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Autore: Therainsmelody    31/08/2015    3 recensioni
Lui era lì, sul terrazzino, a fumare, con i capelli ancora scompigliati dal sonno e gli occhi persi nel ricordo della sera precedente. Capelli neri come la notte e occhi azzurri come il cielo.
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nero come la notte e azzurro come il cielo

Stava appoggiato al muro con una gamba sollevata, il piede contro di esso e una sigaretta in mano. Il fumo saliva verso l’alto in dolci spirali, così morbide e belle da non farti nemmeno sfiorare dall’idea che potessero essere in qualche modo nocive. Lui era lì, sul terrazzino che dava sul lago, a fumare con i capelli ancora scompigliati dal sonno e gli occhi persi nel ricordo della sera precedente.
Capelli neri come la notte e occhi azzurri come il cielo.
Avrebbe voluto prendere la sua chitarra e mettersi a suonare via la tristezza, ma nel suo cuore la musica sembrava essere scomparsa. Dentro gli era rimasto solo il vuoto.
Un mugolio sommesso, proveniente dalla camera da letto lo riportò alla realtà. Una ragazza, coperta solo dall’aria e dal sottile strato di lenzuola, si stiracchiò svogliatamente gettando le coperte ai piedi del letto e allungò una mano affusolata verso il pavimento in cerca dei suoi abiti. Quando fu riuscita a trovarli si alzò e si rivestì con cura per poi raggiungere lui di fuori. Il suo modo di muoversi ricordava quello dei gatti: flessuoso e così delicato da non essere udito. Una volta uscita la luce del sole inondò la sua pelle olivastra facendola risplendere.
Lei gli sorrise e fu uno di quei sorrisi a metà, che vogliono dire tutto e al contempo non dicono niente. Lui la guardò, ma non ricambiò il gesto, invece le allungò il pacchetto di sigarette e lei ne sfilò una con molta grazia e se la portò alle labbra. Ora erano in due a fumare su quel terrazzino. Gli occhi di lei, anch’essi azzurri, erano fissi su di lui. In realtà non era interessata, quello della notte prima era stato solo sesso per lei, ma sapeva che per lui era tutta un’altra storia.
Era stato un tradimento.
Il vento si alzò facendo svolazzare i suoi lunghi capelli, neri e lisci.
Capelli neri come la notte e occhi azzurri come il cielo.
Lui spense la sigaretta con gesto stizzito e n’accese un’altra.
<< Pensi di dirglielo? >> Il silenzio si spezzò. La sua voce era melodiosa, ma nascondeva una vena di malizia che anche il più idiota degli uomini avrebbe colto. Lui si voltò per incontrare il suo sguardo.
<< Dire cosa? A chi? >> Lei gettò la sua sigaretta a terra con fare divertito e la spense schiacciandola con il tacco delle scarpe.
<< Alla tua ragazza. Che ti sei scopato un’altra. >> Era chiaro come il sole che lei stesse solo giocando, non le importava dell’altra ragazza e non le importava che lui fosse sincero con lei o meno, voleva solo torturarlo un po’.
Così era fatta e non sarebbe mai cambiata.
Lui spense anche la seconda sigaretta, benché non ne avesse fumata neanche metà.
<< Sì. >>
<< È perché ci tieni a lei e vuoi dirle la verità oppure è tutto il contrario? >> Lui sospirò.
<< Il contrario direi. >> lei sorrise di nuovo.
<< Quindi vuoi che sia lei a lasciarti? >> La ragazza gli si avvicinò finché non furono faccia a faccia, così vicini che i loro respiri si fondevano l’uno nell’altro e le loro labbra si sfioravano.
<< Sì. >>
<< Sei uno di quelli che se la fa sotto alla sola idea di mollare qualcuno, eh? >> Lui le poggiò le mani sulle spalle e la spinse via, cosa poteva saperne una come lei di relazioni? Lei era una di quelle ragazze che si conoscono la sera e si salutano la mattina.
Lei non era fatta per restare.
<< Senti Cynthia, o come cazzo ti chiami, fammi un favore, vattene! >> Senza protestare lei tornò nella penombra della camera da letto, raccolse la sua borsa dalla vecchia poltrona di pelle nera e s’incamminò verso la porta.
<< Solo il tradimento potrebbe non bastare, se lei ti ama. Quando si arrabbierà, e oh se lo farà, tu incazzati di più e pretendi di aver avuto ragione. Dille che è colpa sua e solo allora, se ha almeno un po’ di amor proprio, ti lascerà. >>
Lui sentì il rumore della porta che sbatteva e il rintocco dei tacchi di lei mentre scendeva le scale e scompariva per sempre dalla sua vita.
Si accese una terza sigaretta, aspirò a fondo e poi lasciò uscire l’ennesima nuvoletta di fumo. E mentre la brezza la portava via e scompigliava nuovamente i suoi capelli, si preparò a quello che lo avrebbe aspettato di lì a poche ore. Il suo futuro, visto da quel terrazzino incrostato di sabbia e foglie marce, gli sembrava preciso identico a lui:
Nero come la notte e azzurro come il cielo.


Angolo autrice
Eccoci qua! Non ho ancora iniziato i nuovi capitoli delle mie long, ma non disperate!
Questa storia avevo in mente di scriverla da parecchio, ma non volevo che diventasse troppo lunga e tediosa, spero di esserci riuscita. Diciamo che è una parte di una storia che mi riguarda da vicino e potrebbe darsi che in futuro io decida di pubblicare altre oneshot correlate a questa.
Per ora è tutto, spero vi sia piaciuta.
A presto,
Mel

 
   
 
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