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Autore: FeelingRomanova    01/09/2015    2 recensioni
Era bellissima, quando rideva. Era sempre stata bellissima, ma non se ne era mai resa conto.
Quello, forse, era uno dei più bei ricordi che aveva di Natsha. Della sua Natasha. Dell Natasha che non sarebbe tornata mai più.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't wake me up


Guardò il soffitto e ripensò a quando lui e Natasha erano andati a pattinare. Lei aveva riso talmente tanto. Era meraviglioso il suono della sua risata.
Lui non aveva mai pattinato, e lei rideva perché continuava a cadere.
Lui rideva con lei perché, insomma, era ridicolo. Ogni tanto era caduto anche di proposito, solo per farla ridere ancora.
-Clint! Sembri un pinguino!- esclamava lei.
Le brillavano gli occhi quando rideva, si scostava una ciocca dietro le orecchie, ed ogni tanto le scappava qualche parola in russo.
Gli piaceva sentirla palare in russo, ogni tanto cantava in russo. Non capiva cosa lei dicesse, ma gli piaceva.
Era bellissima, quando rideva. Era sempre stata bellissima, ma non se ne era mai resa conto.
Quello, forse, era uno dei più bei ricordi che aveva di Natasha. Della sua Natasha. Della Natasha che non sarebbe tornata mai più.
Rimase a guardare il soffitto, sbattendo piano le palpebre, il respiro regolare.
In coma.
Aveva passato 10 anni della sua vita in coma.
Quando aveva riaperto gli occhi, si era trovato davanti una donna bionda ed una anziana. Si erano presentate come sua madre e la sua ex fidanzata.
Non le ricordava.
Aveva passato gli ultimi 10 anni in un mondo tutto suo, un mondo fatto di supereroi e di organizzazioni segrete. Fatto di archi, frecce, uomini che si tramutavano in mostri verdi, Dei nordici, armature invincibili e missioni da portare a termine. Fatto da capelli rossi ed occhi verdi.
Non poteva credere che non ci fosse niente di vero, in tutto quello. Quando ne aveva parlato la prima volta a sua madre, nonostante non la ricordasse come tale, lo aveva guardato come se fosse pazzo, con una straziata compassione negli occhi.
Eppure, sembrava tutto così vero. Gli sembrava ancora di sentire le mani morbide di Natasha sulla guancia, il suo odore, il suo sorriso.
Ma niente di tutto quello era reale.
Non l'avrebbe mai più rivista, se non nella sua mente, che era anche il luogo dove l'aveva incontrata.
Non avrebbe mai potuto sentirla ridere, prenderla in giro, sorreggerla, trascinarla al sicuro. Lei non era reale, gli avevano detto. Ma allora perché la sentiva così vera?
Chiuse gli occhi, sperando di ricadere nel suo sogno, strinse gli occhi, sperando di riaprirli e vedere quelli verdi di Natasha, ma non accadde.
Riaprì gli occhi, e fissava ancora il soffitto di una grigia stanza d'ospedale.




Angolo autrice:     

Io mi odio :D Perché scrivo certe cose? Non lo so, ma mi piace.
So solo che mi é venuta quest'idea e niente, volevo scriverla. Spero vi sia piaciuta e niente, mi sono depressa da sola e colgo l'occasione per dire una cosa.
Per tutti quelli *nessuno*che seguono la mia storia Stay With Me (se non l'hai ancora fatto, vai a leggerla :D), volevo solo dire che il secondo capitolo é stato difficile da scrivere e sono stata molto impegnata, devo ritoccarlo e lo posterò in un paio di giorni, ma sicuramente non prima di Venerdì, scusate.
Un bacio,
Fr 
  
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