Giacomo è completamente ubriaco, sta ballando in mezzo alla pista con la camicia slacciata, che lascia vedere gli addominali sudati e la pelle diafana. È il compleanno di Bart, che è seduto sul divanetto della discoteca da sola, il sesto mojito in mano, e lo sguardo fisso sulla porta, in attesa di qualcuno, e tutti sanno bene di chi. Aleida indossa un vestito nero stretto, che le arriva a metà coscia, e le lascia scoperta la schiena, Giacomo non ne ha voluto sapere, voleva solo che indossasse quel vestito, senza troppe discussione in merito. Ora la ragazza è con Taddeo, stanno fissando i rispettivi compagni dimenarsi in mezzo alla pista, con la gente che si accalca intorno a loro; vedono Bart sfrecciare di fronte ai loro occhi, lo sguardo lucido e la mente annebbiata dall’alcool. Si guardano per un lungo istante, poi lo seguono, preoccupati per lui. Taddeo blocca Aleida, afferrandola per la vita, e le indica un punto non lontano. Bart è abbracciato ad un ragazzo, che non è il loro professore, e si sta baciando con lui in modo appassionato. Aleida sgrana gli occhi, ma Taddeo alza le spalle e la trascina via, tornando vicino alla pista. Non appena voltano le spalle, Bart si china sul tavolo dietro il ragazzo, e tira per la prima volta una striscia di coca. “Buon compleanno a me” mormora a bassa voce, poi scola un’intera bottiglia di vodka, che ha trovato chissà dove, da solo.