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Autore: Zanexd22    31/08/2015    6 recensioni
“T-ti prego Vermouth… aiutami… Cosa devo fare? Cosa devo fare quando…il mondo intorno a me collassa?” Gli tremava la voce.
“Bene Shinichi…quando il mondo collassa e i giorni si riempiono di oscurità, hai due possibilità: o cerchi di scappare, o altrimenti impari a vivere in questa oscurità. Ebbene, Cool Guy? Nel tuo cuore è già arrivato l’odio? Riuscirai a controllarlo…o verrai sopraffatto? Il tuo cuore puro è stato rovinato per sempre…che cosa pensi di fare?”
[Tratto dal cap. 3]
Gin disse, con tono freddo e distaccato:
“Allora, fottuto detective da quattro soldi, ora ci dirai cosa vogliamo sapere, in un modo o nell’altro: chi è Sherry, che aspetto ha e perché non ricordiamo assolutamente nulla di lei!!”
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In un futuro dove l'amicizia non conta più nulla e dove è l'odio a dominare nei cuori. In un futuro dove un detective ha subito troppo per poter ancora amare. In un mondo dove il tuo nemico più grande è costituito da te stesso. In un mondo collassato, dove ciò che avevi imparato a conoscere non c'è più. Questo è When the world collapses.
Genere: Angst, Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti, Vermouth | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 3: Matrimonio d’odio
 
