Era notte ormai e Hiccup e Astrid stavano tornando su Sdentato alla loro isola,Astrid si teneva stretta a Hiccup e aveva ancora gli occhi ghiacciati e immobili.

Arrivati dopo un lungo viaggio all'isola,e dopo aver rimesso i draghi nell'hangar,Hic accompagnó Astrid alla sua capanna"Buonanotte Astrid,dormi bene!"disse lui con tono freddo,

"Notte Hic"disse lei chiudendo la porta.

In realtà quella notte nessuno dei 2 dormì:Hiccup stava pensando a quel giorno orribile,voleva renderlo un giorno perfetto e invece lui non aveva fatto niente di speciale e aveva anche rischiato di perdere la ragazza che amava ma alla quale non su era ancora dichiarato.Aveva deciso quello sarebbe stato il momento buono:l'indomani sarebbe andato da lei e le avrebbe confessato i suoi sentimenti.

Anche Astrid passó una notte insonne,vedeva solo l'oscurità,tutto era cupo e tetro,guardava la scrivania,guardava la lettera posata su essa e la conchiglia che le portava alla mente tanti ricordi dai più belli:quando andava con i suoi genitori a fare lunghe passeggiate sulla riva del mare,a quando le onde del mare hanno inghiottito e divorato i suoi genitori.Ma lei non era sicura di questo,i suoi genitori erano ancora vivi,dovevano essere lì da qualche parte,lei doveva cercarli e doveva affrettarsi.

La bufera peró incalzava e non riusciva a vedere nulla nella neve,sarebbe partita quando si sarebbe fermata la bufera.

Il giorno dopo al mattino Astrid non uscì dalla sua stanza e rimase inginocchiata di fronte alla finestra  con il viso posato sulle braccia conserte appoggiate al davanzale.

I cavalieri si erano riuniti  nella sala comune per fare colazione,non potevano andare da nessuna parte con quella bufera!;I draghi avevano acceso un fuoco al centro della stanza nel focolare.

Moccicoso inizió a parlare:"Cone mai Astrid non fa colazione?Be ce ne sarà di più per me!"disse divorando la sua colazione e quella di Astrid.

"Smettila Moccicoso Astrid sta vivendo un brutto momento e con questo atteggiamento non l'aiuti"disse Hic mentre utilizzava le posate non per mangiare ma per esaminare il cibo,non aveva fame quella gli era passata non era la cosa più importante in quel momento.

Nella sua capanna Astrid era ancora ferma a guardare la bufera che ghiacciava tutto come il suo cuore era stato ghiacciato dal dolore.Non scendevano più lacrime,non parlava e non si muoveva,pareva come se tutto si era fermato all'improvviso il giorno del suo diciottesimo compleanno.

Le fiaccole che davano luce alla sua stanza si spensero ma anche stando al buio nulla cambió.

Hiccup era vicino alla sua capanna e voleva bussare alla porta ma qualcosa lo trattenne,non se la sentiva di fare quell'annuncio così importante forse Astrid non era ancora pronta o forse lui non lo era ancora.

Gambe di Pesce decise di portare ad Astrid qualcosa da mangiare e bussó alla porta:"Astrid sono Gambe posso entrare?"Hic rimase a vedere dalla sua capanna quella scena,e decise di approfittare di Gambe di Pesce per vedere come stava Astrid.

Uscì dalla capanna e andó verso Gambe di Pesce che era rimasto immobile davanti alla porta:"Gambe che è successo?"disse quando vicino all capanna di Astrid,con la porta aperta,vide una stanza buia e tetra,una sagoma inginocchiata di fronte alla finestra.

"Hic che le succede?"gli sussurró ad un orecchio Gambe.

"Astrid?"chiese Hic preoccupato della situazione,"vuoi mangiare qualcosa Gambe ha preparato i fiocchi d'avena,so che ti piacciono...."nessuna risposta"li lascio sulla scrivania così se hai fame potrai mangiarli"disse Hic accennando un sorriso.I due ragazzi chiusero la porta e ritornarono nelle loro capanne.

Astrid non mangió niente,era passato un giorno e la bufera ormai era finita,la ragazza si alzó da terra,prese la conchiglia e scrisse una lettera per Hiccup:"Ciao Hiccup vado dove mi porta il cuore ma presto torneró."

Uscì dalla sua capanna e andando vicino alla capanna di Hic mise la lettera sotto la sua porta.Era notte fonda,Astrid andó nell'hangar camminando lentamente nella neve che aveva ricoperto tutto in quei due giorni;quandó arrivo nell'hangar accarezzó da fuori alla gabbia Sdentato sul muso guardandolo negli occhi,poi andó da Tempestosa,aprì la gabbia ,la selló e partì per l'isola dove si diceva che i suoi genitori erano morti.

