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Autore: _Nancy_    30/08/2015    0 recensioni
[Tratto dalla storia]
Se avrebbe mai dovuto spiegare cos’è l’amore, probabilmente avrebbe risposto con “ L’amore è amare ed essere ricambiati allo stesso modo”.
Se avrebbe mai dovuto spiegare cos’è la passione, probabilmente avrebbe risposto con “ E’ il completarsi con qualcuno”.
Se avrebbe mai dovuto rispondere alla domanda “ Si può amare due persone contemporaneamente?”, probabilmente avrebbe detto “ Si, io lo so bene”.
Per anni ha avuto la risposta davanti gli occhi, ha provato, sentito, e gustato il sapore di quell’amore. Non è stato semplice, proprio perché la difficoltà non era nello scegliere, ma nel volere.
Adesso, riesce a comprendere il motivo di quella miriade di emozioni e di quel vuoto nella pancia.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelina, Johnson, George, e, Fred, Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Storia partecipante al contest Personaggi secondari e coppie, indetto da love137063 sul forum di EFP

 
STRALCI DI RICORDI INDELEBILI


I. Dolore
La partita tra Grifondoro e Serpeverde si è appena conclusa, Harry Potter è caduto dalla scopa a causa dei Dissennatori. E’ una vera sfortuna che quel ragazzo sia perseguitato dai guai!
Afferra la borsa, e si dirige nello spogliatoio maschile, dove qualcuno la aspetta. Dovrebbe raggiungere l’infermeria come hanno fatti gli altri, eppure le sue gambe la portano altrove, lontano dalla tristezza che quel giorno ha infestato il campo da Quidditch.
Apre e richiude la porta, controllando per sicurezza che non ci sia nessuno nei paraggi.
Si è cambiato, probabilmente deve aver finito la doccia da qualche minuto.
Alza lo sguardo nella tua direzione, sorpreso e perplesso la osserva per interminabili secondi. Non accenna a muoversi, sembra che i piedi siano incollati al pavimento e gli impediscano di raggiungerla.
Respira un paio di volte, insicura e impaurita da ciò che potrebbe dire per farlo andare via senza volerlo.
« Perché sei venuta? » Sussurra, e senza che lei se ne accorga, è già a un palmo dal suo viso. « Non hai paura che qualcuno entri? O che lui venga qui? »
Scuote la testa, mentre la miriade di emozioni fa a pugni con la ragione e il sentimento.
« Volevo sapere come stavi. » E nel risponde, abbassa lo sguardo. « Io … non posso andare avanti così. » 

« Sei venuta a dirmi che preferisci lui? »
« No, ho detto che non riesco a stare bene. »
Un inspiegabile vuoto alla pancia la costringe a continuare, pur di non sentire quella sensazione sulla pelle. Fa così male, la distrugge.
« E’ come se mi stai lasciando. »
« Ma io e te non stiamo insieme. »
Qualcosa si spezza, forse è un’allucinazione quello che vede. Ma Fred, sembra spegnersi lentamente con il passare dei secondi. Rimane in silenzio, fino a quando un sorrisetto amaro spunta sulle sue labbra.
« E’ vero, un bacio dato di sfuggita davanti al fuoco in Sala Comune a mezzanotte non è niente in confronto a quello che posso e voglio fare. » Ride, senza guardarla. « Angie, sei una vera scoperta … ma come posso chiederti di scegliere tra la parte migliore di me, e il bambino innamorato di te? »
Rimane esterrefatta, tanto da aprire e chiudere la bocca più volte. Nessun suono esce, nemmeno un sussurro.
Il senso di colpa si impadronisce delle carni, non la fa chiudere occhio durante la notte, le provoca brividi assurdi alla vista di uno dei due, è devastante.
« Io non ho mai avuto l’intenzione di scegliere. »
« E’ per questo motivo che non riuscirai mai a guardarmi in faccia, ragazzina. » Sfiora la guancia con le dita, inclinando la testa per darle un bacio a fior di labbra. « Perché quando sarai con me, penserai anche a lui. »


II. La prima volta
Il freddo la penetra fin dentro le ossa, nonostante sia coperta da capo a piedi con i vestiti più pesanti che ha. La sciarpa di Grifondoro è stretta al collo, nasconde la labbra ai suoi occhi.
Parla con una nota di malizia, senza accennare ad andarsene molto presto.
« Ti ha parlato, non è vero? »
« Tu ci hai parlato, George? » Infila le mani nelle tasche, guardando dietro di lei.
« Non puoi stare con entrambi. »
« Ma io non sto con entrambi. » Ribatte, un po’ irritata. « Siete voi a volerlo. »
« Forse, fare sesso a tre ti aiuterebbe a capire cosa vuoi davvero. » Risponde, per niente imbarazzato da tali proposte. « Potrebbe essere una bella esperienza, magari in una relazione del genere ti troveresti più a tuo agio. »
« Io non farò sesso con nessuno. »
« Pensi di riuscire a resistermi, Johnson? »
Non lascia tempo per rispondere, ciò che deve accadere è già premeditato.
Non importa se sono nel mezzo delle strade di Hogsmade e Fred potrebbe vederli, qualcosa di più grande e meraviglioso la porta ad isolarsi dalla vita, dalle paure, le incertezze e la confusione che la perseguita.
Il sapore della lingua di George è diverso, non ha niente a che fare con Fred. Se il primo bacio è stato irruente con il gemello più scalmanato, quello del secondo è più intenso e potente.
Il profumo del rosso le impregna le narici, è l’odore che ha sentito quando l’altro giorno ha preparato l’Amortentia ed è stata costretta da Piton a sentire che effetto potesse fare su di lei. Anche se, è sicura che ci fosse qualche altro ingrediente sconosciuto all’interno della pozione.



