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Autore: seeamilyplay    01/09/2015    1 recensioni
Ispirato a "Ti Ricordi di Me?" di Sophie Kinsella. E' una storia d'amore e tanto altro, ricca di colpi di scena!
Katniss è una ventiquattrenne che lavora forsennatamente per mantenere la sua famiglia. La sua vita fa schifo, nulla mai le va per il verso giusto. Poi un incidente. Una serata andata peggio di ciò che Katniss immaginava. Un blackout.
Tutto allora cambia.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 2. Solo sei giorni?

Sento troppo brusio in questa dannata stanza. Quante persone staranno parlando contemporaneamente? Tre? Quattro? Quanto vorrei parlare con Magde... o con Jo e Delly.. magari loro sanno qualcosa. Magari sanno cosa diavolo è successo in questi sei giorni di ricovero in cui tutto è cambiato.

Ho sete. Vorrei parlare ma la gola è così secca che non riesco ad articolare una parola. Tra tutte un voce spicca: è Effie, pare abbia capito e ha chiesto dell'acqua a qualcuno. Poi la porta si apre e il vociare scompare dietro il tonfo della porta che si richiude. Apro gli occhi e poggiata alla finestra riesco ad intravedere una figura. -Mamma...?- è lei? O non è lei? Non so sinceramente. La figura si avvicina, è bionda e ha le labbra luminose color pesca -Katniss, piccola mia. Avevi perso conoscenza...- Mia madre? Che vuole? Da quando si preoccupa per me? Sento che mi sfiora il braccio, mi accarezza. Mi ritraggo istintivamente -Pensavo fossimo riuscite a superarlo... Ce l'eravamo promesso..- ma di che diavolo sta parlando? Superarlo? -Katniss, io sono cambiata. Sono guarita. Ci siamo aiutate a vicenda. Non ti abbandonerò mai più-. -Ma di che parli? Tu non mi hai promesso nulla. Io mi ammazzo di lavoro per dare a Prim ciò di cui ha bisogno! E tu che fai?! Niente!- sono furente. Solo allora la metto a fuoco.
Non è sciupata e ingrigita come sempre. Il suo sguardo è vivace, non più vacuo e spento. Tutto in lei è diverso. -Katniss, ma che dici. Hai smesso da tempo di preoccuparti per Prim. Con la mia paga ce la caviamo più che egregiamente, lo sai bene- Ma che diavolo sta succedendo al mondo?! -La tua paga? Perchè tu lavori pure?! E da quando? Fino a ieri facevo tre lavori per mantenervi!- la donna mi fissa stranita. Sto forse parlando in un'altra lingua?! -Sono ormai due anni e mezzo che lavoro nella farmacia del quartiere... non capisco perchè tu mi faccia queste domande assurde. Avrai mica perso la memoria?-

Credo che il mio sangue si sia raggelato improvvisamente. Lavora da quanto?! E Io non lo sapevo. -Mamma... potresti dirmi che giorno è?- le chiedo e lei risponde che è il 13 luglio. Ricordo che il bonus era una sorta di regalo che il capo faceva ai suoi dipendenti per l'anno nuovo. Sono passati... sei mesi?! Ma non erano sei giorni?! La donna coglie l'incredulità nei miei occhi e precisa -E' il 13 luglio del 2015-.
Scoppio inesorabilmente a piangere. Le braccia di mia madre mi circondano, cercando di consolarmi con un amorevole abbraccio. Lei ha già capito tutto.

Ho rimosso i ricordi di 3 anni della mia vita.

Tre anni... TRE ANNI.

Oh mio Dio. Sono passati tre lunghissimi anni da quella notte. Tre. Fottutissimi. Anni.

E io non ricordo assolutamente nulla, nella maniera più assoluta.

Ma come diavolo è possibile?! Quale assurdo incantesimo mi è stato fatto perchè io possa aver cancellato così, senza alcuna ragione, senza alcuna remora, tre anni della mia vita?!
Ma soprattutto, questa vita, in questo futuro, deve far così schifo da portarmi a desiderare la mia merdosa vita passata, quando sgobbavo come se non ci fosse un domani e quando per un simpatico scherzo del destino ero stata tagliata fuori dal bonus di fine anno? Io non capisco...
Stringo la testa fra le mani e chiudo gli occhi. Scavo e scavo ancora nei più remoti angoli della mia coscienza per trovare uno straccio di ricordo di quella che è la mia vita attuale. Ricordo tutto del passato. Di tutto ciò che ho vissuto da bambina, la nascita di mia sorella, i primi giorni di scuola, la morte di mio padre, la depressione di mia madre, il tiro con l'arco... Ricordo cosa ho mangiato ieri a pranzo: hamburger e patatine fritte annegate nella salsa barbecue. O meglio... cosa ho mangiato il giorno prima di oggi tre anni fa. Si lo ribadisco: tre anni.

