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Autore: Virgola4869    31/08/2015    5 recensioni
Aoko è disposta a far tutto pur di catturare Kid, anche a diventare una ladra.
Con l'aiuto della ex ladra parigina riuscirà nel suo intento?
Kaito si trova ad affrontare una volta per tutte l'organizzazione, che ha acquisito un nuovo membro.
Intanto nella vita di tutti i giorni la normale quotidianità di Saguru, Akako, Kaito e Aoko viene sconvolta da un nuovo arrivo...
Kaito e Aoko riusciranno finalmente a capire ciò che provano?
Questa è la storia di Kaito Kid e la Phantom Lady!
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akako Koizumi, Altro Personaggio, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Saguru Hakuba
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Il gioco delle biglie

 

Era una fredda mattina e gli studenti dell'Ekoda high school anziché sostare nell'ampio cortile, com'era di consuetudine fare, si riversavano nelle aule per scaldarsi con il tepore che emanavano i termosifoni. Nella classe di Kaito l'argomento del giorno era il ritorno della Phantom Lady: c'era chi fantasticava sulla sua identità, chi era gelosa della bellezza della ladra e chi, come Kaito, se ne stava in disparte a leggere tutte le notizie sul furto, senza saltarne neanche una.
- Hai sentito la notizia?
Kaito sobbalzò e si trovò il volto raggiante della sua migliore amica a pochi centimetri di distanza. Logicamente arrossì e si ritrovò a balbettare.
“ Ma Kaito, insomma! Due volte in meno di 24 ore, riprenditi!”
- Anche se non volessi ne parlano tutti, ma perché sprizzi felicità da tutti i pori?
La liceale si sedette al suo posto e si passò una mano tra i capelli rivolgendo all'amico uno sfavillante sorriso.
- La Phantom Lady mi sta simpatica, tutto qui.
L'insegnante entrò in classe e batté la mano sulla cattedra per catturare l'attenzione di tutti. Da dietro di lei apparve una ragazza con i capelli mori. Spostò il suo sguardo su tutti i ragazzi, si soffermò su Aoko, alla quale rivolse un ghigno, per poi osservare Kaito e tramutare la sua espressione in un sorriso.
- Ragazzi vi presento una vostra nuova compagna: Rosannah Veyrid! Se vuoi ci sono due posti liberi, quello vicino ad Hakuba o...
La ragazza non prese ordini dalla professoressa e si sedette vicino al ragazzo dai capelli corvini e gli occhi azzurri, che le si era presentato come Kaito Kuroba. La lezione continuò calma, con tutti gli studenti che continuavano a fissare i movimenti della nuova arrivata, Rosannah era proprio sexy. La campanella suonò la fine delle lezioni e tutti gli studenti si riversarono sul banco della nuova arrivata.
- Da dove vieni?
- Sei fidanzata?
- Che strano nome che hai!
La ragazza si alzò dalla sedia e si mise a sedere sopra il banco, poi accavallò gambe provocando molti sguardi perversi dei ragazzi, l'unico che non sembrava interessato era Kaito, che le andò vicino senza darle particolare attenzione, ma lei gli rivolse un occhiolino e gli sussurrò all'orecchio.
- Sei fidanzato per caso?
Il ragazzo arrossì e dissentì. Dal nome e dall'accento doveva essere per forza americana, però aveva dei lineamenti giapponesi che la rendevano molto intrigante.
Intanto i compagni avevano assistito alla scena e li stavano canzonando.
- Veyrid e Kuroba! Veyrid e Kuroba!
- No, ragazzi...- li fermò la ragazza mora e per un attimo Kaito la benedì , poi però sorrise maliziosamente- Il mio cognome si pronuncia Veraid!!!
I compagni ricominciarono a canzonarli e Aoko, che era stata contenta dell'arrivo della nuova arrivata fino a quel momento, si sentì le guance infiammarsi e dalle orecchie uscire fumo, sbatté un pugno sul banco e attirò l'attenzione di tutti.
- Attento Kuroba, che Nakamori è gelosa!
La liceale non aspettò altro e uscì dalla classe. Kaito stette per rincorrerla, ma una stretta sulla spalla lo fermò. Era un ragazzo biondo, che lo superò e gli rivolse uno sguardo rassicurante.
- Vado io.
- Grazie Hakuba!

