A DAY IN THE LIFE 

Oh, Paul, chi te l'ha fatto fare di uscire di casa con questo caldo? Per andare dove, poi?
Ad una festa parrocchiale. Questo si che è un affare, Macca. 

Almeno Ivan ha detto che mi farà conoscere degli amici musicisti, ecco perché ho accettato.


Paul uscì di casa salutando velocemente il padre e corse verso la parrocchia dove Ivan lo stava aspettando.

- Paul! Eccoti finalmente, sei arrivato in tempo per l'esibizione dei Quarrymen! -

Paul, che nel frattempo aveva ancora il fiatone ed era sudato per la corsa appena fatta (dovrei iscrivermi ad atletica, sono davvero un fulmine!), accennò un sorriso in risposta.

Quando Paul si riprese, vide che dei ragazzi col ciuffo alla teddy boy come il suo, erano saliti sul retro di un furgone aperto che fungeva da palcoscenico.

Fece passare tutti i membri del gruppo e osservando gli strumenti notó che si trattava di un gruppo skiffle.
Ma la sua attenzione si fermò sul ragazzo in centro, con la chitarra, una camicia a quadri e uno sguardo così determinato da mettere in soggezione chiunque, ma non Paul.

Anzi, Paul lo stava guardando dritto negli occhi e neanche quando il ragazzo sul palco intercettò il suo sguardo, Paul si lasciò intimidire. E forse per questo (o per altro, nessuno lo saprà mai), il ragazzo che scopriremo si chiamerà John, fece un sorriso beffardo nella direzione di Paul. 

Il più piccolo si guardò intorno per vedere se era rivolto a qualcun altro, ma quando vide che intorno a lui non c'era nessuno che stava prestando attenzione alla band, Paul rimase stupito pensando alla sfacciataggine di quel ragazzo. "Un vero duro​", pensó. 

E solo dopo due minuti di trance, notò che il ragazzo dalla camicia a quadri stava parlando al microfono.

"Buon pomeriggio signore e signori"

Il silenzio calò fra il pubblico.

"Quest oggi vorremo suonarvi alcune canzoni che io canterò. Sono bravo, credetemi! Scommetto che nessuno scapperà prima della fine " 

La gente cominciò a ridere. Era un ragazzo così carismatico.

"Va bene, noi siamo I Quarrymen e buon ascolto! " 

E da li cominciarono a suonare. 
Il leader era quel particolare ragazzo, e Paul rimase affascinato dalla sua voce, anche se metteva parole di canzoni blues in pezzi rock 'n roll. Era così sicuro di sé,  ma aveva una chitarra che aveva quattro corde e gli accordi non erano di certo per chitarra, "forse per banjo" pensó Paul.

Dopo un'ora il concerto finì e Ivan disse a Paul che i musicisti che voleva fargli conoscere erano proprio loro.

-Cosa? Come fai a conoscerli?-

-John è un mio grande amico, vedrai, ti piacerà. Però sa essere un po' stronzo quindi non farti vedere insicuro, ok?-

Paul non riuscì a rispondere e si chiese se John fosse proprio il leader. Diamine, che figuraccia! John aveva certamente notato lo sguardo fisso su di lui per tutto il tempo, e può aver pensato di tutto, tipo l'essere una checca! Cosa che di certo non era!

Senza rendersene conto si trovò dietro al furgone con i membri della band.

-Ragazzi! Concerto favoloso quello di oggi!-

-Ivan arriva al punto e non rompere il cazzo, eh?-

Il leader aveva parlato, Paul ne era sicuro ormai: quello era John. 

Ivan rise e riprese a parlare.

-John, questo mio amico sa suonare la chitarra ed è bravo, ascoltalo,  solo due minuti-

John squadrò da capo a piedi Paul e quel sorriso beffardo fece di nuovo capolino sulla faccia del leader.

-Sentiamo-

In quel momento Paul impugnò la sua chitarra, rigorosamente da mancino, e cominciò a suonare.

In quel momento John e Paul diventarono leggenda.






--spazio autrice--

Eccomi qui con una nuova flashfic. 
So che non è niente di che, ma spero appreziate! 
Credo non ci sia molto da dire, haha. Se avete dubbi, domande o sono stata poco chiara basta chiedere :)
Spero mi lascerete qualche recensione, e se avete voglia seguitemi su twitter, sono @ohlennon_ 
OK, alla prossima!

Martina.