Mamma riceve una serie di mazzi di fiori tramite un'infermiera -Sono arrivati in questi giorni- mi spiega con un sorriso -Non ho voluto che li portassero in camera tua finchè non avresti ripreso coscienza.- Ha un suo senso... Anche se, magari, svegliarsi in una camera piena di fiori sarebbe stato sicuramente più rassicurante rispetto a questo ambiente freddo e sterile.. o forse avrei creduto di trovarmi in una camera ardente dentro a una bara. Chi lo sa. 
Una bellissima donna entra allora nella stanza, va dritta verso mia madre. Sarà un dottore, anche se mi sembra strano che non indossi il camice. Non è professionale!
Ha dei capelli stupendi, biondi e perfettamente stirati, lunghi fin sotto le scapole e resi ancora più composti da un cerchietto blu scuro. Ha in mano una cartella clinica, la mia credo, che continua a sfogliare continuamente mentre parla con mia madre, che la segue con aria assorta. Non riesco a sentire cosa si dicano: la donna ha un tono piuttosto basso, come se temesse di disturbare o comunque di svegliarmi. D'un tratto si volta verso la finestra, sul quale davanzale mia madre aveva posto la lunga serie di mazzi di fiori che erano stati consegnati qualche momento fa. Il suo tono non è più pacato, ma si sente una forte nota di disapprovazione -Perchè hai fatto portare in camera i fiori? Ti avevo espressamente detto di evitare finchè non si fosse... svegliata..?- evidentemente fa due più due perchè si volta verso di me con il volto stravolto dall'emozione -Katniss! Grazie al cielo! Ti sei svegliata!- e mi abbraccia. Forte. Febbricitante. Io, certo, posso capire che i dottori possano affezionarsi ai propri pazienti però... così mi sembra un po' troppo. Tossisco scusandomi per sciogliermi da quell'imbarazzante abbraccio e allora vedo balenare negli occhi della bionda uno strano senso di sconforto. Si volta verso mia madre esterrefatta -Katniss... perchè mi dai del lei?- che domanda stupida. Non sono mica così cafona da dare del tu a una dottoressa solo perchè è così stranamente informale – Beh... ecco.. mi scusi dottore ma non vorrei mancarle di rispetto...- farfuglio. Allora sgrana gli occhi mentre mia madre abbassa lo sguardo -Dottoressa?! Ma Kat che stai dicendo! Cioè.. studio agli Yale e seguo i corsi di medicina, ma ancora è troppo presto...- mia madre poggia una mano sulla spalla della bionda -Mi spiace... ha perso la memoria... Prim-

Prim? Questa donna è la mia paperella?! Gli occhi le si riempiono di lacrime -È tutta colpa mia... tutta colpa mia. Mi dispiace Kat- non faccio in tempo a dire una parola, sono sconvolta, e la porta sbatte lasciando me e mamma da sole, in un silenzio carico di tristezza. Colpa sua?

Dopo qualche minuto, entrano in camera due dottori, con camice stavolta e armamentario correlato, per verificare il mio stato di salute. Mi fanno una serie di domande comuni: come mi chiamo, dove abito, che lavoro svolgo. In base a quanto detto e quanto confermato da mia madre si è finalmente giunti alla conclusione -Ormai è chiaro. Signora Everdeen- afferma il dottore alto e massiccio, tutto intento a sfogliare la mia cartella -Si tratta di amnesia retroattiva. È un evento che occasionalmente si verifica in seguito a traumi cranici.-
Ecco svelato l'arcano. Sento la tensione sciogliersi dentro di me -Ha perso la memoria. Il nostro compito, ma soprattutto quello dei suoi cari, è quello di sollecitare con qualsiasi mezzo la sua mente per far riaffiorare i ricordi.- Mia madre assume un sguardo piuttosto determinato. Sembra stia progettando chissà quale grande piano per aiutarmi. I dottori, prima di uscire, scambiano qualche parola in privato con lei. Credo che lo sgomento, lo stupore e il sovraccarico di queste nuove sconvolgenti mi abbia lasciato a corto di parole. Riesco a pensare solo ad una cosa in questo momento. Prim.


 

Nota di fine capitolo.
Ed ecco a voi l'atteso secondo capitolo!
Entrano in scena due personaggi fondamentali (Purtroppo per conoscere il marito dovrete aspettare ancora un po ;) )
E insomma, conosciamo Mrs. Everdeen e Prim. Ovviamente ho preso ispirazione dalle attività che svolgevano nel Distretto 13. Da notare che Prim studia a Yale perciò, a grandi linee è facile intuire dove è ambietata la storia, ma a breve verrà rivelato tutto nei particolari.
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, siete state veramente gentilissime *-* le vostre parole mi hanno resa ancora più motivata e più operativa. 
Infine, ringrazio sempre coloro che seguono, ricordano e preferiscono questa storia.
Spero abbiate voglia di commentare e recensire anche questo capitolo e dirmi tutto ciò che vi passa per la testa :D
Al prossimo aggiornamento, besos
Amily

 

 

 

  
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