Anime & Manga > Yumeiro Pâtissière
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Autore: Lait Rika Sai    01/09/2015    1 recensioni
Ichigo si sta duramente allenando per riuscire a cucinare alla perfezione un dolcetto richiesto agli esami di cucina... Ma pare proprio non farcela!
Ma ad un certo punto...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amano Ichigo, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pratica.

‹Clonk!› La pentola cadde rumorosamente nel lavabo in metallo, causando un rumore sordo che riecheggiò nella stanza, illuminata unicamente dal chiarore della luna che quella sera, splendeva nella sua pienezza nel cielo blu. Ichigo, stanca dei tentativi vani di cucinare quel dolce, così bello da vedere e buono da gustare, ma impossibile da cucinare, aveva gettato lo strumento di cottura nel lavandino per poi lavarlo. ‹Uffa, uffa! Questa ricetta è impossibile!›, sbuffò lei. Si voltò verso la grande finestra, dalla quale si poteva uscire e andare a gustarsi la lieve brezza serale. Bisogna ammettere che l'idea la tentava parecchio, certo, ma purtroppo per la giovane matricola, il giorno dopo ci sarebbero stati gli esami di cucina. E questo la seccava parecchio, dato che la ricetta richiesta era proprio quella da lei più odiata. ‹Amano-chan.›, chiamò una voce alle sue spalle. Vanilla, oramai, dormiva, stanca per la faticosa giornata; chi mai poteva essere? Ichigo si voltò, sorprendendosi alla vista di uno dei suoi compagni, nonché il più attraente dei tre principi. ‹Hanabusa!›, esclamò, felice di vederlo. ‹Si può sapere che ci fai qui?› domandarono i due contemporaneamente, per poi esordire in una risata sottovoce. La ragazza dai codini color cioccolato spiegò la situazione al compagno, il quale si offrì di aiutarla. Satsuki si posizionò dietro di lei e le prese la mano, impugnando così il mestolo - come un bravo padre che aiuta il proprio figlio a colorare un album -, e facendole vedere come mescolare il composto.

‹Aah, ce l'ho fatta! Grazie mille, Hanabusa!›, ringraziò Ichigo. Poi, restando seduta sullo sgabello accanto al suo compagno, si appoggiò con la testa alla sua spalla, provocandogli un forte rossore e un lieve calore alle guance. ‹A-Amano-chan, ora non dovremmo andare a dormire?›, chiese. Silenzio, e ancora silenzio. Il giovane si accorse solo dopo un po' che la ragazza dei suoi sogni dormiva: si limitò a farle una carezza - dopo aver constatato, toccandole ripetutamente la guancia, che fosse incredibilmente morbida - e la riportò al suo dormitorio. Ah, quanto era tenera... Quanto l'adorava.
   
 
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