 



- Aoko aspetta!
- Saguru, lasciami stare!
Il ragazzo biondo sospirò e continuò a correre fino a che lei esausta si fermò. Le offrì un po' dell'acqua che aveva in cartella con sé e le scompigliò un po' i capelli.
- Non devi essere gelosa di quella, tu e Kaito avete un legame troppo forte per essere rotto così facilmente! In più voi due siete fortunati, siete una coppia che fin d...
- IO E KAITO NON STIAMO INSIEME, LUI PUÒ FARE QUELLO CHE GLI PARE, OK?
Saguru restò a bocca aperta, doveva essere molto stressata per rispondergli così. Decise di lasciare l'argomento gelosia e parlare un po' di sé.
- Sai, a me piace tanto Akako, ma lei non mi si fila, per me è molto doloroso, sai? A lei piace Kaito... per fortuna che oggi non era in classe, altrimenti a quella Veyrid gliene avrebbe fatto passare di tutti i colori.
Entrambi risero di gusto, non avevano mai parlato insieme di questioni personali. Saguru, infatti, ogni qual volta le rivolgesse parola, tirava sempre fuori l'argomento Kid. Quel giorno non fece eccezione.
- Cosa ne pensi della Phantom Lady, per te è la fidanzata di Kid?
- NO!!!... c-cioè... n-non c-credo...s-si è fatto tardi, devo andare...


- Allora, cosa ne pensi?
La donna alzò le spalle e inspirò una boccata di fumo emessa dal suo interlocutore.
- È troppo presto per poter giudicare.
Si accese una sigaretta anche lei e fece finta di essere disinteressata all'argomento.
- La tua opinione per adesso è...
- Sì, si somigliano, ma non è lui!
Non l'aveva convinto, si vedeva, ma che poteva fare altrimenti?
- Continua il tuo lavoro, dobbiamo essere sicuri.
- Forse scoprirò di più andando da lei.


Aoko si preparò per l'incontro delle 4 con Kid. Voleva un veicolo con cui potesse facilmente andarci, ma che non facesse scoprire a nessuno la sua vera identità. Una bicicletta andava più che bene, ma la sua era rotta e facilmente riconoscibile. Forse inventandosi una scusa avrebbe dovuto chiedere consiglio a Kaito? No, con lui ci aveva litigato e non intendeva parlargli. Per fargli un dispetto avrebbe potuto usare la sua di bicicletta, però era troppo da maschio. Alla fine optò per andare nel garage del vicino di casa e farsi venire l'ispirazione.
Il posto profumava di gelsomino, c'erano piante esotiche ad ogni angolo. C'era parcheggiata la macchina di Jii e vicino a questa era chiusa un'altra saracinesca. Da piccola le piaceva fantasticare su cosa ci fosse al di là di questa, ma ogni volta che tentavano di avvicinarsi suonava un allarme e se provava a toccarla si prendeva una piccola scossa. Sulla parete opposta invece era posizionato un tastierino tutto decorato con dei fiori, con scritto sopra PL, a cui non aveva mai dato importanza.
PL...
Pl...
P...L...
Phantom Lady!!!!!
Di sicuro era una coincidenza che quelle fossero le iniziali, anche perché non le aveva mai notate, forse la sua era solo soggezione... o forse no?
D'altronde cosa ci poteva fare un tastierino con scritto il nome di una ladra parigina nel garage del suo vicino di casa? E poi, se pure fosse stato quello il significato delle iniziali, sul tastierino c'erano dei numeri, non delle lettere! Forse ogni lettera andava abbinata a un numero, secondo il posto che aveva nell'alfabeto. Tentò, ma il codice era errato, così stette per rinunciare...
Nell'alfabeto francese la j e la k erano raramente usate, forse andavano saltate quando si contava?
Credeva di avere la soluzione in pugno, ma anche quel codice era sbagliato.
Uffa...
Un messaggio del padre le arrivò al cellulare; le diceva che nel pomeriggio sarebbe andato in questura e sarebbe tornato tardi.
Cellulare...
Tasti...
Un'idea le balenò nella mente, ecco qual'era il codice!
Cominciò a digitare i numeri: 74268665239.
Sui cellulari ogni numero equivaleva a 3\4 lettere.
Scattò un meccanismo segreto e Aoko si ritrovò davanti una bellissima Ducati nera. Aveva perfino il navigatore, nonostante fosse vecchia.

