavo. Il sonno arrivava quando meno me lo immaginavo: un secondo stavo pensando alla nostra società e il secondo dopo stavo sognando con la pace nel mondo.

 -Che cosa hai intenzione di fare, Julius? –
- Quello che faccio da tutta la vita –
- Cosa fai? –
- Provvedo  –

Ormai mi ero abituato a questa conversazione. Michael mi faceva sempre le stesse domande, provava a capire qualcosa, ma in realtà non ci provava abbastanza altrimenti avrebbe aperto quella porta e avrebbe scoperto rapidamente la verità.

- Che cosa c’è lì dentro? –
- La cosa più bella del mondo –
- Cioè? –

A quel punto non rispondevo, cosa potevo dirgli?  La bellezza è qualcosa di soggettivo, non si può mai generalizzare. Non esistono più i canoni di bellezza dell’arte antica. Il bello dipende dalla vista e dal corpo. Ti rendi subito conto se qualcosa è bello… Il tuo corpo reagisce.

- La senti anche tu questa puzza? –
- No, anzi, sento un profumo alquanto piacevole –
- Proviene dalla stanza –
- Lo so –

Non si fidava di me, lo sentivo. Avevo paura che trovasse le chiavi del mio ufficio, le nascosi sotto il vaso di piante, il luogo più ovvio per nascondere le chiavi, e di conseguenza, il luogo in cui non avrebbe mai cercato.

- Ormai siamo coinquilini da quattro anni e non sono mai entrato nel tuo ufficio –
- Perché dovresti? –
- Perché no? –
- Perché no –

Una notte non riuscivo a dormire, come al solito, e decisi di fare un giro attorno al quartiere per calmarmi un po'. In giro c’erano molte ragazze con abiti microscopici, che come unico obiettivo hanno quello di provocare. Mi sentii umiliato da una visione del genere. Il genere umano stava superando i limiti. Decisi di tornare a casa. Appena entrai nel soggiorno, vidi Michael in preda al panico, la porta del mio ufficio aperta, e delle valigie piene di abiti messi in disordine. Il mio coinquilino mi guardò con gli occhi sgranati.

- Non avvicinarti a me –

Non lo feci… Almeno non subito.
***

Il giorno dopo i poliziotti trovarono un uomo molto simile a me, piangendo senza interruzione sulla soglia di un appartamento. Trovarono anche dei corpi non del tutto normali. Qualcuno aveva cucito le loro mani insieme fino a formare un cerchio con i corpi. In più i corpi non avevano più la pelle, che era stata sciolta nell’acido con molta cura.

La bellezza è soggettiva. L’uomo crea la propria bellezza. Per me la bellezza era la pace nel mondo. Razze diverse, unite senza pregiudizi.. Mano nella mano. Il colore della pelle non importava più, era un dettaglio insignificante che poteva essere buttato. Quel tipo di pace che ti fa venire la pelle d’oca dall’emozione. Però c’era sempre qualche piccola pecca… L’uomo non voleva la pace, non realmente. L’uomo rivendicava la pace facendo la guerra, cosa molto insensata secondo il mio umile punto di vista. Di conseguenza, se gli uomini non avrebbero collaborato a fare la pace… Ci avrei pensato io.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: PeculiarGirl