Era lì. Immobile e fiero, davanti al portone d’ingresso. Stessi capelli color corvino, stessa corporatura, stesse emozioni. Shinichi Kudo era entrato nella Chiesa, soffermandosi sul portone d’ingresso. Inizialmente Ran non capì il perché, poi si accorse che non era stata degnata di uno sguardo, Shinichi era rivolto all’indietro. Ah, già, ora aspettava Shiho Miyano, la sua “co-inquilina”. Lo aveva pensato con un tono estremamente acido, vergognandosene, lei stava per sposarsi, non poteva perdere tempo a essere gelosa di quella che poteva essere la ragazza del suo ex. La vista di Shinichi portò anche molti spiacevoli ricordi: la menzogna, la fuga, lo sparo. Delle calde lacrime cominciarono a scendere sulle sue guance, attirando l’attenzione dello sposo e del prete (ma a far sposare sono i preti? Io e Zane siamo atei, lo ignoriamo completamente nd Ai).
“Signorina, tutto bene?”
“Si, mi scusi, è l’emozione”. Questa forse era la più grande bugia che avesse mai detto, mentire davanti al proprio futuro marito sui suoi sentimenti. Comunque, bastava dire sì, e sarebbe tutto finito.
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Appena aperta la porta, non aveva fatto in tempo a vedere Ran e lo sposo, che era stato chiamato a gran voce da Shiho, che si raccomandava di non farsi vedere da Ran. L’ex detective ignorò il consiglio, dicendole che probabilmente non era stato neppure intravisto, immaginando Ran completamente presa dal matrimonio, tranquillizzando Shiho e invitandola ad andare a sedersi. La prese per mano (che romantico! Fosse veramente così nd Ai) e la accompagnò al posto vicino al Dottor Agasa. Il simpatico vecchietto e il detective Kogoro salutarono i giovani calorosamente, affermando che nessuno di loro due era arrabbiato con Shinichi. Quest’ultimo si tranquillizzò molto, cominciando a pensare che forse anche a tutti gli altri era passata l’arrabbiatura iniziale. Ora, a loro due bastava girare la testa e dare un’occhiata ai due sposi.
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Ran non riusciva a pronunciar parola. Era immobile, e gli invitati cominciavano a farsi dubbiosi. Non che dubitasse della risposta che doveva dare, ma la visione dell’ex fidanzato la fece andare in ansia. Lo vedeva lì, seduto accanto al padre e a Shiho, chiacchierare con gli altri senza farsi problemi, come se non fosse ad un matrimonio. E poi, la infastidiva la visione di Shiho accanto a Shinichi. Quella ragazza era comparsa dal nulla, causando solo problemi e allontanando l’ex-detective da lei, tanti anni fa. Smise di pensare a ciò, concentrandosi sul fatto che forse la sua era gelosia. Gelosa di una come Shiho??(Che problemi ho, Ran?? Ah, sì, ora ricordo…ti ho separato dal tuo Shinichi facendolo tornare bambino e l’ho fatto interessare a me…nd Ai). Lei era Ran Mouri, la ragazza migliore di tutte, la invidiavano all’università perché era gentile, bella e dolce. E invece no, Kudo aveva preferito una come Shiho. Ferma, ferma, ferma: si stava di nuovo comportando da gelosa. Si stava sposando, questo non era il momento, né il luogo adatto per far certi pensieri. Ma fu tutto inutile. Manifestò la sua rabbia urlando e indicando il detective.
“Tu! Va’ al diavolo, capito?” E poi, indicando Shiho, “E anche tu!! Ti ho detto che dovevi venire solo te!!”.
Era furiosa. Cominciò a piangere cadendo fra le braccia dello sposo, che si era prestato subito a soccorrerla e a calmarla.
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Shinichi e Shiho erano avviliti e sorpresi; non tanto per lo sposo, immaginavano si trattasse dell’agente della CIA Heisuke Hondo, cresciuto molto dal loro ultimo incontro, e senza occhiali; ma per la reazione di Ran. Shinichi cadde velocemente in depressione; davvero poteva causare quell’effetto sulla gente?? Tutti gli invitati li stavano fissando, e Shiho era visibilmente vergognata. Il detective stava per scappare via, sotto lo sguardo di tutti, quando una mano lo fermò. Shinichi aveva la vista appannata a causa delle lacrime che gli stavano rigando il volto, ma riuscì a distinguere il detective Kogoro Mori.
“Non farlo, ragazzo. Così, riapriresti le ferite dentro i cuori di molti, che ti considererebbero un codardo. Affronta la situazione…solo tu puoi calmare mia figlia. Io ci ho provato, ma non è servito a niente. Lei non conosce tutta la storia, dovresti spiegargliela, e fare in modo che il matrimonio continui. Sii forte.”
Shinichi girò la testa, guardò Shiho fare un cenno d’approvazione, e si alzò in piedi, cacciando le lacrime. Non si sarebbe fatto sconfiggere dai ricordi, non quel giorno, almeno. Fece un gran respiro che si udì in tutta la Chiesa, visto che gli invitati erano ammutoliti. Infine, cominciò a parlare.
“Buongiorno a tutti. Io non so chi siate voi: persone che conosco, ex-amici, o altre di cui ignoro l’identità. Ma non dovreste giudicarmi per ciò che è successo cinque anni fa, tanto meno per quello che sta accadendo oggi. Perché sono cambiato. Non avevo intenzione di combinare tutto questo casino al matrimonio di quella che vorrei considerare ancora la mia migliore amica. Sono venuto qui a Tokyo semplicemente perché volevo rincontrare tutte le mie conoscenze, distruggere quegli oscuri ricordi che mi torturano da anni, e non ce l’avrei fatta senza l’aiuto di Shiho, la migliore amica che potessi desiderare in un momento così. Ti prego Ran, dimentichiamo tutto ciò che abbiamo passato, così potrai proseguire con il matrimonio.”
Tutti erano rimasti interdetti. Non fu pronunciata mezza parola per due lunghissimi minuti. Ran stava ancora piangendo, bagnando inevitabilmente il bellissimo vestito bianco da sposa della madre. La sua mente era confusa…dare o no una possibilità all’ex-detective (ed ex-fidanzato)? Quando notò però che Shinichi per tutta la durata del discorso aveva tenuto stretta la mano di Shiho e lo stava ancora facendo, cambiò velocemente opinione. Non sapeva se era stata la gelosia a farle fare questo. Ma quando si ricordò che aveva notato che era stato il padre a consigliarlo, la scelta che voleva prendere diventò definitiva. Non ci credeva, non voleva che su padre si facesse abbindolare da lui. Cosi, con la voce strozzata dal pianto, disse:
“Tu! Non venirmi a chiedere di diventare di nuovo amici, perché so che prima o poi mi tradiresti, proprio come hai fatto con lui. Ti ricordi, eh? Lo sai che quella povera ragazza piange ancora?? E tu, papà, non farti abbindolare da lui, perché potresti trovarti con una pistola puntata in fronte. È tutta colpa tua, Shinichi!! Hai rovinato il giorno più bello della mia vita!!”
Detto ciò, cominciò a correre via, lasciando lo sposo da solo, sull’altare. Heisuke era diventato più alto, non portava gli occhiali, quindi doveva indossare delle lenti, e sembrava molto arrabbiato. Si avvicinò a Shinichi e si rivolse a lui con tono scontroso.
“Kudo-san! È bello vederti qui, dopo che sei scappato per cinque fottutissimi anni! Ti ricordi ciò che ti dissi, sei anni fa? “Trattala bene, mi raccomando”, dissi. E allora, rispondimi: TI SEMBRA CHE TU L’ABBIA TRATTATA BENE??” Aveva letteralmente urlato l’ultima frase. “Ma non sono arrabbiato per questo, o meglio, solamente per questo. In questi cinque anni mi è mancata molto mia sorella, sai, Kudo-San? L’hai vista per caso? Ah, sì, …mentre MORIVA FRA LE FIAMME!!” Finito il discorso, diede un fortissimo pugno in pancia all’ex detective, che finì a terra mentre provava una forte sensazione di nausea. Kogoro e Agasa si misero subito in mezzo, mentre Shiho si chinò su Shinichi, preoccupata.
“E te, stupida sgualdrina” continuò Heisuke in preda alla rabbia “Lo sai che fai sesso con qualcuno che ha centinaia di morti alle spalle? Io ci rifletterei, se fossi in te… Mi avete mandato all’aria il matrimonio, andate a fan culo!!”
Ormai, era stato preso di forza dall’agente Takagi, presente al matrimonio con la fidanzata Sato, e portato via.
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Shiho naturalmente non era mai andata a letto con Shinichi (anche su una piccola parte di lei le diceva che le sarebbe piaciuto), ma ora non si preoccupava di ciò che aveva detto Heisuke. Shinichi, con voce flebile e le lacrime agli occhi, le disse:
“Non è cambiato niente, Shiho-chan…continuo ad essere un qualcosa di terribile per loro…mi odiano.”
Prima che Shiho potesse dire qualcosa, intervenne Goro: “Non è vero, ragazzo, sono soltanto scioccati… si calmeranno e potrai spiegare tutto con più calma. Forza, usciamo.”
Fuori dalla Chiesa, mentre il Dottor Agasa si offriva di accompagnare in macchina Shiho e Shinichi a casa sua, Goro si congedò un momento per andare a confortare la figlia e parlare con la moglie. Ma all’improvviso sentì un dolore lancinante, e vide tutto buio.
 