Flashback

Kaito le aveva appena dato la brutta notizia: sua madre, aveva deciso di andare a vivere a Los Angeles e lasciarlo da solo a Tokyo, per di più all'età di soli 13 anni! Aoko era andata subito da Chikage e le aveva chiesto il perché.

- Vedi, tutti hanno bisogno di essere prematuri, chi in un modo, chi in un altro: Kaito deve imparare a cavarsela da solo. Nel tuo caso, Aoko cara, io so che tu sarai una grande motociclista, quindi vieni che ti insegno.

La donna aveva preso in braccio la ragazzina e le aveva spiegato ogni singolo comando della sua bellissima Ducati, gliela aveva perfino lasciata guidare.

Il giorno dopo la donna era partita e della moto non ce n'era stata più traccia.

 

“ Ecco dov'era finita! Pensavo l'avesse portata con sé in America”
Aoko, non stette più di un minuto a pensare al perché di quella password, indossò subito la tuta da motociclista della Phantom Lady, si mise la parrucca bionda ( le bende, meglio di no, avrebbero dato troppo nell'occhio) e partì a tutta birra col suo nuovo veicolo. D'altronde finché Chikage non l'avrebbe rivendicata lei era l'unica capace di guidarla, di conseguenza poteva considerarsi sua.
Nella fretta non si accorse che un'ombra misteriosa aveva appena chiuso il passaggio segreto e emesso un riso maligno.



