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Autore: kairifenicia96    31/08/2015    4 recensioni
// Spin off di "Inazuma Eleven: tutto ricomincia!" spero vi piaccia
Ormai era passato del tempo e i giocatori della Raimon erano tutti diplomati, adesso frequentavano lo stesso liceo.
Arion era partito in America insieme a Silvia per raggiungere i genitori, dopo quasi due anni lui torna in Giappone...
Cosa avrà spinto quest'ultimo a tornare? Riuscirà ad affrontare con la vecchia Raimon un nemico ancora peggiore del Quinto Settore e tutto ciò che hanno passato?
Scopritelo in questa storia!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoi Sorano, Mark/Mamoru, Matsukaze Tenma, Nelly/Natsumi, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Inazuma Eleven Saga'
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Un passo verso il futuro
 
Capitolo 1: Prologo
 
Ormai era passato del tempo e i giocatori della Raimon erano tutti diplomati, adesso frequentavano lo stesso liceo, tranne Arion.
Arion infatti partì con sua zia Silvia per l’America, raggiungendo i genitori, ciò rattristì la squadra ma il giovane promise che si sarebbero rivisti.
Quasi due anni erano passati da allora…
 
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Un ragazzo lasciò l’aereoporto, ormai era tornato in Giappone, era tornato a casa.
Aveva la pelle leggermente abbronzata, dei capelli castani con una stramba acconciatura che ricordava il movimento del vento, occhi azzurri quasi sul grigio, alto e robusto.
Indossava una giacca nera con sotto una maglietta bianca, dei pantaloni neri, con scarpe sportive ed aveva un sorriso sulle labbra.
“Finalmente…sono a casa!” disse il ragazzo sorridendo raggiante, prendendo i bagagli e correndo nel campo al fiume.
Quel luogo era il suo posto d’allenamento dopo la scuola, sin da piccolo si allenava lì e ai tempi della Raimon ci si allenava con Jp, il suo inseparabile amico.
Si chiedeva se i ragazzi fossero ancora tutti insieme, sarebbe bello giocare a calcio con loro come ai bei vecchi tempi.
Fu in quel momento che pensò ad un piccolo particolare, un particolare piuttosto importante….dove sarebbe andato a vivere?
Sua zia Silvia infatti era in America insieme ai suoi genitori e la voglia di tornare nella città in cui è cresciuto non gli ha fatto pensare a dove poter soggiornare.
“Accidenti!” urlò Arion correndo con le valigie in mano per tutti gli alberghi della città, purtroppo accettavano prenotazioni e il giovane non poteva aspettare, quindi si ritrovò a vagabondare per la città da solo.
 
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“Riccardo!” lo richiamò Victor col solito tono freddo, i due erano rimasti all’istituto più a lungo del previsto a causa di un progetto scolastico, i due infatti erano ancora con la divisa scolastica.
“Victor, che c’è?” chiese Riccardo preparandosi psicologicamente a sentire l’ex-attaccante della Raimon lamentarsi per il progetto scolastico, infatti quest’ultimo non voleva nemmeno prendervi parte ma secondo Riccardo sarebbe stato utile a migliorare la media scolastica.
“Continuo a dire che non mi va giù che tu abbia deciso per me! Non ne ho bisogno!” brontolò Victor mentre l’amico scoppiò a ridere, cercando di calmarsi per poter rispondere.
“Ti ricordo che hai promesso a Vladimir che saresti stato promosso senza essere rimandato in nessuna materia, ricordi?” disse Riccardo mentre l’ex-attaccante sbuffò, ricordava perfettamente quella dannata promessa, il piano malefico che il fratello maggiore e l’amico avevano studiato nei minimi particolari per riuscire a migliorare i suoi voti, l’avevano fregato per bene.
“Voi siete dei vili ricattatori” disse Victor ormai rassegnato mentre l’altro faceva segno della vittoria con la mano destra, venendo notato dal ragazzo e quindi scappare dalla sua furia, mentre Jade e Skie osservavano i due ragazzi.
“Si divertono nonostante tutto” commentò Jade divertita, mentre mise le mani sui fianchi e osservava la scena che le si parava davanti.
“Già, ma sono sicura che sentono la nostalgia di quando giocavano tutti insieme a calcio” disse Skie sistemandosi i suoi lungi capelli azzurri, legati a coda di cavallo.
“Skie, stai ripensando ad Arion, vero?” chiese Jade all’amica, notandola nostalgica, quest’ultima credeva ancora che l’amico sarebbe tornato, mantenendo la sua promessa, ne era certa…
“Manterrà la promessa, ne sono certa” disse Skie ancora speranzosa, l’amica a quel punto sospirò, pensava fosse inutile che la ragazza continuasse ad illudersi, si faceva soltanto del male.
“Skie…non puoi continuare a pensare che lui possa tornare, ormai tutti ci hanno rinunciato a questo miracolo…non puoi di certo pensare che Arion Sherwind sia per le strade della città a morire di fame o di sete perché è tornato da solo in Giappone!” disse Jade all’amica che sospirò sconsolata, non avrebbero mai immaginato che in un certo senso le cose fossero effettivamente così.
 
