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Autore: Anairim M    01/09/2015    0 recensioni
Un ladro, un poliziotto e un caso da risolvere.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ancora una volta quell'uomo incappucciato, con vestiti scuri, ha messo a segno un altro tiro. Stavolta l'obiettivo sono stati i gioielli della famiglia reale, preziosi beni custoditi all'interno di un imponente caveau.
L'ora del furto risale alle 17:00 del pomeriggio, quando avviene il cambio di turno delle guardie, che sorvegliano il caveau. Come ci sia riuscito e quando restano un mistero, quello che sappiamo è che questa persona è stata in grado di aggirare le guardie, riuscire ad entrare nel caveau e rubare i preziosi gioielli. Io, tenente Simon, rimarrò tutta la notte sveglio, se sarà necessario, per riuscire a capire meglio di questa vicenda. Da un po’ di tempo, qui a Lirnbon avvengono molti furti che risalgono allo stesso delinquente. Egli infatti dopo aver compiuto il suo "dovere", lascia un biglietto con la sua firma. Ma in questo caso, non ha lasciato nessuna firma, perciò si potrebbe trattare di due persone diverse. Ricompongo tutti gli indizi e penso. Il cambio di turni avviene alle 17, ma se avesse provato ad entrare nel caveau, sarebbe comunque stato in compagnia delle vecchie guardie, che aspettavano le nuove. E se fosse successo prima o dopo il cambio dei turni? Sarebbero state presenti comunque. E come avrebbe fatto a scoprire la combinazione segreta dettata dalla famiglia reale stessa e rubare gioielli di co tanto valore passando inosservato? Le domande sono molte, le risposte di meno.
E' notte fonda e non riesco a dormire. Sento di esser vicino dallo scoprire la verità. All'improvviso, mi alzo, mi vesto e vado al caveau per vedere se ci siano indizi di cui non mi sono reso conto. Per amor della giustizia, silenziosamente, entro nel caveau ormai vuoto, il cui codice è conosciuto dall'intera polizia, dopo quello che è successo. Uso una torcia a potenza massima per aiutarmi ma non noto nulla di sospetto. Nessun indizio. Sento un senso di disperazione, finchè.... cos'è quella?.    Sembrerebbe... una penna. Cosa ci fa qui una penna ? E di chi è? La prendo e la provo su un foglio (Ho una particolare ossessione per le penne).  Scrive un blu, tendente al viola. Un brivido mi sale su per la schiena, pensando che il ladro più famoso della città, scrive dei biglietti con questo stesso colore di penna. Ma ciò non prova nulla. Egli lascia sempre un biglietto, stavolta non l'ha fatto. Ha lasciato direttamente la penna, che è ben diverso. Ma aspetta un attimo! E se non l'avesse lasciata ma persa?! Potrebbe tornare a prenderla.
Tentar non nuoce. Aspetterò qui finchè il ladrolin non verrà.. canticchiai tra me e me.
Sento dei rumori di passi. Mi nascondo e spengo la torcia. Sento qualcuno respirare, sento qualcuno accanto a me. Accendo la torcia...non ho nessuno di fronte ma... mi giro ed ecco che alle mie spalle si trova colui che ha rubato i gioielli e che evidentemente vuole realmente la sua penna indietro!. Sarà anche un ladro brillante, ma ritornare in un posto dopo averlo derubato, solo per riprendersi una penna, è da pazzi. E' di fronte a me, è sempre lui, l'uomo incappucciato più ricercato di Lirnbon. Mi avvicino piano piano ad egli... che si allontana ad ogni mio passo. Capisco quello che devo fare. Gli prometto di restituirgli la sua "amata" penna. Gli sono vicino..abbastanza da smascherarlo. Gli avvicino la penna, sto per restituirgliela quando decido di mettere fine una volta per tutte a questo mistero. Una volta caduta la maschera, rimango di stucco. Il ladro, il famoso ladro di cui tutti non fanno altro che parlare...non ci posso credere. Quel ladro sono io!!. Ora capisco come è stata possibile un'impresa del genere. Facendo parte della polizia, ho potuto ben aggirare le guardie convincedole che io avrei sorvegliato il caveau e infiltrandomi nel momento preciso in cui i gioielli sono stati lì riposti al sicuro, ho visto il codice. Inoltre nessuno avrebbe mai chiesto ad uno della polizia, di far requisire il proprio borsone. Ora è tutto chiaro. Ora so che il mostro senza dignità che fa ciò, non solo mi è vicino, ma dentro di me. Tiro fuori una vecchia agenda, stacco un foglio e lascio un bigliettino con la mia firma, come al solito. Chissà quale sarà il mio prossimo colpo.
 
 
   
 
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