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Autore: AlekHiwatari14    01/09/2015    1 recensioni
I nostri eroi si trovano ad affrontare una nuova sfida del tutto insolita, la scuola.
Ma con questa sfida non hanno per nulla intenzione di abbandonare la loro passione delle macchinine.
Con l'introduzione di un nuovo personaggio del tutto misterioso, tra corse di macchinine, sentimenti di amicizia e nuovi avversari, si troveranno ad affrontare misteri, pericoli e nuove sfide con una cosa del tutto sconosciuta..l'amore.
Buona lettura.
Genere: Generale, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.




Era una giornata come tante quando accadde. Il nostro J uscendo da scuola non trovò la sua protosaber e così decise di cercarla lasciando i ragazzi fuori al cancello ad aspettarlo. Arrivò nel cortile interno della scuola non sapendo dove altro cercare.

?:Se cerchi la tua protosaber è nel tuo armadietto.

Quella frase agghiacciante fece voltare J verso il giardino dov'era chi aveva parlato, ovvero una ragazza dall'aspetto ribelle che sembrava sapere troppo su di lui. J era pietrificato dal caratteraccio e da quel troppo sapere della ragazza. 

J:Ehm....tu....come fai a....
?:Che domande? C'è l'ho messo io.

Rispose alzandosi da terra urtata e buttando a terra la sigaretta che stava fumando entrò dentro.

J:Ma...come fai a sapere il mio armadietto? Neanche mi conosci.
?:Solo perchè non mi hai mai vista non è detto che non ti conosca, mio caro Jun.

Ribattè prendendo la cartella che era appoggiata vicino al muro dell'entrata lasciando con quella frase il ragazzo di stucco. Il ragazzo dallo stupore abbassò gli occhi. Nessuno lo aveva chiamato per nome, tutti l'avevano chiamato sempre J, com'era possibile che sapesse tutto di lui?

J:Aspetta!!

Urlò entrando dentro, ma la ragazza si era volatilizzata nel nulla. 

J:Cosa? Dov'è finita? 

Si chiese non vedendola più. Pieno di dubbi e domande senza risposte, il ragazzo si avviò vicino all'armadietto che aveva il suo nome, quell'armadietto che, per tutti quei anni, aveva utilizzato poco e niente. Lo aprì e sorpreso trovò la sua protosaber.

J:Cosa? Come diamine faceva a sapere quale fosse? E come ha fatto ad aprirlo?

Altre domande così si aggiunsero nella sua lista mentre prendeva la sua protosaber e chiudeva l'armadietto segreto. Si diresse all'uscita pensieroso dove i nostri amici l'aspettavano.

Ghigo:Finalmente! L'hai trovata?

Il ragazzo annui e Ryo gli diede la cartella che aveva dimenticato a terra.

Ryo:Testa vuota, ma è mai possibile che ti dimentichi tutto? Se non ci fossimo stati noi la tua cartella sarebbe andata.
J:Lo so, vi ringrazio.
Ricky:Allora? Questa corsa ce la vogliamo fare o no?

Così i nostri amici tornarono a casa, ma J era amareggiato. Non riusciva a capire chi fosse la ragazza misteriosa e come sapesse il suo nome per intero. Preso da questi pensieri e fissando la sua protosaber mentre era sdraiato sul letto, non si accorse che Mr.Jeep era entrato in camera con una bella tazza di thè caldo.

Mr.Jeep:Cos'hai? Non riesci a dormire? Pensavo che studiassi.
J:Ho già fatto i compiti, ma ho molti pensieri per la testa.

Rispose alzando il busto ed allungando la mano verso la tazza che gli tendeva Mr.Jeep.

Mr.Jeep:Se c'è qualcosa che ti turba, lo sai che puoi parlarmene tranquillamente.
J:Lo so, tranquillo. E' solo la scuola. I soliti problemi.
Mr.Jeep:Ok. Quando hai finito di berla, porta la tazza di là e va a dormire.

Il ragazzo annui vedendolo allontanare l'uomo. Sospirò. Quelle domande diventavano sempre di più nella sua testa. Rimbombavano come tamburi e non lo fecero chiudere occhio. Arrivò l'indomani e come al solito uscì di casa mettendosi i pattini al piede e la sua protosaber pronta a partire.

J:Siamo pronti, amica mia?

Chiese mettendola a terra per poi partire per la scuola. Era il solito procedimento mattiniero, ma quel giorno si rivelò diverso.

Ryo:Anche tu a correre?

Domandò vedendolo correre e aggregandosi con la sua tridigger.

J:Facciamo una gara?
Ryo:Ok, a chi arriva primo a scuola.

Il ragazzo annuì fermando la sua macchinina come fece anche Ryo. 

Ryo:Pronti?
J/Ryo:VIA!

Urlarono partendo, ma a pochi metri dal traguardo, qualcosa o qualcuno portò le due macchinine fuori pista.

J:Protosaber!
Ryo:Tridigger!!

Gridarono vedendo le due macchinine capovolte.

