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Autore: SecretCodeLyokan    02/09/2015    0 recensioni
Un'antica maledizione fa sì che chi sopravvive morte certa durante la Luna Piena, Luna Nuova, la Mezzaluna Calante e quella crescente si trasformi in parte in un essere paranormale.
Keno è sopravvissuto durante la Mezzaluna Calante, ma nessuno sa che cosa sia di preciso. A dodici anni e nessun segno paranormale, i suoi lo mandano in una scuola pubblica dove incontra una ragazza che non sorride mai, un secchione e un tipo solitario che indossa magliette molto larghe.
Quando un incidente rivela a Keno che loro sono maledetti della Luna Piena, Nuova e Mezza Crescente, i quattro si trovano impegnati in una "mission impossible" durante il quale tenteranno di controllare il loro lato da "mostro" e di scoprire di più sulla maledizione e sulla Mezzaluna Calante. Quale sarà il lato di Keno?
Genere: Avventura, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Moon Curse'
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Moon Curse 
Prologo
 
Pochi conoscono maledizioni realmente esistite e questi pochi non le osano dire, un po' perchè hanno paura delle conseguenze, un po' perchè è questa che glielo impedisce.
Ci sono stati certi che hanno detto alcune maledizioni ad alta voce, vere o no, ma le conseguenze sono state disastrose; c'era per esempio un tale, tanto tempo fa, che diceva che se si offende una donna e questa si voleva ribellare, la protettrice di tutte le donne l'accontentava e la trasformava in una strega. Ora, non si sa se sia vero o falso quello che dice, ma ciò segnò la morte di tante povere fanciulle.
Si dice che Colombo, quando arrivò in America, scivolò sulla sabbia e cadde su un sasso blu; questo sasso era una maledizione, e per il resto della sua vita a Colombo caddero sempre oggetti in testa.
Dalle più ignote alle più conosciute, le maledizioni sono sempre state dette (spesso per gioco), scritte e lette, ma pochissime sono vere e non frutto della fantasia di una persona. Una di queste è La Maledizione Lunare.
La Maledizione Lunare è una leggenda conosciuta, ma nessuno ci credeva prima; e allora come hanno fatto a scoprirla, a crderci e a temerla? Bè, prima vi racconto la leggenda:
 
Tempo fa, nell''800, viveva una ragazza che si chiamava Lunes. Lunes era una molto curiosa e quando vide la luna piena in tutta la sua bellezza una notte, rimase affascinata e colpita da tanta bellezza che decise di studiarla; trovò tutti i libri che poteva, ma voleva sapere ancora di più, così rimase in biblioteca per tutto il giorno e la notte e il caso volle che quella notte questa bruciò fino all'ultimo briciolo e la ragazza non si salvò; successe tutto mentre la luna era a levante, proprio nel periodo tra metà piena e metà nuova.
Lunes aveva una sorella più grande che si chiamava Maya e il giorno in cui la sorellina morì, la ragazza vide la luna e anche lei ne rimase colpita. Non potendo andare in biblioteca e non potendo uscire di casa di giorno perchè i genitori non perdevano di vista lei, suo fratello e sua sorella, la ragazza aspettò qualche notte e poi uscì di casa per andare da un amico dei suoi che faceva l'astronomo e rimase a studiare la luna dal balcone, con la raccomandazione di non portarci sopra niente a parte lei e il telescopio; Maya ubbidì, ma mentre studiava si accorse di non sapere niente sulle stelle e così andò a cercare una mappa astrale; non trovò mappe ma un libro. Dimenticandosi delle avvertenze, se la portò sul balcone e questo, che era vecchio e abbastanza appesantito dai libri già presenti e il telescopio, si ruppe con il peso aggiuntivo e la ragzza precipitò e morì, sotto l'oscurità della luna nuova.
Il fratello Mauro era impressionato da come le sue sorelle erano morte per la medesima passione e decise di studiare pure lui, per capire che cosa ci trovavano di tanto bello nella luna. Una notte, rubò un libro per studiare, ma il rimorso lo divorava vivo e così, dopo alcune notti insonne, andò a restituirlo; il cane da guardia, però, lo vide e lo assalì. Quando il padrone li sentì e mise a cuccia il cane, il povero Mauro giaceva a fin di vita sul pavimento, con certi graffi e morsi che le sue probabilità di vita erano minime; infatti, esso morì in meno di tre ore, la luna a ponente mezza piena e mezza vuota che illuminava la finestra.
Gina era la più piccola e quando vide la luna la notte dopo pensò fosse fatta di latte; golosa com'era, cercò di inseguirla e lasciò la casa. I genitori la cercarono dappertutto e solo un mese dopo la ritrovarono, morta di fame sulla strada, durante una notte di luna piena, diceva il dottore.
I genitori erano disperati ed erano ancora in lutto il giorno in cui arrivarono quattro signori: il primo era un curatore della biblioteca che era riuscito a scappare grazie a Lunes, il secondo era l'astronomo che voleva ringraziare l'anima di Maya per essere stata fissata con la luna ed essersi "sacrificata" prima che il balcone crollasse con lui sopra, il terzo era un ladro che voleva ringraziare la famiglia di avergli permesso di derubare il padrone del cane indisturbato e il quarto era un poveraccio a cui Gina aveva sacrificato la sua ultima fetta di pane.
Quando videro che queste quattro persone erano state salvate al posto dei loro quattro figli, quella notte i genitori, irati, lanciarono una maledizione: chiunque sopravivvesse morte certa alla luce di una delle quattro fasi lunari sarebbe diventato un orribile essere.
Molti non ci credevano a questa maledizione, che era stata scritta con il sangue della madre, ma quando dieci anni dopo un uomo sopravvisse un terremoto alla luna piena ed divenne un lupo mannaro, la gente del luogo ebbe paura e il mondo ha cominciato a crederci e a studiare il modo di fermare o prevenire queste catastrofi, ma la strada per la cura è ancora lunga. 
Bisogna sapere che, delle quattro fasi lunari solo tre trasformazioni sono conosciute: quella della Luna Piena, quella della Luna Nuova e quella della Mezzaluna Crescente. Nessuno è sopravvissuto alla luce della Mezzaluna Calante...per ora.
 