Era mattina la neve aveva incominciato a scendere e Hiccup si era appena svegliato per andare a cavalcare Sdentato.

Purtroppo la neve aveva ricoperto la lettera di Astrid,perció lui uscendo dalla porta non la vide.Andó da Sdentato nell'Hangar e lo accarezzò sul muso"Allora bello andiamo a fare un volantina sotto la neve?"

Sdentato fece un ruggito e lo guardó con occhi da cucciolo Hic lo fece uscire dalla gabbia e notó che Tempestosa non c'era ,il che significava che finalmente Astrid era uscita dalla sua camera e ció lo rendeva felice.

Astrid non riusciva a vedere niente nella neve,la bufera era ricominciata ed era troppo forte,l'unica cosa che riusciva a intravedere era una tromba d'acqua che stava risucchiando lei e Tempestosa,"Resisti piccola"le diceva Astrid reggendosi alla sella,la tromba inizió ad aumentare e Tempestosa e Astrid furono risucchiate.

La bufera aumentava sempre di più e persino Hiccup si ritirò non riuscendo a vedere nulla;quando peró torno nell'hangar si rese conto che Astrid non era ancora tornata,rimise Sdentato in gabbia e inizió a parlare con lui:"Spero che Astrid stia bene,ciao Sdentato ci vediamo fra poco"disse abbassando lo sguardo.

Ritornó alla su capanna dove a terra vide una lettera era di Astrid.Corse dentro la capanna,si sedette alla scrivania e si levó la neve sui suoi folti capelli.

Prese fra le mani la lettera:"Ciao Hiccup vado dove mi porta il cuore ma presto torneró."

Ad Hiccup gli si ghiacció lo sguardo,aveva paura di perderla"Ti aspetterò torna presto Amore mio!"disse stringendosi la lettera al cuore.

Astrid si risvegliò era su un letto con Tempestosa accanto.

Si strofinó gli occhi"Dove sono"

Un vecchio seduto accanto a lei rispose alla sua domanda:"Ciao ragazzina ti sei svegliata finalmente,la tromba d'acqua ti ha inghiottito e sei finita qui sulla spiaggia innevata,mentre stavo passeggiando ti ho vista e ti ho portata qua."

"Grazie mille signore,è stato molto gentile,ora sto meglio posso andare"

Ma lui la trattenne:"Hai la febbre resta qui per qualche giorno poi te ne andrai"disse mettendole una pezzolina  sulla fronte.

"Sai mi ricordi qualcuno!"

"Davvero"disse Astrid alzandosi dal letto mettendosi seduta"mi dica chi la prego!"disse prendendogli le mani e facendo cadere per terra la pezzolina.

"Sai cara"disse facendo cenno di rimettersi di nuovo stesa"tredici anni fa venne qui una giovane coppia che proveniva da un'altra isola.......non mi ricordo proprio.....!!!!"

Astrid lo interruppe"B-Berk ?"chiese la ragazza.

"Si si ora ricordo,c'era una giovane signora con occhi grandi e belli come i tuoi,capelli dorati e sì era proprio una donna bellissima",disse accarezzandole i capelli.

"Oh no dove è la conchiglia,la conchiglia" disse Astrid spaventata e guardandosi intorno.

"Oh eccola scusami se non te l'ho data prima la tenevi stretta in una mano,quando ti ho trovata"disse togliendosela dalla tasca e dandola ad Astrid avvolta in una pezza.

"Grazie mille"disse Astrid prendendola fra le mani,e mettendosela al cuore."Mi racconti qualcos'altro la prego"

Disse Astrid facendole un sorriso,

"Sai hai un sorriso che abbaglia,certo ti racconteró tutto quel che ricordo cara"disse sorridendole "sono vecchio ormai,spero che la memoria non mi giochi brutti scherzi!"

"Allora vediamo,io ricordo che i due partirono pochi giorni dopo e la donna portava un pacchetto in mano,ma quando salirono sulla nave..."il vecchio si fermó e abbassó lo sguardo.

"Ci fu una tormenta d'acqua come quella di ieri e furono inghiottiti dal mare"continuó.

"Ma quindi è sicuro"disse Astrid rattristendosi"io sono ...ero loro figlia"Astrid incominció a piangere portandosi le mani al viso.

"Non piangere ragazzina,davvero sei loro figlia?"