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“Sto morendo di fameeee” si lamentò Arion ormai stanco di camminare per la città, forse avrebbe fatto bene a portare un adulto con sé oppure di prenotare prima di partire, almeno non sarebbe stato in quella situazione complicata.
Cosa avrebbe potuto fare? Non aveva un posto dove stare, era affamato e non aveva incontrato nessuno che conoscesse per la città.
Ormai era rassegnato, infatti si sedette in una panchina nelle vicinanze, sospirando pesantemente.
“Non era così che immaginavo il mio soggiorno in Giappone..” borbottò scoraggiato Arion guardando un punto imprecisato del marciapiede, sentì dei passi che si avvicinavano a lui, probabilmente era soltanto un caso pensò il ragazzo e quindi non ci diede peso.
“Arion, è bello vedere che sei tornato!” disse una voce familiare, fin troppo familiare per il ragazzo che infatti alzò lo sguardo verso la fonte della voce e fu felice di rivederlo.
“Allenatore Evans! Quanto tempo!” disse Arion con tono entusiasta mentre si avvicinò all’adulto che sembrava anche lui felice di vederlo.
“Arion, che ci fai qui da solo? Silvia o i tuoi genitori non sono con te?” chiese Mark guardandosi intorno in cerca dell’adulto che l’avesse accompagnato.
“No, sono venuto qui in Giappone da solo…” rispose Arion guardando l’uomo e preparandosi ad un eventuale rimprovero.
“Capisco…puoi stare a casa mia se vuoi, almeno finchè non trovi un posto dove stare ovviamente”  suggerì Mark sorridendogli, mentre il ragazzo lo guardò sorpreso e pieno di gratitudine per l’adulto.
“Davvero? Grazie mille allenatore Evans!” disse Arion felice, mentre si sentì il suo stomaco brontolare, l’uomo scoppiò a ridere ed a sua volta si unì il ragazzo a ridere insieme a lui.
“Andiamo a casa e mangiamo qualcosa, inoltre mi occuperò io di iscriverti a scuola, ricorda che hai bisogno di un adulto per l’iscrizione” disse Mark mettendosi in cammino con il ragazzo che annuì, sapeva che aveva fatto un imprudenza a venire da solo in Giappone, ormai però la frittata è fatta..
“Dovremo mangiare la cucina di sua moglie…vero?” chiede Arion sospirando, sapeva già la risposta che avrebbe dato l’allenatore.
“Si Arion, ricordi il motto, vero?” chiese Mark guardandolo divertito, mentre quest’ultimo sorride e annuì.
In questa casa si mangia e si sta zitti, basta pensare che sia tutto buono” rispose Arion sibilando le parole usate tempo fa dall’uomo, scoppiando in una fragorosa risata.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
 
Salve a tutti!!
Oggi ero ispirata ed ho pensato di fare questa fan fiction con protagonista il nostro caro Arion che torna in Giappone, spero vi piaccia!
 
Capitolo 2: Il primo giorno di scuola!
 
ALLA PROSSIMA!!!!
 
Kairifenicia96
   
 
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