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Autore: Ridarella_12    02/09/2015    1 recensioni
Denise era una ragazza semplice.
Capite cosa intendo,vero?
Una ragazza minuta,timida,con crisi adolescenziali,una cotta per il ragazzo piú popolare e ben due migliori amici.
Certo,aveva scoperto di essere una semidea (cosa poco normale),Ma era tutto okay.
Fino a quando non è arrivata una profezia.
La sua profezia.
Lei non era una semplice semidea,aveva qualcosa in piú degli altri.
Qualcosa di parallelo al campo mezzosangue che romperá l'equilibrio dell'Olimpo.
Vedremo Denise Montrose affrontare mostri,oscuritá e paure insieme a Calum Hood,Michael Clifford,Luke Hemmings e Ashton Irwin.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Denise non capiva. Non ci riusciva proprio. Perchè la sua amica Hanna la stava attaccando?E perchè aveva le ali?E sopratutto..PERCHÈ AVEVA LE ZANNE? Denise aveva paura,non era mai stata una persona coraggioso,mai. Aveva sempre evitato i suoi problemi,ogni volta. Ma adesso non aveva idea di come scappare da quel mostro. Sentí un dolore lancinante..un graffio. Ancora un altro. Denise sentiva dolore,era stanca. La scuola era chiusa,i viali vuoti. Non c'era nessuno a salvarla o a soccorrerla. Era completamente sola. "Se devo morire,non voglio farlo cosí." Pensó la ragazza. Si guardó intorno,cosa poteva stordire una creatura del genere? Guardó il suo zaino poco distante da lei. Lo guardó ancora mentre quella specie di gallina la colpiva e la stordiva. Prese finalmente lo zaino e glielo diede sulla testa. La creatura urló. Denise la colpí ancora con il tocco di qualche calcio nello stomaco. Il mostro si accasció alla sua destra. E finalmente Denise si alzó. Correva veloce mentre le ferite sanguinavano. Casa sua non era distante dalla scuola eppure il tragitto sembrava infinito. A pochi passi dalla porta di casa qualcosa le afferró il piede. "Aiuto!" pensó . E poco dopo riformuló la parola a voce alta. -"AIUTO!"urló Denise. La ragazza scalciava ma il mostro non voleva saperne di andarsene. Sentí un piccolo cigolio. La porta di casa si stava aprendo. Denise voleva tanto sorridere al padre che stava lí impalato davanti a lei,ma non ci riusciva. Riusciva solo ad avere uno sguardo sofferente. Lo vide rientrare in casa. Cosa stava facendo? Sua figlia,la sua unica figlia stava morendo e lui si rintanava dentro casa? Non poteva resistere. La creatura mostruosa l'aveva fatta alzare in piedi. Denise continuava a scalciare,ma il mostro non aveva nessuna reazione. La stava prendendo. Denise sentiva dolore. Sentiva bruciare le ferite. Era finita. Socchiuse gli occhi e lasció cadere a terra il suo corpo Vide suo padre fuori la porta di casa. E poi piú nulla. Non sentiva piú le ferite bruciare. Non sentiva niente. ------------------------------ Voci. Denise sentiva le voci. Sentiva tante voci. Per qualche secondo credette di essere pazza. Apri leggermente gli occhi,vide figure indistinte davanti a sè. Strizzó gli occhi per vedere meglio. Era stesa sul un letto completamente bianco. Cos'era,un ospedale? Il Paradiso? Denise cercó di parlare,di formulare qualcosa ma non ci riuscí. Si appoggió sui gomiti,non c'era nessuno a parte qualche ragazzo che dormiva,o almeno sperava che dormisse. Prese la decisione ardua di alzarsi in piedi. Ebbene,decisione sbagliata. Appena si alzó e cercó di fare qualche passo i suoi piedi decisero che tutto ció non era giusto. Chiariamoci,Denise cadeva spessissimo. Era nota per le sue cadute epiche,e quella era l'ennesima. Ma qualcosa l'afferró al volo. Delle mani. Delle grandi mani intorno alla sua vita. Arrossí di colpo quando vide la persona che l'aveva salvata dalla sua ennesima caduta. Denise era certa di non averlo mai visto. Aveva i capelli biondi,gli occhi azzurri era alto,molto alto. Sentiva la leggera pressione che facevano le mani di lui sui suoi fianchi,lei a sua volta invece aveva le braccia sulle sue spalle. Si guardarono per qualche secondo,ma quando lei si rese conto della situazione decise che reggersi da sola era piú che comodo. Stava decisamente arrossendo,mentre lui sembrava quasi tranquillo,aveva un espressione seria. -"S-scusa,ecco io stavo scend-" stava per dire al ragazzo ma subito dopo lui la interruppe. -"Va tutto bene?" Aveva uno sguardo intimiditorio. Disse quella frase cosí seriamente che a Denise fece quasi paura,ma non voleva balbettare di nuovo. -"Si,è tutto ok" gli disse mentre si torturava le mani. Quel ragazzo la innervosiva,era di una bellezza devastante. Lo guardó un po' meglio e si accorse che aveva un camice da medico,ma a lei sembrava molto piccolo. Aveva delle scarpe da ginnastica,erano consumate,vecchio stile ma gli donavano. E infine lo guardó negli occhi. Due grandi e bellissimi occhi azzurri. Il ragazzo rilassó le spalle,la guardava ancora seriamente ma sembrava piú tranquillo. Denise decise di sedersi,e finalmente le giunse una domanda in mente. Si guardó ancora una volta intorno fino a posare di nuovo lo sguardo sul ragazzo. -"Dove mi trovo?"disse con un filo di voce e anche un po' di imbarazzo. Il ragazzo biondo non rimase sorpreso dalla sua domanda,come se la risposta la sapesse da sempre,come se si aspettasse una domanda del genere. -"Ti trovi al campo mezzosangue!" allargó le braccia come se volesse fare una presentazione spettacolare,aveva un piccolo sorrisetto adorabile sul viso. -"Sono dove?"rispose con tono piú alto Denise. -"Al campo mezzosangue" ripetè il ragazzo.-"Il luogo piú sicuro per le persone come noi!"lo disse con uno sguardo felice. Tutto in quelle frasi aveva qualcosa di felice,ma Denise non ci trovava niente di gioioso. Posto per persone come loro? "Un manicomio." pensó la ragazza. "È di sicuro un manicomio." Ribadí questo pensiero nella sua mente. Vide il ragazzo sedersi accanto a lei. -"So cosa stai pensando,non sai cosa sia questo posto,non sai chi sia io.Ma ti puoi fidare di me,di noi e del campo mezzosangue...È un bel posto sai?"prese un po' di fiato e poi continuó "Sono Luke Hemmings,e se vuoi ti spiegheró questo gran casino." Queste parole rassicurarono Denise,pendeva dalle labbra di Luke. Gli sorrise timidamente. -"Certo che voglio sapere!" disse.-"Io sono Denise Montrose"cercó di alzarsi di nuovo in piedi ma Luke la prese per le braccia. -"Siediti.Riposa hai delle brutte ferite." Luke Hemmings tastó dolcemente la guancia di Denise dove aveva un bruttissimo graffio. La ragazza sussultó per il dolore,si aggrappó piú forte alle braccia di Luke e quando si accorse del gesto si sedette subito con lo sguardo verso il basso. -"Spiegami tutto questo gran casino." Lo guardó di nuovo negli occhi. Era certa di volere delle risposte.
   
 
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