- Allora, stavo pensando di insegnarti il trucco delle colombe.
Oggi Aoko aveva soperto una cosa: niente convenevoli con Kid, al contrario di come appariva al pubblico, andava subito al dunque. La ragazza avrebbe dovuto imparare dal suo nuovo sensei dei trucchi che avrebbero facilitato ad entrambi i furti.
Kid le spiegò ogni singola mossa da fare, ma lei continuava a guardarlo con gli occhi a forma di punto interrogativo. Il mago dovette sospirare e incitarla a provare.
- Ok, ma io da dove le faccio uscire le colombe?
Lo sguardo del ragazzo tramutò: da ladro gentiluomo e cortese a liceale che aveva una ragazza promettente davanti. Sì, il suo era uno sguardo da Kaito Kuroba.
Aoko avvampò, conosceva quegli sguardi pieni di malizia e non le piacevano affatto!
- Dalla scollatura NO!
- E dai, lo sai come dice il proverbio: se hai le olive fai l'olio, no?
- Non l'ho mai sentito.
Alla fine la giovane cedette e prese delle colombe. Girò su sé stessa e queste scomparirono. Ora arrivava la parte più difficile, farle riapparire. Kid le ririvolse un'occhiata e lei si fece coraggio: se voleva la guerra e guerra sia!
Si avvicinò lentamente al ragazzo ancheggiando, lui fece per chiedergli cosa volesse fare, ma lei lo zittì mettendogli l'indice sopra le labbra. Kaito tentò di non far vedere il rossore sulle guance, poi lei cominciò il suo conto alla rovescia.
- Tre... due... uno...
Data la vicinanza fra i due quando le colombe uscirono dalla tuta della ladra andarono tutte addosso a Kaito. Aoko scoppiò a ridere, ma quando uscì l'ultima colomba si sentì tirare una manica della tuta e si ritrovò stesa a terra sopra di Kid. Ora erano entrambi stesi sul pavimento, uno sopra l'altro.
I loro visi erano così vicini che quasi si toccavano, mentre i loro corpi si erano incastrati in una posizione molto sconveniente e imbarazzante. Kaito si disse di stare calmo e di incitarla ad alzarsi.
“ Ma voglio davvero che si stacchi da me?” La risposta era chiara, e a quel pensiero avvampò...
Si stava innamorando della Lady?
Aoko aveva letteralmente preso fuoco, si sentiva le gambe molli e non riusciva fare nessun movimento. La sua missione era sedurre Kid, ma non essere sedotta a sua volta.
“ Questo è il ladro che prende in giro tuo padre da anni!” si ripeté in testa “ Lui lo odia, e anche tu, quindi ora alzati e scopri la sua identità!”
Il cellulare di Kaito squillò ed entrambi furono risvegliati da quel brutto sogno.
- Ehm...io... i-insomma d-dovrei rispondere...
- M-ma certo!
Si staccarono e il mago si avviò verso quel maledettissimo aggeggio che li aveva interrotti, ma una volta preso in mano questo smise di squillare.
“ Chissà chi era?”
Un lampo di genio gli venne guardando il retro del telefono dove era posizionata la sim, quindi la prese e la diede alla Lady.
- Dobbiamo tenerci in contatto in qualche modo non credi?- vedendo poi il rossore sulle guance della ragazza si affrettò ad aggiungere- N-nel s-senso... per i furti!
- M-ma certo, per i furti!
Si diedero entrambi le spalle per nascondere l'imbarazzo, poi lui si diresse verso la porta.
- C'è qualche cosa in particolare che vuoi usare per questi furti?
- Le biglie!


Era un giovedì mattina molto promettente. Le prime due ore sarebbero state di algebra, poi altre due di filosofia e infine inglese, niente di più interessante. Sarebbe stato perfetto se non per due cose:
1- il nervosismo dovuto al furto che avrebbe compiuto quella sera.
2- la presenza ripugnante di Rosannah che ci provava con tutti.
Sfortunatamente il suo obiettivo preferito era Kaito. Lo stava stuzzicando anche ora, anche dopo l'arrivo dell'insegnante.
- Ehi com'è quella faccia?
Aoko smise di guardare la sua “rivale” e si accorse che Kaito non stava filando nessuno, se non lei. Le venne un impulso improvviso di sorridere.
- Credo che oggi mio padre riuscirà a catturare Kid, sai ha mandato un biglietto con scritto che lui e la Lady ruberanno oggi stesso una pietra fatta di quarzo morione, il quale ha un peso specifico pari a una biglia ogni millimetro quadrato... ora non ricordo bene...
Kaito si meravigliò di quante cose la ragazza sapeva sulla mineralogia e decise di stare al gioco e di dimostrarle che neanche lui non era da meno.
- Viene spesso chiamato quarzo affumicato, per il suo particolare colore e si trova soprattutto in occidente, per esempio quello che Kid ruberà è stato estratto da una cava in Russia e lavorato da un esperto in Europa.
- Wow, quante cose sapete!
Ad interrompere la loro piacevole discussione era stata la mora. Una disgraziata matita capitò fra le mani di Aoko, che subito si ritrovò spezzata in due. Rosannah non ci fece caso e prese Kaito per il mento e lo avvicinò a lei.
- Ti va se stasera usciamo insieme, carino?
- Scusa, ma ho da fare e proprio non posso.
Il cuore di Aoko, che alla domanda della mora si era fermato, riprese a battere e si sentì come se avesse vinto una sfida sul campo personale. Forse Kaito tutto sommato non era attratto dalle ragazze più desiderate. Si lasciò scappare un sospiro e riprese a seguire la lezione.


