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Autore: Nocturnia    01/09/2015    6 recensioni
Wesker si alza, Chris lo imita; gli altri, polvere dei loro ricordi.
"E cosa abbiamo voluto essere, Albert? Mostri? Dèi? Eroi?"
Genere: Angst, Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ada Wong, Albert Wesker, Alex Wesker, Chris Redfield, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A place for us (Resident Evil - 1 settembre 2015)
Disclaimer: Albert Wesker, Alex Wesker, Excella Gionne, Jill Valentine, Chris Redfield e tutti gli altri personaggi appartengono a Shinji Mikami, alla Capcom e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


"You're always scared of the shadows

and still you look like you've seen a ghost.
Come back, this heart attack won't spare my lungs, take it all."
- Drop Dead Gorgeous -




A place for us




"Gioco pesante, uhm?"
Chris alza le spalle, le scioglie in un movimento rotatorio.
"Mai quanto il tuo."
Crack, crick. La scapola, l'omero. Un'articolazione che cigola come un vecchio cardine.
"Vedi?"
"No."
"Allora passi."
Chris assottiglia le labbra, Albert snuda i denti.
"Ma guardateli."
Voce bassa, morbida.
"Giochiamo forse a chi ce l'ha più lungo? "
Ada accavalla le gambe, scivola con la punta delle dita sul dorso del mazzo.
Wesker ride, un suono che gratta, osceno.
"Sei tu che smazzi." le dice, e gocciola rosso "Sei tu che apri le danze."
Chris scuote la testa, stringe i pugni.
"Non dovrei essere qui."
"Nessuno di noi dovrebbe." lo interrompe Leon, i piedi sul tavolo e la pistola in grembo "Almeno; non tutti."
Ada gli regala uno sguardo in tralice, allusivo.
"Eppure..."
"Eppure ci siamo."
Profilo pallido, una corona d'oro e sangue a cingerle il capo.
"Vedo."
"Audace."
"Sempre." replica Alex, rossa sulla bocca e tra i seni.
"Hai mai fatto altro?" mormora Claire, un pigolio strano - impastato.
"Dearheart." freddo sulla pelle, lungo la schiena "Quel colpo deve aver fatto proprio male."
Claire si nasconde nell'ombra, un suono umido, come un risucchio, l'unica risposta.
"Mai come essere sventrati dall'interno."
Profumi costosi, unghie curate che graffiano - squarciano, fino a trovare il bianco dell'osso lungo l'avambraccio di Wesker.
"Uhm." Albert inclina la testa all'indietro, lezzo di carne bruciata e terra arsa - combusta "Excella."
Un viso perfetto, occhi ancora così azzurri da fare male.
"Albert."
"Perdonare è difficile, uhm?" e cadono quelle parole, rotolano lungo la lingua di Alex e si depositano lì, in mezzo a un tavolo bianco e rosso.
Excella la sfiora con lo sguardo, fragile - indistruttibile.
"Io ti conosco"
"Tutti qui ci conosciamo."
Vestiti raffinati, rovinati da una massa nerastra che si contorce come un grumo di serpenti; occhi ostinati, stanchi.
"Io la conoscevo prima."
Ada si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, ali di corvo che presto le sormonteranno il capo come in un dipinto grottesco.
Alex punta ancora, plic plic plic; monete di sangue partorite direttamente dalla sua testa, come Atena con Zeus.
"Alexandra."
Un fiato, un gorgoglio.
"Oh." interviene William "Non riesci a respirare, Claire?"
"Zitto." sibila Chris, accartocciando carte che non può distruggere "Zitto, o ti faccio saltare la testa una seconda volta."
"Nessuno c'è riuscito alla prima..." Birkin mostra le carte, punta forte "perché dovreste riuscirci proprio adesso?"
Coppia.
"Motivazione." inizia Jill, così piccola, così indifesa "Rabbia, forse."
Alex socchiude gli occhi, inclina la testa.
"Fallo." lo incita Excella, vestita solo di pelle e Uroboros "Fallo, Chris; muoio proprio dalla voglia di vederti ancora in azione."
"Puttana."
Una risata, venefica, aspra.
"Chris." lo richiama Leon, le carte un ventaglio disordinato sul tavolo "Fai la tua mossa e taci."
Un singhiozzo, un aborto di ringhio.
"Qualcuno si sta scaldando." la deride Albert, e Alex ride, un suono incredibilmente leggero.
"Ti strappo il cuore dal petto." minaccia Claire, e Ada sbatte la mano sul tavolo, irritata.
"Basta." sussurra, ma è come un tuono "Proseguiamo."
"E poi?" sbotta Piers "E poi cosa facciamo, Miss Wong?"
Carne molle, viscida: non sua.
Nivans butta le carte, scopre una doppia coppia.
"Il cucciolo ha guaito e tu scappi, Chris?"
Leon mostra il proprio tris con una gesto pigro della mano, quasi annoiato.
"Piers è morto per difendere tuo figlio." bercia, le dita forti che stritolano una scala.
Jill studia la combinazione di Chris, tra le costole un fiore che sboccia e fiorisce, pulsa - P30.
La scruta, ride senza alcuna allegria: in fondo, aveva avuto una buona mano il suo vecchio partner; peccato solo l'avesse poi giocata al suo peggio.
"Oh, sono commosso."
Excella si protende verso il centro del tavolo, bellissima come una Medusa moderna e letale.
"Claire, cara." Alex allunga il mento verso l'ombra, da dove si scorge solo una mezzaluna pallida e in cui galleggia un occhio liquido e sciolto "Tocca a te."
Cinque carte, stesso seme: colore.
"Jake." ricomincia Chris "Si chiama Jake. E sta con Sherry."
Birkin sussulta, ingoiando l'ironia in una bocca troppo grande e con troppi denti.
"Affascinante." ribatte Wesker, il puzzo di sangue combusto che si fa più forte, più intenso.
Alex si passa la lingua sulle labbra, rosse come la corona di spine che s'intreccia nei suoi capelli.
"Full." dice, e si reclina sulla sedia, cosce socchiuse e mani intrecciate "Chissà che bei bambini geneticamente superiori avranno; Spencer ci avrebbe fatto la firma sopra per averne anche solo un pezzettino."
Jill nasconde il viso contro il petto, carne dilaniata e cavi da cui gronda ancora il veleno di Wesker.
Inspira, espira; spera che il suo poker non sia la combinazione più alta.
Excella distorce i lineamenti aristocratici in una smorfia di disgusto, pizzica lo strano cuore luminoso che le batte nel petto, estroflesso.
"Un vecchio che ha rapito tredici bambini per farne la sua avanguardia, i suoi schiavi verso la strada dell'immortalità. "
Alex si alza, le cammina intorno come una pantera con la sua preda.
Excella si stringe nelle spalle, scopre una scala di colore.
"E l'Umbrella il suo acido e sterile ventre." conclude, i denti di Alex a pochi centimetri dalla sua giugulare.
Chris storna lo sguardo, cerca quello di Wesker.
Albert si toglie gli occhiali, mostra pupille verticali da rettile e iridi feroci come l'inferno.
"Immagino tocchi a me." dice, e Alex gli accarezza la schiena, una vertebra alla volta.
"Come sempre." e non c'è rabbia nella voce di Chris, solo una quieta rassegnazione.
Albert annusa l'aria, appiccicosa e scura - decomposta.
Le carte scivolano dalle sue dita, grondano verso di loro.
Asso. Re. Regina. Fante. Dieci.
Scala Reale.
Silenzio.
"Credo d'aver vinto."
Claire geme più forte, Alex chiude gli occhi.
"Non posso dire d'esserne scontenta." l'apostrofa Excella, fissando la nuca di Jill "Però... "
Una catena che cade, metallo e vetro.
"Perché?" chiede ancora Chris e per un attimo, un debole istante, è il suo vecchio capitano a rispondergli.
"Perché alla fine siamo solo quello che abbiamo sempre voluto essere."
Ada alza un sopracciglio, Claire si aggrappa al gomito di Leon.
Il buio diventa bianco, il bianco diventa rosso.

