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Autore: per sempre insieme    01/09/2015    2 recensioni
Le emozioni scaturite da uno sguardo possono fare riaffiorare dei ricordi e dei sentimenti sia belli che brutti. Quali sentimenti scaturiranno dall'incrocio di uno sguardo tra Freezer e Vegeta?
Storia ambientata prima del duello tra I due, e naturalmente prima dalla morte del sayan.
Storia partecipante al contest "Uno sguardo vale più di mille parole" indetto da Himeko Kuroba sul forum di efp.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Freezer, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Nickname sul sito: per sempre insieme
Nickname sul forum: sonounsayan2000
Fandom: dragon ball
Titolo: odio sconfinato
Personaggi: Freezer, Vegeta
Genere: generale, introspettivo
Rating: verde
Avvertimenti: nessuno
Introduzione: storia partecipante al contest "Uno sguardo vale più di mille parole" indetto da Himeko Kuroba sul forum di Efp.
Le emozioni scaturite da uno sguardo possono fare riaffiorare dei ricordi e dei sentimenti sia belli che brutti. Quali sentimenti scaturiranno dall' incrocio di uno sguardo tra Freezer e Vegeta?
Storia ambientata prima del duello tra i due, e naturalmente prima dalla morte del sayan.
Vegeta indiettreggiò di un passo alla vista di Freezer che gli si stava avvicinando pericolosamente.
Degludì la poca saliva che le sue ghiandole salivari avevano prodotto e per la prima volta nella sua vita provò paura. Guardò negli occhi il suo avversario che si trovava a poca distanza da lui e notó che lo stava guardando a sua volta ma con disprezzo, come se lui non valesse nulla e la sua potenza non potesse fargli neanche il solletico; un motto di rabbia gli crebbe dentro, nessuno poteva guardarlo in quel modo, lui era sempre il principe dei sayan e pretendeva che tutti lo rispettatassero.
Il sayan continuò a guardare gli occhi rossi di Freezer e non poté non pensare che erano del colore giusto per chi aveva visto scorrere molto sangue; si sentì fiero di sé stesso, era il primo che aveva avuto il coraggio di incrociare lo sguardo con il tiranno e non accennava a distoglierlo.
Vegeta odiava la lucertola con tutto il suo cuore perché aveva osato assoggettare e tradire il grande popolo dei sayan trattandoli come cani, aveva fatto vaccillare la figura intoccabile del re che era obbligato a inchinarsi al suo cospetto e lasciarli la sedia reale per poi essere usato come un normale suddito e soprattutto perché aveva trattato lui stesso come uno lurido schiavo.
Sì rammentò del fatto che la sua esistenza da quando era stato consegnato a Freezer si era intervallata tra momenti di allenamento e di sesso con squaldrine dei pianeti che conquistava, ricordò anche, con estremo disappunto, che Freezer lo aveva deriso molte volte in pubblico, e lui conscio della elevata potenza del tiranno aveva sempre taciuto covando una profonda rabbia e la voglia di ucciderlo con le sue stesse mani. Stava osservando ancora lo sguardo omicida del suo avversario quando, come un lampo, un ricordo gli affiorò alla mente.

*inizio flashback Vegeta stava camminando lungo il corridoio della navicella di Freezer quando sentì provenire da una delle tante stanze delle risate e dei commenti alquanto derisori sui sayan.
Si fermò di scatto cercando di sentire meglio e in quel momento udì che Freezer stava dicendo che aveva ucciso lui l'intera popolazione dei scimmioni, così lui gli chiamò, stava ridendo per il smarrimento e la sorpresa che aveva visto negli occhi dei sayan quando lui creò la sfera d'energia per distruggere il pianeta.
Quella volta Vegeta girò a sè stesso che avrebbe sconfitto Freezer con le sue stesse mani, infliggendogli subito dei colpi non fatali in modo che soffrisse per poi ucciderlo placando la sua sete di vederlo morto.
*fine flashback

Adesso, che era arrivato il momento di fronteggiarsi con lui non provava gioia bensì angoscia perché l'elevata potenza che Freezer aveva scatenato con la sua ultima trasformazione era molto elevata e quasi impossibile da battere; provò una fitta di dolore alla pancia a quel pensiero e si chiese come lui, il principe dei sayan potesse anche solo pensare a un fallimento.

Freezer e Vegeta si guerregiarono in uno scontro di sguardi con la vittoria di chi riusciva a reggere quello dell'altro per maggior tempo.
Il tiranno guardò il sayan in modo altezzoso, lo schifava il dover combattere contro un rozzo scimmione che gli aveva arrecato molti fastidi per colpa del suo carattere orgoglioso e fiero. Sorrise malignamente riconoscendo la sua malignità e la sua sempre più maggiore voglia di usare le persone per poi ucciderle senza pietà.
Lo aveva usato per la conquista di molti pianeti, e sebbene Vegeta svolgesse il suo lavoro al meglio lo aveva ricompensato pochissime volte.
Aveva allenato il principino nei modi più severi e faticosi, mandandolo nella vasca rigeneratrice molte volte, lo aveva fatto penare parecchio e ne era fiero; odiava i sayan con tutto il cuore, gli riteneva una razza da sterminare, dei scimmioni senza cervello anche se si erano dimostrati molti validi per la conquista dei pianeti, ma per il timore che la leggenda dei super sayan si dimostrasse essere vera gli aveva sterminati tutti, o almeno adesso l'avrebbe fatto.
Freezer dovette ammettere che aveva anche ammirato Vegeta per il coraggio che aveva dimostrato nel affrontare gli scontri, sembrava che non fosse capace di fare trapelare nessuna emozione, e per di più era l'unico suo suddito che aveva il coraggio di guardarlo negli occhi affrontando il suo sguardo omicida e altezzoso senza rabbrividire o distoglierlo impaurito dalle possibili conseguenze. Già dal suo primo incontro con il sayan aveva capito di aver trovato il guerriero perfetto da usare nelle missioni più complicate, era felice di aver scovato un ragazzino che era incapace di provare paura, che difficilmente perdeva il controllo e che adorava sentire la paura della vittima che presto avrebbe assaggiato la morte per mano sua. In un certo senso gli assomigliava un po' se non ci fosse stato il baratro che divideva la sua superiorità da quella del suo suddito.
Rise all'idea stupida che gli era passata in mente e si fiondó all'attacco, era ora di terminare la sua opera di sterminazione dei sayan.

   
 
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