Il museo dov'era esposto il quarzo era a pianta circolare e con una grande vetrata al primo piano. C'erano molti condotti di aerazione, da cui i ladri sarebbero potuti entrare, di conseguenza erano tutti controllati da poliziotti.
Kaito e Aoko, che avevano accettato l'invito dell'ispettore ad assistere alla cattura di Kid e della sua assistente, si trovavano nel bel mezzo della stanza dell'esposizione, davanti al loro obiettivo.
- Oggi me lo sento, sarà il giorno dell'incarcerazione di Kid!
Ginzo aveva posizionato telecamere, gabbie e gas anestetizzanti per tutta la sala. Per non parlare del congegno a peso che sarebbe scattato se la gemma preziosa fosse stata presa dal piedistallo. Insomma era un furto impossibile!
Aoko aveva ricevuto un messaggio da Kid che le spiegava cosa fare una volta che tutti gli agenti si fossero addormentati, il problema era che ognuno possedeva una maschera antigas, da utilizzare in caso di emergenza.
“ Li devo distrarre in qualche modo” pensò la liceale.
Cominciò a muoversi senza senso e poi cadde per terra fingendosi svenuta. Kaito approfittò di quei pochi secondi di distrazione per far aprire una pallina di gas anestetizzante e far assopire i poliziotti.
I ladri si cambiarono, non prima di aver rotto le telecamere lanciandoci contro delle biglie.
- Io mi occupo della teca, tu degli agenti che si svegliano.
Kaito si avviò verso la gemma e per eludere il congegno a peso sostituì la massa della pietra con delle biglie; l'idea gliela aveva data Aoko ed effettivamente funzionava.
La Lady, invece, stava spargendo le palline di vetro per terra per far cadere tutti gli agenti una volta che avrebbero ripreso i sensi. Da furto impossibile era diventato per loro facile come giocare con le biglie.


Aoko era stremata e, una volta arrivata a casa, si precipitò nella sua camera per sprofondare fra le coperte. Era stata una giornata fantastica, prima aveva visto Kaito rifiutare Rosannah, poi lei e Kid avevano compiuto un furto insieme e lui cominciava a fidarsi seriamente di lei. Il mago le aveva chiesto il perché usare proprio le biglie, fra tanti altri oggetti utili, lei aveva semplicemente alzato le spalle, ma in realtà c'era un motivo più che preciso.
Quando era piccola suo padre aveva sempre da fare, doveva sempre andare a lavoro, rincorrere Kid e tornare a casa sconfitto. Con la madre giocava sempre con le palline di vetro per ingannare l'attesa, ma una volta morta, Aoko rimase sola e prese ad odiare con tutto il cuore il ladro che non permetteva mai al padre di stare con lei e di giocare con lei. Ora però lei era riuscita a rigiocarci, e con uno scherzo del destino, proprio con quel ladro. Eppure ora, il sentimento di astio e odio che aveva provato nei suoi confronti la prima volta che si era travestita da ladra si era affievolito e quelle piccole biglie le avevano fatto capire che stava mentendo a sé stessa dicendo che il nuovo sentimento che stava nascendo nel suo cuore non era amore.


- Goditi questi giochini, perché presto si scatenerà l'inferno!

Nota d'autrice:
Questo capitolo è un pochino più lungo del precedente.
Chi sarà questa Rosannah, secondo voi?
E chi saranno quei due individui e a chi si riferiscono?
A chi è rivolta l'ultima frase?
Questi punti interrogativi verranno probabilmente risolti solo alla fine della ff. ( e già, vi tocca leggervela tutta per scoprirlo XD)
Ditemi se ho fatto innamorare troppo presto i protagonisti! 
Nel prossimo capitolo introdurrò Akako e metterò più in rilievo il personaggio di Hakuba.
Grazie a tutti quelli che hanno letto la mia fic, che l'hanno recensita e inserita fra le preferite, seguite e ricordate.

   
 
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