III. Sprazzi di vita
Natale è arrivato, eppure non sembra così gioioso come un tempo.
Tutto quello che prima la faceva star bene, adesso le manca.
George non si è più fatto vedere, probabilmente crede di aver guadagnato punti. O ha deciso di sparire, per rendere ancora più difficile la situazione.
I fiocchi di neve cadono, lo sguardo è puntato sul giardino ricoperto di bianco.
Entrambi i gemelli sono lì, ridono di gusto mentre creano il pupazzo di neve. Non si accorgono di lei, nonostante li osserva per quasi mezz’ora dalla finestra della Sala Comune.
Sbuffa, portando l’attenzione sul libro aperto.
Legge e rilegge una frase per interminabili minuti, non si rende conto del fatto che si è fatta sera e tra poco verrà servita la cena.
Solo quando un colpo di tosse la interrompe, decide di alzare gli occhi sulla figura sorridente che le è di fronte.
« Credevo che avevi da fare. »      
« Non mi aspettavi? »
« Mi sembra ovvio. » Chiude il libro, decisa a salire verso il dormitorio.
« Perché riesci a guardarmi? »
« Hai mai pensato che potrei essermi arresa? »
« Ti conosco, non lo faresti mai. »
In quel momento, le parole non hanno più senso. Sono sfocate dai piccoli sprazzi di lucidità che la portano a rinchiudersi nella camera che loro condividono e che li ha visti amici, confidenti, fratelli, amanti di numerose ragazze.
Le mani lisce di Fred percorrono ogni parte del corpo, la bocca si concentra a baciare, mordere, stringere la pelle della ragazza.
Le accarezza il viso, posando baci sulle guance, sul naso e sugli occhi semichiusi.
« Angelina, lo so che puoi e vuoi amarmi, basta che ti lasci andare. »
L’inevitabile è accade, la mattina successiva non c’è bisogno di usare parole per raccontare la notte trascorsa.
Non c’è una scelta, purtroppo per Fred.
Quando si riveste, qualcosa la blocca sul posto.
Il profumo di lavanda è arrivato dritto alle narici, ricordando così qual è l’ultimo ingrediente sentito nell’Amortentia.


IV. Indecisione
La fine della scuola si avvicina, la tristezza ha cominciato a impadronirsi i primi giorni dopo la giornata di San Valentino.
Si è rifugiata in biblioteca pur di non vedere nessuno, soprattutto lui.
Il senso di colpa non ha tardato ad arrivare, o meglio … il rimpianto  di averlo fatto per davvero?
Posa lo sguardo sulle mani che hanno toccato e accarezzato Fred, provocando brividi assurdi e incomprensibili.
Ricorda gli affondi di lingua, i gemiti e i baci scoordinati. Non riesce a sorridere, sembra che qualunque cosa vada male.
« Ti è piaciuto? »
« Non posso risponderti. »
« Me lo dirai quando sarà il momento. »
« E perché mai dovrei farlo? »
« Perché quello sarà il giorno in cui ti sarai decisa, per davvero. »
George è sparito tra gli scaffali, non c’è modo di portarlo indietro.
Le sue parole sono chiare: lei un giorno sceglierà.


V. Bugie
Passare il tempo insieme non ha cambiato le cose, Fred e George sono sempre presenti nella sua vita. Il primo è un ottimo amante, la porta al Ballo del Ceppo e si prenda cura di ciò che ha fatto nascere, il secondo sembra invisibile e a suo agio quando le ore li inducono a non potersi muovere.
Non è riuscita a dire di no al bacio sotto al vischio di Natale, sapendo che George fosse lì. Non è riuscita ad essere sé stessa quando la paura per la morte di Cedric Diggory è arrivata. Non è riuscita e basta.
Ha trascorso l’estate in isolamento, e quando è tornata, tutto si è capovolto.
Fred è ritornato l’amico di sempre, niente più baci. Ad eccezione, di quella conversazione isolata -lontano da George e Lee- a King’s Cross.
« Stai scegliendo? »
« No, ma lo stai facendo tu. »
« Sei cambiata. »
« Essere maggiorenne ti ha dato allo testa. »
« Lo ami? »
« Io non amo e non scelgo. »
« Vuoi dirmi che non finirai a letto con il mio gemello? La vedo dura reggere questa finta. » Un tono ironico nella voce. « So che tornerai, ne sono certo. »
« Preferisco rimanere sola. »
Non c’è tristezza in quell’abbandono, in quella fine. In fondo, non è mai cominciata, no?