25/02/2007
 
"Signora Graveni"
Una donna alta con i tacchi e i capelli biondi corti cammina avanti e indietro nel corridoio dell'ospedale con la paura nel cuore.
"È Mezzaluna Crescente oggi!" Mormora preoccupata. "Ma mi hanno detto che forse morirà, meglio così...aspetta, che razza di madre sono se voglio vedere mio figlio morire? Sono così stupida, ecco perchè si è portato lui dietro; sono irresponsabile, sono..."
"Signora Graveni!" Chiama di nuovo la stessa voce.
La donna si gira e vede un'infermiera che va verso di lei.
"Allora? Come stanno?" Chiede lei, tutta tremante.
L'infermiera sospira a guarda la cartella medica, prima di rispondere: "Signora, suo marito non ce l'ha fatta; suo figlio sì...ma, come sa, oggi c'è la Mezzaluna Crescente"
"Mamma, mamma!" Chiama una piccola voce dalla porta aperta. "Mamma, mi è spuntata la Mezzaluna Crescente, guarda!"
La donna non osa guardare, e si morde il labbro inferiore dalla rabbia.
 
Sei anni dopo...
 
Un ragazzo è seduto sulla sedia dura e blu. È nervoso, molto nervoso: non gli è mai capitato questo, essere il responsabile di un incendio...e una delle vittime si trova nella stanza accanto...
"Speriamo che viva" sussurra. "Sono stato proprio uno sciocco a fare quella socmmessa; cavoli, andrò in galera per questo? Oppure, ancora peggio..."
"È viva, è viva!" Urla all'improvviso una voce. "Amanda, stai bene?"
Il ragazzo si avvicina alla porta e ci sbircia dentro: vede una donna alta con i capelli corvini legati malamente dietro la nuca che tende la mano verso una versione più piccola di lei, che però ha i capelli più lunghi, mossi e sciolti.
"Che...che cosa è successo?" Chiede questa, reggendosi la testa con una mano.
"Oh tesoro, eravamo così preoccupati..." La madre abbraccia la figlia così forte che rischia di strangolarla.
Sembra tutto perfetto; il ragazzo si scusa, ormai è sicuro, lei è sopravvissuta, nessun rancore...ma poi, poi è cambiato tutto. Poi una luce ha illuminato il palmo della giovane.
Poi lei ha cominciato a bere quello che sembrava succo di pomodoro.
 
Tre anni fa...
 