"Si"disse Astrid singhiozzando e strofinandosi le lacrime come faceva da bambina",allora credo che questo sia tuo",il vecchio andó nella stanza accanto lasciando Astrid perplessa;

Quando tornó portava in mano un pacchetto"Ti chiami Astrid?"

"Si"disse Astrid guardandolo"Allora è proprio per te tieni"gliela diede in mano.

Sopra c'era scritto "tanti auguri per il tuo sesto compleanno Astrid."Astrid lo aprì e vide che dentro c'era una collana con una pietra di colore verde;"Vuoi che te la leghi dietro?"Disse il vecchio sorridendole e porgendo le mani rugose verso di lei."Si grazie!",il vecchio gliela mise,"Sai quelle collane si vendono solo sulla nostra isola e c'è una antica leggenda che dice che quelle pietre sono del colore degli occhi di chi si ama veramente.Astrid strinse le coperte fra le mani"Ora so dove devo andare o meglio tornare."

"E dove cara?"disse il vecchio incuriosito"Alla mia isola,lì c'è l'altra metà del mio cuore"intanto Astrid guardó la sua collana che le ricordó gli occhi verdi del suo amato"

Il vecchio le mise una mano sulla fronte"Sei guarita,a quanto pare il solo pensiero del tuo innamorato  ti fa stare bene,deve essere una persona davvero speciale,"Molto"disse Astrid arrossendo e scendendo dal letto.

"La ringrazio signore davvero"

"Di niente cara"rispose accarezzandole una guancia.

Arrivati alla porta della casa del vecchio Astrid notó che il vecchio signore era triste:"Cosa ha signore!?"chiese Astrid guardandolo,"È stato bello stare in compagnia di una persona per 2 giorni,non tu scorderó mai cara ragazzina dagli occhi di ghiaccio!"

Astrid lo abbracció"Nemmeno io!"

"Ho qualcosa che forse potrà farle ricordare di me,la tenga con cura,penso che tutti quelli a cui voglio bene devono avere qualcosa di me!"prese la sua borsettina e prese la conghiglia.

"Tenga"aprì le mani del vecchio,mise la conchiglia e le richiuse"se la mette all'orecchio puó sentire il suono del mare"il vecchio se la portó lentamente all'orecchio e chiuse gli occhi"Lo sento.Sento il mare,grazie mille"

"Arrivederci!!!!"disse Astrid saltando in groppa a Tempestosa.

"Ciao cara,torna a trovarmi,magari con il tuo fidanzato"

"Sicuro"disse Astrid prendendo il volo.

Alla Dragons Edge Hiccup era sulla spiaggia innevata e guardava il mare che ormai era una lastra di ghiaccio.

"Hiccup!!!"disse una voce lontana e dietro di lui.

Hic si giró e vide Astrid,pensava fosse un'illusione e si stropicció gli occhi.Si alzó e corse da lei,la stessa cosa la fece Astrid che peró gli saltó addosso e lo abbracció fortissimo.

"Hic avevi ragione"disse Astrid piangendo e continuandolo ad abbracciare"Il mio cuore mi ha indicato la giusta direzione:Stare accanto a te"

"Io lo sapevo"Hic tolse la testa dalla spalla di Astrid e la guardó negli occhi"Ti amo Astrid"e la bació,Astrid ricambió;quel bacio non se lo sarebbero mai dimenticati.Astrid che stava imbraccio a Hic,scese ma non smise di baciarlo.Poi i due si separarono e si presero per mano,camminarono fino al mare ghiacciato dove si sedettero l'uno accanto all'altro.

Astrid prese due laccetti dalla sua borsettina e inizió a fare una treccia ai capelli di Hic:"Penso che tutte le persone a cui io voglio bene debbano avere qualcosa di me"gli fece due treccioline.

"Astrid,prometti che non mi lascerai mai più"disse abbracciandola."Mai"disse baciandolo sulla guancia e ricambiando l'abbraccio.

 

 

 

Salve raga scusate se ho fatto un giorno di ritardo ma ieri non sono stata casa e quindi non l'ho potuta pubblicare.Spero vi sia piaciuta e se l'avete letta recensite,mettetela fra le preferite o non so.❤️

Ahahah ragaaaa ho letto su internet(per ora è l'unica cosa che ho trovato)che nel prossimo vero episodio di Dragons Race to the edge che si chiamerà Astrid's team ci saranno Dagur,Savage,Captaine Vorge,Gustav,scaracchio,Stoick e i 6 cavalieri vi immaginate è come "il ritorno di Dagur"che ho scritto io?!???Oddio non sto più nella pelle fatemi sapere.

Baci alla prossima 😍