VI. Imparare ad amare
E’ una donna, la scuola non è più una routine di tutti i giorni.
Loro non sono più un’abitudine mattutina, pomeridiana e serale.
La sera è rinchiusa nel suo appartamento a Diagon Alley, poco distante dai Tiri Vispi.
Non ci ha fatto nemmeno un salto, ha intravisto da lontano la folla di gente curiosa. Due teste rosse si sono fatte largo tra i ragazzini eccitati, e con orgoglio hanno mostrato tutto ciò che era disponibile il primo giorno di apertura.
Un pomeriggio è finita davanti l’entrata, si è scontrata con Verity ed è scappata via. Non si è voltata, timorosa di poterlo vedere.
Ha passato tre mesi a domandarsi perché sia stata scelta per intraprendere questa strada e per soffrire.
Le parole di entrambi hanno continuato a rimbombare nelle orecchie per tutta la notte, lasciandola sveglia a tormentarsi per la decisione che avrebbe dovuto intraprendere più di tre anni fa.
Si è addormentata alle prime luci dell’alba.


VII. Viva
Se avrebbe mai dovuto spiegare cos’è l’amore, probabilmente avrebbe risposto con “ L’amore è amare ed essere ricambiati allo stesso modo”.
Se avrebbe mai dovuto spiegare cos’è la passione, probabilmente avrebbe risposto con “ E’ il completarsi con qualcuno”.
Se avrebbe mai dovuto rispondere alla domanda “ Si può amare due persone contemporaneamente?”, probabilmente avrebbe detto “ Si, io lo so bene”.
Per anni ha avuto la risposta davanti gli occhi, ha provato, sentito,  e gustato il sapore di quell’amore. Non è stato semplice, proprio perché la difficoltà non era nello scegliere, ma nel volere.
Adesso, riesce a comprendere il motivo di quella miriade di emozioni e di quel vuoto nella pancia.
Se non c’è uno non ci può essere l’altro.
« Te l’avevo detto che saresti finita qui. »
« Lo so, George. » Lo guarda, un piccolo sorriso sincero e genuino sulle labbra.
« Sono contento che tu abbia compreso il messaggio che ti ho inviato, anche se ti credevo più perspicace. Ci hai messo troppo tempo per capirlo. » Una risata, placata da un colpo ben assestato sulla spalla di lui. « Fai male, Johnson! »
« Meglio! E comunque, non costringermi ad andare da Fred e lasciarti! »
« Ma tu non puoi scegliere, Angie. » La imprigiona in un abbraccio, ridacchiando. « Ormai, sono tuo. »
« Non dimenticarti del gemello più bello! » Un rumore di passi dietro la porta della camera, dove sono rinchiusi da almeno un’ora.
« Questo non significa che dobbiamo fare sesso a tre, fratello! »
« In effetti, non sarebbe una cattiva idea! »
 

 




Spiegazioni varie ed eventuali:
La one shot è una "raccolta" di momenti tra i tre, i due gemelli innamorati di Angelina e decisi a farla "scegliere".
E' divisi in diversi anni, eccoli qua:
Prima parte: Conversazione tra Fred e Angelina subito dopo l'attacco dei Dissenatori durante la partita, in cui Harry viene colpito.
Seconda parte: Primo bacio tra George e Angelina, durante un'uscita ad Hogsmade. L'anno in cui accade è il quinto per entrambi.
Terza parte: Natale del quinto anno per Fred e Angelina ad Hogwarts, dove accade l'inevitabile.
Quarta parte: Conversazione tra George e Angelina, dopo l'accaduto con Fred. 
Quinta parte: Breve riassunto della fine del sesto anno dei tre, lieve spiegazioni di come è andata avanti "storia non ufficiale" tra Fred e Angelina, messa da parte dopo la morte di Cedric Diggory e conclusa all'inizio dell'ultimo anno ad Hogwarts .
Sesta parte: Pensieri di Angelina dopo la conclusione dei M.A.G.O. nel periodo in cui comincia a lavorare al Ministero della Magia e il tormento del dover "scegliere" tra i due la uccide.
Settima parte: Racconto di Angelina in cui spiega come abbia accettato l'amore che prova per entrambi, e che adesso non la uccide più, ma le ha fatto capire che non può vivere senza uno dei due. 
Accenno di inizio relazione con George, dove viene spiegato come non abbia scelto ma sia arrivato a destinazione il messaggio del ragazzo. Breve apparizione di Fred alla fine, in cui si mostra ben disposto a vederli insieme, nonostante ciò che sia rimasto tra Angelina e lui è una semplice amicizia.




 
  
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