Non sa di preciso che cosa è successo. Sa solo che un minuto era sul treno e un altro era su un lettino bianco, circondato da parenti.
"Che ho fatto ora?" Brontola. Quelli, zitti.
"Che cosa ho fatto?" Niente: paiono dei pesci.
Il bambino comincia a preoccuparsi: va bene restare in silenzio per evitare di sgridarlo, ma così muti e attenti non li aveva mai visti.
Poi entra un dottore che li invita tutti fuori e inizia a fargli strane cose: analisi del sangue, dell'olfatto, lo pizzica in diversi punti...più che un dottore, sembra la strega di Hansel e Gretel quando controlla che il suo prigioniero sia pronto per la padella.
"Ma si può sapere che avete?" Continua a demandare. Il dottore continua a scrivere su un blocchetto.
"Allora, me lo vuole dire o no!" Esclama esasperato il bambino.
Niente. Potrebbero portare questo dottore ad una competizione di "chi sta più in silenzio".
"INSOMMA, SONO STUFO DI QUESTA COMMEDIA! DITEMI CHE COSA HO E PERCHÈ MI GUARDATE TUTTI COSÌ!" Urla il giovane...ed ecco quando si sente un formicolìo in tutto il corpo...
"Fermo lì, giovanotto!" Ordina il dottore. "Se ti dico che cos'hai la smetti di sbraitare?"
Lui annuisce e si rilassa; quasi come è venuto, il formicolìo sparisce.
"Quanti anni hai?" Gli chiede sempre il medico.
"Otto" risponde il paziente.
Questo gli regala un sorriso di simpatia. "Povero te, così giovane...ma è successo di peggio"
"Che...che...che vuol dire?" Il bambino si agita nervosamente sul letto.
"Un paziente di otto anni fa; comunque, non importa" il suo sorriso si tramuta in una smorfia seria. "Givanotto, vada alla finestra e capirà tutto"
Questo ubbidisce e si avvia lentamente verso il vetro di fromte a lui, il cuore che batte per la paura.
Alza nevosamente la tenda e lancia un urlo quando vede quello che ha davanti; cade all'indietro e si tiene la bocca con una mano, accorgendosi improvvisamente che quell'urlo non era normale.
Si guarda la mano e si sente un nodo in gola alla vista della sfera bianca.
 
Otto anni fa...
 
"Dottore, dite che mio figlio potrebbe morire?"
La signora Tamaro stringe la spalla del dottore così forte da lasciarne il segno delle unghie sulla pelle, anche se il tessuto del camice dovrebbe proteggerla.
"Le ripeto, non è sicuro; è in una posizione critica..."
"Non potete farlo!" Continua ad urlare lei. "Non è neanche nato! Dovete riuscire a farlo vivere!"
"Signora, stiamo facendo il possibile..."
"Non è abbastanza!"
Il signor Tamaro stringe l'altra mano della moglie. "Forza, Sara, andrà tutto bene, lascialo andare"
Lei esita, ma alla fine cede e libera il medico dalla sua stretta; questo esce e lascia i due (forse) genitori da soli.
"Speriamo che ce la faccia" mormora la signora Tamaro.
"Lui è un bambino forte, ce la farà; ora dobbiamo solo aspettare..."
Le ore passano ed eventualmente il signor Tamaro deve lasciare l'ospedale ed andare a lavoro, ma lo assicurano che verrà informato qualora ci fossero novità.
Altre ore passano, l'attesa è lunga, ma Sara cerca di non proccuparsi per far sì che lo stress non faccia male al piccolo.
Finalmente, alle nove di sera, i dottori annunciano che il bambino se l'è cavata e infatti nasce in perfetta salute, con due mesi d'anticipo.
I dottori gli fanno un piccolo controllo per assicurarsi che stia bene, mentre i genitori sorridono al piccolo neonato e discutono di un nome.
All'improvviso, uno dei dottori fa una smorfia strana: un miscuglio tra chi sta per annunciare una disgrazia e incertezza. Un altro medico si avvicina alla finestra e alza la tenda; guarda fuori e poi annuisce agli altri.
I signori Tamaro avvertono subito che c'è un problema e chiedono di saperlo.
Il dottore non dicono niente, ma escono dalla stanza per parlare. Dopo quella che sembra un'eternità ritornano, ancora più preoccupati di prima.
"Signori" inizia il più anziano, un uomo alto sulla cinquantina. "Abbiamo una buona notizia e una cattiva notizia: la buona è che vostro figlio è in perfetta salute, mai stato meglio...purtroppo"
"'Purtroppo'?" Ripete Sara, sospettosa.
La dottoressa annuisce. "Purtroppo signora" conferma. "È un purtroppo perchè vostro figlio...lui è guarito dirante la Mezzaluna. La Mezzaluna Calante. La parte della maledizione ancora ignota"
"Quindi, intendete dire che mio figlio è vittima della maledizione?" Domanda il padre, preoccupato.
I tre dottori fanno il segno che i due temono di ricevere.
Annuiscono.
   
 
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