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Autore: Arrow of the Mockingjay    31/08/2015    1 recensioni
In una notte i villaggi vennero rasi al suolo e gli abitanti vennero uccisi brutalmente dalla furia ceca dei fammin mandati dal Tiranno. Un popolazione sterminata, cancellata, annientata fino all'ultimo essere... No, non fino all'ultimo.
P.s. al momento in cui ho scritto questa ff avevo letto solo i primi due e un pezzo del terzo delle Cronache del Mondo Emerso, quindi potrebbero esserci delle differenze con ciò che verrà narrato più avanti nei libri.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nihal, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ULTIMA NOTTE MA L'INIZIO DI TUTTO

Era notte fonda, mi ero svegliata perché la mia piccola piangeva, era inquieta. La presi tra le braccia e la cullai cantandole una dolce ninna-nanna. La piccola si era quasi riaddormentata quando li sentii. Le urla gutturali e il frastono delle armi che si abbattevano su qualsiasi cosa incontrassero. Mio marito si era svegliato e già impugnava la spada, si mise davanti a noi. La porta venne abbattuta e un fammin entrò in casa. La piccola aveva ricominciato a piangere. 《Fuggi, porta in salvo la piccola!》mi urlò mio marito e attaccò il fammin.
Io corsi via, mia figlia tra le braccia.
Percorsi tutte le vie più strette, quelle dove la devastazione non era ancora penetrata. Urla, lamenti e il cozzare delle spade mi arrivavano alle orecchie dalla strada principale. Coprii le orecchie della piccola con la coperta in cui era avvolta, non volevo sentisse il suono della devastazione e della morte.
Imboccai una via più larga ed inciampai in un corpo che giaceva a terra, un urlo mi  uscì dalle labbra. Un fammin uscì dalla casa adiacente e mi venne incontro. Ripresi a correre e finii nella via principale. L'orrore mi colpì con la forza di un pugno un pieno stomaco ma non smisi di correre.
Ad un tratto sentii un dolore sordo nel basso ventre. Abbassai lo sguardo e vidi una spada ritirarsi attraverso il mio corpo. Era una spada finemente lavorata, non era la spada di un fammin ma di un uomo.
Caddi a terra l'unico suono che ora mi arrivava alle orecchie era il pianto di mia figlia. La sua coperta era sporca del mio sangue. 《Ssh, tranquilla, non é niente tra un po' finirà tutto.》le sussurrai. Speravo che se avesse smesso di piangere il mio corpo l'avrebbe riparata dal furore della battaglia, nessuno l'avrebbe vista e si sarebbe salvata.
Le forze mi stavano abbandonando, la vista appannando.
Le accarezzai la testolina coperta da soffici capelli blu 《Ssh, ti prego, ssh》, smise di piangere e mi guardò con i suoi grandi occhi viola, con le ultime forze le sussurrai dolcemente un addio
《Sono sicura che il fato sarà clemente con te e che da grande compirai grandi imprese, Sheireen》.





**************
Salve! Questa è la mia prima ff su questo fandom. Penso che l'abbiate capito che si tratta della storia degli ultimi momenti della vita della madre di Nihal.
Spero vi sia piaciuta
Alla prossima
Giugiola

   
 
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