Ryo:Secondo te cos'è stato?
J:Non ne ho idea.
?:Se fossi in voi eviterei di giocare fuori scuola.

Disse una voce facendo voltare i due. Sul muretto della scuola c'era seduta ancora quella ragazza misteriosa che fumava. I due la guardavano meravigliati. 

J:Ancora tu?

Domandò appena la vide.

Ryo:J? Tu la conosci?
J:L'ho vista ieri quando cercavo la mia protosaber.
?:Ripeto, se fossi in voi eviterei di portarle qui.

Ridisse aspirando la sigaretta per poi alzarsi sul muretto soffiando l'aria fuori e scendere da lì con un salto.

J:Chi sei?
?:Chi sono non ha importanza. L'importante è sapere che sta arrivando.
Ryo:Arrivando chi?
?:La domanda giusta è cosa. 
J:Spiegati meglio. Non capisco.
?:Tu non capisci mai nulla. Sei sempre razionale, come del resto anche Ryo lo è.
Ryo:Come fai a conoscermi? Sei una mia fan?

La ragazza rise.

J:Cos'hai da ridere?
?:Siete così sciocchi. Ma ancora non l'avete capito? Non lo sentite nell'aria?
Ryo:Cosa?
?:L'aria di sfida. Secondo voi perchè le vostre macchinine si sono capovolte?
J:Sei stata tu?

Domandò sorpreso. La ragazza alzò il suo sguardo che incominciò ad illuminarsi. Aveva una strana luce negli occhi. Possibile che fosse stata lei?

?:No, sono stati i distruttori. Ben presto verranno da voi. State con gli occhi aperti. Puntano a distruggere le vostre macchinine. 

Rivelò lasciando i due perplessi e senza parole.

J:I distruttori?
Ghigo:Ehi! Ryo!! J!!!

Urlò correndo con la sua magnum seguito da Ricky. I due tornarono a voltarsi e la ragazza era scomparsa nel nulla.

Ricky:Ragazzi? Cos'è quella faccia?
Ryo:J? Mi sono impressionato o....
J:No, anche l'altra volta scomparse così. Volatilizzata nel nulla.
Ghigo:Di che parlate?
Ryo:Della ragazza che era qui un secondo fa.
Ricky:Ma quale ragazza? Qui c'eravate solo voi due.

Informò Ricky lasciandoli sconvolti.

Ryo:Cosa?! Eppure era qui! Era una ragazza dai capelli castani, aveva una sigaretta tra le mani, com'è possibile che non l'avete vista?
Ghigo:Ma qui non c'era nessuno. Eravate solo voi due a guardare il muro. 
Ricky:Piuttosto, perchè lo guardavate?

Sconvolto e impaurito, J si fece trascinare dalle emozioni cadendo a terra in ginocchio.

J:Non può essere.
Ghigo:J?Ti senti bene?
J:Possibile mai che sia....un fantasma?
Ricky:Ma che dici? I fantasmi non esistono.
Ryo:Eppure lei era qui. Nessuno di voi l'ha vista, com'è possibile?
Ghigo:Secondo me avete mangiato troppe schifezze ieri sera ed ora avete le allucinazioni.
Ricky:Concordo in pieno con Ghigo. 

Quelle parole per J non era per niente di conforto. Ryo sapeva ciò che aveva visto, proprio come J, e sapeva anche che i suoi amici non avevano motivo di mentirgli. Presto finirono le lezioni e per sfogarsi decisero di fare un'altra corsa stavolta al parco, ma successe qualcosa di strano.

Ryo:Dov'è la mia tridigger?
J:L'hai messa nella cartella quando siamo entrati in classe.
Ryo:Che strano. Non la vedo.

E mentre frugavano nella cartella, la macchinina uscì da alcuni cespugli.

Ryo:Ma è la mia tridigger! 
J:Chi l'ha messa in moto?
Ryo:Non lo so.

Disse raccogliendo la macchinina dubbioso.

J:Qua succedono cose strane da ieri. 
Ryo:Penso che sia stata la ragazza.
J:Ragazza? Vuoi dire il fantasma. Hai sentito cos'hanno detto Ghigo e Ricky. Non l'hanno vista.
Ryo:Beh...è vero che non l'hanno vista, ma ho la conferma che sia stata lei.

Rispose accorgendosi di qualcosa vicino alla sua tridigger. C'era un foglietto con scritto:"preparatevi. Avete un compito, proteggere il mondo dai distruttori. Convocate le squadre migliori. Dobbiamo distruggerli ad ogni costo."

J:Che c'è scritto?

Chiese accorgendosi del foglio tra le mani di Ryo.

Ryo:Dobbiamo chiamare i ragazzi ed allenarci. Ho un brutto presentimento.

Confidò ancora incredulo e individuando la ragazza nascosta dietro all'albero. Chi era quella ragazza e da che parte stava? Ma sopratutto, come si sarebbero comportati i nostri eroi? Scopritelo nel prossimo capitolo.





 
   
 
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