Rosso e bianco, bianco e rosso, sangue e occhi morti.
Umbrella.

Wesker si alza, Chris lo imita; gli altri, polvere dei loro ricordi.
"E cosa abbiamo voluto essere, Albert? Mostri? Dèi? Eroi?"
L'incubo si disgrega sotto di loro, volti e sorrisi e rimpianti che non vedranno fino alla prossima volta.
La mano di Alex è ancora tiepida in quella di Wesker, la stretta di Claire tenace - inamovibile - in quella di Chris.
"No..."
Sfuma il silenzio, e tutto si comprime, si comprime, si comprime, fino a quando...

"...solo uomini."

Buio.



"Chi smazza, questa volta?"
Ada declina, passa il mazzo a Jill.
Piers arriccia le labbra, i suoi mille occhi che si muovono inquieti.
"E poi?" ripete, sempre; come un disco rotto.
Chris questa volta sospira, Ada lo ignora.
Nivans insiste, protervio.
"E poi?"
Albert stira appena un angolo della bocca, mostra denti affilati e bianchissimi.
"E poi giochiamo, agente Nivans."
Jill si passa una mano sulla fronte, agitata, e distribuisce la prima mano.
Il bisbiglio asciutto delle carte sarà l'unico suono che interromperà il silenzio per molto tempo; ad ascoltarlo, solo i fantasmi.




"Make your move, take your time.
Every pawn threatens your life.
Go raise hell, come up short.
No mercy is granted here."
- Drop Dead Gorgeous -


   
 
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