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Aprì gli occhi e osservò l’ambiente intorno a lui. Era legato ad una sedia, e si trovava in un posto simile ad una stanza di un magazzino abbandonato. Era piena di polvere e muffa, e l’unica (malandata porta) era chiusa, probabilmente a chiave. Si accorse di essere a torso nudo e in mutande, e non aveva niente con cui slegare le corde. Si chiese chi mai avrebbe potuto rapirlo, e l’ipotesi più plausibile era qualcuno che aveva fatto arrestare e che era evaso di prigione o era uscito per buona condotta. Ma la sua opinione cambiò quando entrarono nella stanza le uniche due persone sfuggite dalla distruzione dell’Organizzazione Nera. Le imponenti figure di Gin e Vodka erano davanti a lui, e lo guardavano con aria incredibilmente divertita e un ghigno diabolico. I due uomini che sfuggivano all’FBI da una vita erano lì, profondamente cambiati (probabilmente per non farsi riconoscere): Gin aveva perso il suo simbolo, ovvero quei lunghissimi capelli biondo-argenteo, e ora li portava corti. Vodka, invece, aveva perso almeno 10 chili, ed era magro quasi quanto il compagno. Goro non aveva parole per descrivere ciò che provava dentro…perché, dopo 5 anni, erano tornati?? E cosa volevano da lui?? Avrebbero dovuto prendere Shinichi o Shiho, a rigor di logica.
Gin disse, con tono freddo e distaccato:
“Allora, fottuto detective da quattro soldi, ora ci dirai cosa vogliamo sapere, in un modo o nell’altro: chi è Sherry, che aspetto ha e perché non ricordiamo assolutamente nulla di lei!!”
 
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Ciaoo a tutti!! Come va? Eccomi tornato su questa fiction, dopo un periodo d’assenza infinito (ma stavolta annunciato). Finalmente arriva un po’ d’azione, dopo tre capitoli di passaggio… Spero gradiate questo capitolo e cercherò di scriverne una altro in queste due settimane, ho già un’idea. Da questo capitolo, i prossimi saranno strutturati così: una parte (la più lunga) dove porto avanti la storia principale, seguendo Shinichi & Co., e un’altra (più corta) dove assisterete a ciò che accadrà al povero Goro (immaginate Gin all’opera sulla tortura…insomma…lo vedrete…), che cercherà di non rivelare ciò che sa.
A proposito, è stata Ai a commentare alcune cosette nel capitolo, ci teneva a farlo…
Ai, cosa pensi di questo capitolo??
Ai: Potrei cambiare opinione su di te…questo capitolo è bellissimo, soprattutto nella parte in cui Ran si mette a piangere come una bambina…
Io: Ehi! Calmati un po’, questa storia è sia una ShinXShiho che una ShinXRan
Ai: Ora capisco perché non cambio opinione su di te…e poi, come permetti che Heisuke mi chiami sgualdrina?? Questa la pagherai? E dove è Conan… mi avevi detto che lo avresti scritturato…
Io: Ha detto che preferisce rimanere a fissare Ran che dorme…
Ai: Ho capito, lo sistemo io…a più tardi!
 
Alla prossima, quindi… ma prima, vorrei ringraziare coloro che mi hanno sostenuto nello scrivere la fiction (che sarà lunga al massimo una quindicina di capitoli) recensendo, ovvero…Dudi_Mouri, shinichi e ran amore, Laix, Lara_Chan, B Beky e martini 02! Grazie mille, davvero, mi avete aiutato tantissimo, dandomi la spinta a continuare! (perché continuerò, il prossimo capitolo è già in costruzione). Ciao ancora!!
   
 
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