FREEDOM

Si sente come chiusa in gabbia.

Sempre i soliti problemi, le solite sfuriate, i soliti litigi.

Vorrebbe riiscire ad aprire quelle ali tagliate e volare via.

Scappare, correre, urlare contro il cielo, non sentirsi così come se fosse chiusa in gabbia e non avesse la chiave.

Non è  facile essere la figlia di Hermiome Granger.

Prendi i voti più  alti.

Sii la più  brava del corso.

Devi essere quella che sa sempre rispondere a ogni  domanda.

Sii coscienziosa, non  lasciarti trasportare dalle cattive compagnie e dalle cose futuli.

Devi eccellere.

Per Rose ormai è  una routine, e forse è  quella la cosa che fa più  male.

Ormai è  abituata ad essere la migliore in ogni materia, a rimproverare gli scherzi dei suoi cugini.

Si sente un'adulta in un corpo da sedicenne.

Eppure si blocca nelle piccole cose.

Così  brava nello studio, così scarsa nella vita.

Non è  nemmeno facile essere la figlia di Ron Weasley, il migliore amico del ragazzo sopravvissuto.

Mostra l'orgoglio dei Grifoni.

Diventa una brava portiere.

Devi essere all'altezza del compito, sei la primogenita  dei due eroi.

Sta attenta ai tuoi cugini e a tuo fratello.

Sei la più  responasibile qui.

Non avere nulla a che fare con i Malfoy.

E Rose sa che quello che sta facendo va contro le regole dei suoi genitori, ma non ci può  fare niente.

Si sente  così  viva tra quelle coperte.

Il corpo sudato.

Il respiro affannoso.

Avvinghiata al corpo caldo e bello del suo "più  accerrimo nemico".

Solo in quei momenti, mentre il castello è  nascosto dalle tenebre  e nessuno può  vederli Rose si lasci andare.

E non se ne vergogna, perché  lo ama, e si sente così  bene mentre fa l'amore con Scorpius.

Scorpius, non  Malfoy.

E improvvisamente tutto perde di significato.

Entrano  in un mondo totalmente  loro.

Un mondo in cui i cognomi non sono importanti. 

Un mondo in cui lei non è vincolata da tanti doveri.

Un mondo in cui lei è  una comune sedicenne, innamorata pazza, e giace con la persona che ama.

Nulla  di più  normale.

Eppure quando si rivestono lentamente  la magia finisce.

E la realtà  torna prepotente a farle visita. 

Lei è  Rose Weasley e ha fatto sesso con un Malfoy. 

Sa che per lui è  una delle tante, un gioccatolo, qualcosa per divertirsi nel tempo libero.

Lei è  la riserva, quando  le ragazze belle e formose non sono disponibili. 

E a quel punto si sente talmente  male che vorrebbe urlare contro Scorpius, contro i suoi, contro tutto il mondo la sua ira.

Ma non fa nulla di tutto questo Rose, semplicemente si ritira nel suo dormitorio e avvolta tra le coperte, che adesso sembrano così fredde, inizia a piangere lacrime amare.

E si sente una stupida perché  avrebbe dovuto ascoltare i suoi  genitori, l'avevano avvertita, sapevano  che Malfoy l'avrebbe fatta soffrire.

Ma lei nulla, ha voluto provarci lo stesso.

Con il tempo si innamorerà di me.

Questo è  ciò che si ripete ogni sera Rose, tra quelle coperte fredde.

Però  sa che il suo desiderio  non si avvererà mai.

Però  quando ripensa al loro rapporto uno  strano calore sale dal petto e si diffonde in tutto il corpo e improvvisamente  si sente bene.

Per poi ricrollare subito.

Non dovrebbe essere così  legata a quel ragazzo.

È  solo sesso.

È  solo una stupida ricerca della libertà, infrangere le regole, provare il brivido del proibito.

Eppure quando scende in sala grande per fare colazione e vede il suo sorriso una parte  del suo cuore si spezza.

Perché  sa che quel sorriso non  è  rivolto  a lei.

E mai lo sarà. 

Non esiste libertà  per Rose Weasley.

Angolo autrice:

Non c'è molto da dire, ho scritto questa fic di getto (della serie: sto proprio facendo  i compiti xD)

E non sono tanto sicura del risultato, quindi mi farebbe  piacere ricevere un commento ;)

Alla prossima 

K