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Autore: GabrielleWinchester    31/08/2015    6 recensioni
Dal testo : "Ricordavo benissimo il momento in cui il generatore si era attivato, il terremoto che si era propagato per tutta Starling City, le fondamenta che crollavano addosso alle persone, lui che non era riuscito a salvarsi e che era morto di fronte a me e io che in quel momento avevo maledetto il mio cappuccio e la mia identità da supereroe, in quanto mi aveva impedito di salvare il mio migliore amico… "
Durante un sogno, dopo il disastroso scontro contro Ra's Al Ghul, Oliver Queen sogna il suo migliore amico e ne scaturisce un dialogo tra di loro...Seconda volta che pubblico in questo fandom, abbiate pietà di me u.u
Ps: Rivoglio Tommy nella serie tv...Ma perchè gli sceneggiatori lo hanno ucciso? Accidentaccio a loro -.-
Genere: Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Oliver Queen, Tommy Merlyn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon pomeriggio a tutti,
rieccomi di nuovo nel fandom di Arrow...Abbassate gli archi, vengo in pace ^_^ Dopo avere pubblicato una Nyssara, ecco a voi una one-shot dedicata al rapporto fraterno tra Tommy e Oliver, augurandomi di averla scritta bene e di essere riuscita a caratterizzare bene i personaggi e chiedo umilmente scusa per eventuali errori presenti nel capitolo...Ringrazio di vero cuore tutti coloro che la vorranno leggere e recensire, tutti coloro che mi mettono e metteranno le mie storie tra le seguite, ricordate, preferite e da recensire e tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita. Buona lettura :-) Gabrielle :-)
Ps: Lieve accenno Olicity :-P

                                                                                                                     Tu che eri un fratello per me....

“Ciao, Oliver”
Mi rizzai a sedere intontito e la prima cosa che vidi fu un raggiante Tommy seduto in un angolino della stanza. Mi stropicciai gli occhi, insicuro di che cosa stessi vedendo e dopo borbottai “Ma tu sei morto”
A quelle parole, lui era scoppiato a ridere e si era avvicinato a me “Un ottimo modo per salutare qualcuno che è venuto a trovarti nei sogni Oliver. Pensavo almeno di esserti mancato un po’, ma vedo che sei in ottima compagnia”
Rimasi perplesso di fronte a questa sua ultima affermazione e dopo mi ero girato e avevo visto una Felicity nuda e con il sorriso soddisfatto accanto a me. Nella realtà lei era ancora arrabbiata con me perché avevo deciso di fidarmi di Malcom Merlyn e il mio inconscio mi stava riempiendo di immagini in cui io e lei facevamo l’amore in tutti gli angoli della casa, in cui lei mi baciava le cicatrici e io potevo scompigliargli i suoi lunghi capelli biondi…
Quasi come se io avessi voluto cancellare la sua ira nei miei confronti e trasformarla in un sogno, in quel sogno che entrambi agognavamo ma che non riuscivamo a raggiungere, in quanto io ero cocciuto e credevo di non essere meritevole di stare con qualcuno, che la mia identità da supereroe fosse incompatibile con l'amore..
Le spostai una ciocca dal viso e lei di contro borbottò di reti Intranet, di Firewall e di chissà quale altra diavoleria elettronica. Una bellezza che usava il cervello al posto del corpo, a differenza di tante ragazze che avevo conosciuto.
“Felicity? La biondina con gli occhiali? Non pensavo che fosse il tuo tipo.”
Annuii borbottando e poi non seppi più cosa dire. Il mio migliore amico, il mio Tommy che era morto durante l’accensione del generatore di terremoti e per colpa della follia scellerata di suo padre si trovava di fronte a me…che cosa si poteva dire a un morto che ti faceva visita in un sogno?
“Riesco a sentire da qui gli ingranaggi del tuo cervello” mi prese in giro lui e dopo con tutta la serietà che lo caratterizzava mi avvertì “Tu che eri un fratello per me, non fidarti troppo di mio padre”
Lo guardai e riuscii a percepire tutto il suo dolore in quella sua risposta. Non c’era mai stato un buon rapporto tra lui e suo padre, era un rapporto strettamente economico e sapevo benissimo che Tommy aveva considerato più mio padre come modello da seguire che Malcom Merlyn, da cui aveva ereditato il cognome ma non la pazzia,  quella pazzia che scaturiva dalla morte di una persona cara.
Ricordavo benissimo il momento in cui il generatore si era attivato, il terremoto che si era propagato per tutta Starling City, le fondamenta che erano crollate addosso alle persone, lui che non era riuscito a salvarsi e che era morto di fronte a me e io che in quel momento avevo maledetto il mio cappuccio e la mia identità da supereroe, in quanto mi aveva impedito di salvare il mio migliore amico…
“Non mi fido di tuo padre, ma per quello che voglio fare…”
“Che cosa vuoi fare Oliver? Scendere ancora di più nell’abisso?
A quella parola, abisso, il mio cuore perse un colpo e la mia mente si concentrò nel momento in cui la Testa del Demone mi aveva trapassato con la spada e dopo mi aveva gettato giù nel baratro, l’odore del sangue e il freddo pungente che mi aveva avvolto come una calda coperta infernale. Avevo passato giornate in convalescenza sotto le cure premurose e nello stesso tempo distaccate di Tatsu e i miei sogni erano scanditi dalla costante presenza di Felicity e da tutte quelle persone che avevo conosciuto e che non ero riuscito a salvare…compreso lui.
“Non puoi capire Tommy…”
“I morti non hanno bisogno di capire, hanno già le risposte e non le possono comunicare ai vivi” aveva risposto criptico e dopo si era alzato dalla sedia “Anche se un demone ti ha trafitto l’anima, abbi sempre il coraggio di essere nel giusto”
Poi mi aveva strizzato l’occhio e in riferimento a Felicity mi consigliò “Lei è diversa da tutte le altre, vedi di trattarla bene”
Dopo se ne era andato, senza dire un’altra parola. Mi grattai la testa stupefatto da quello che era successo e mi misi a riflettere su quello che aveva detto. Aveva ragione, non potevo fidarmi di suo padre, ma sapevo che era l’unico modo per sconfiggere Ra’s Al Ghul era quello di allearsi con un altro demone.
Nonostante tutto, però, sarei rimasto fedele a me stesso e sussurrai che l’abisso non avrebbe mai più preso posto nel mio cuore. Mi riaddormentai con una Felicity abbracciata a me e con Tommy che era rimasto sulla soglia della porta sorridente, in quanto aveva capito che non mi sarei fatto trascinare dalla follia di suo padre.
E sognai dentro un sogno che mi aveva dato l’opportunità di vedere una delle persone più importanti della mia vita.

 
  
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